Piccola premessa!
Ciao a tutti!
Benvenuti nella vita di Loto Papetti. Ho deciso di inserire un cast per i personaggi per farveli immaginare proprio come me li immaginavo io. Fatemi sapere se vi piacciono, fatemi sapere cosa ne pensate, lo so che sono appena all'inizio ma sapere la vostra opinione mi farebbe davvero piacere.
Vi auguro buona lettura!
Rebecca
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Il professor Borto le aveva consegnato il compito di disegno tecnico con un voto insufficiente e le sue amiche invece, anche quelle più stupide, ce l'avevano fatta e squittivano alle sue spalle di felicità.
"Signorina Papetti, le consiglierei di non intraprendere una carriera nell'ambito tecnico. Non è portata per questa materia" suggerì il professore, mettendola in imbarazzo davanti alla classe e zittendola del tutto.
Da quel momento la giornata scolastica procedette lentamente, fra un suono della campanella all'altro, facendole passare la voglia di fare la solita strada insieme ai suoi chiassosi compagni di classe.
Spalancò la porta di casa e sua madre, Beth, la guardò sorridendo mentre trafficava ai fornelli; il nonno era già seduto a tavola e, abbassando il giornale per salutarla, bloccò sul nascere il suo saluto.
Loto lanciò loro uno sguardo cupo e si avviò silenziosa lungo il corridoio. Era una ragazza solare, con le guance rosa e la pelle bianca, nonostante amasse esporsi alla luce del sole.
Aveva una folta massa di lunghi capelli castani, che le incorniciavano il viso sottile, gli occhi erano grandi e verdi come le foglie in piena estate.
"Non deve essere andata bene oggi..." disse Beth al nonno sottovoce, per non farsi sentire.
Si udì un rumore sordo e poco dopo Loto ricomparve in cucina di pessimo umore, guardando il piatto con lo stomaco chiuso.
"Allora, piccola" affermò il nonno con allegria forzata, "com'è andata oggi?"
Loto lo esaminò con aria torva e infine lanciò uno sguardo d'aiuto alla madre che, ferma con la teglia in mano, squadrava il nonno che tentava maldestramente di rompere il ghiaccio.
"Nonno, credo non abbia voglia di parlare in questo momento, giusto?" chiese Beth.
"Ok" rispose il nonno a disagio. Ci fu un attimo di silenzio, fece schioccare la lingua e disse: "Credo che pioverà stasera, non avete percepito che c'è aria di pioggia?" concluse, mentre piantava la forchetta nelle lasagne al ragù.
Loto sbuffò rumorosamente mente Beth si lasciò sfuggire una risatina per l'affermazione fuori luogo e servì le lasagne. Il silenzio incombeva e iniziarono a mangiare con il ticchettio dell'orologio di sottofondo.
"Loto, non hai voglia di parlare un po'?" domandò la mamma.
La mamma di Loto, si chiamava Elisabeth o Beth per i suoi familiari, era una brava cuoca e cercava di mostrarsi sempre gentile anche se non era facile avere a che fare con la figlia, e con le battute del nonno...
"Ci sono moltissimi argomenti di cui si può parlare," cominciò lui. "per esempio della perfezione con cui sono state fatte queste lasagne. Sembra semplice ma è tutta questione di equilibrio. Se metti troppa besciamella la pasta sarà troppo besciamellosa, se metti troppo formaggio sarà troppo formaggiosa, e se metti troppo ragù sarà troppo..."
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Anthea #WATTYS2017
Fantasy• Vincitrice #WATTYS2017 • Categoria Nuovi Arrivati • Loto è un'adolescente come molte altre alle prese con problemi tipici della sua età. Nata e cresciuta a Durrington, una piccola città nello Stato di Washington circondata da boschi, Loto un giorn...