IO TI CHIEDO... ANCORA (4)

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Nella serata arrivano le prime macchine, parcheggiano e salgono a gruppi tutti i miei... Posso chiamarli fratelli. Milena, che si era da subito affezionata a me. Ora era una giovane diciassettenne forte del suo passato... Un po' come tutti. Pressappoco alta come me ma con un fisico sempre stupendo. Aveva lunghi capelli neri arricciati e il bellissimo viso dai lineamenti perfetti era accentuato dai due occhi color verde smeraldo. Dreina, la ragazza del Marocco, ora aveva di ventuno anni. I capelli mori e ricci avvolgevano quel visino dolce. La giovane Margherita, dalla pelle bianca come il latte, ora aveva sempre la mia stessa età ma purtroppo si è trasferita e non è più parte del gruppo. Come ragazzi c'era anche Daniele, ventiseienne, della palestra di kung fu. Federico, di ventidue anni. Infine c'erano sempre i due fratelli ora di diciannove e ventiquattro anni, di nome rispettivamente Luca e Riccardo. Due fratelli sempre dannatamente simili di aspetto. Se non per il fatto che Riccardo era più basso seppure fosse più grande. Luca mi aveva raccontato la sua esperienza «La prima volta ho provato la keta due anni fa quando sono stato a Londra a trovare un mio amico che si era trasferito là per una vacanza-studio di tre mesi e mi ha dato una botta pazzesca ho un ricordo vago di quel giorno perché, mentre ero sotto effetto di Keta, mi sembrava di essere in una sorta di sogno».
Luca sta cercando di disintossicarsi da l'abuso di varie droghe, frequentando un programma di recupero diurno.
«Non mi piace dire che mi sto disintossicando, preferisco piuttosto parlare di un programma che mi da l'opportunità di imparare un nuovo stile di vita e un nuovo modo di affrontare il divertimento».
Luca racconta che il suo viaggio attraverso le droghe è iniziato, come per molti, con un eccessivo consumo di alcol e cannabis. «A quindici anni ho provato l'MDMA in polvere. Andavo a Milano da mio cugino che ha due anni in più di me e mi portava in giro con i suoi amici e una sera me lo hanno fatto provare quella sensazione non mi é più uscita dalla testa... Così, le mie visite a Milano si sono intensificate». A sedici anni il primo approccio con la Ketamina. «Dopo averla provata durante questa breve vacanza a Londra, non l'ho più trovata finché questo mio amico non è rientrato dalla vacanza-studio. Oltre ad aver imparato un po' meglio l'inglese, aveva imparato anche a cucinare ketamina».
«Un tizio di Torino, che aveva conosciuto a Londra, gli procura quella liquida e lui la cucina a casa. Per quasi due anni, ho avuto tutta la ketamina che desideravo».
Ma le cose non sono andate come Luca sperava. «Tre mesi e mezzo fa sono finito al Pronto Soccorso a Milano. Avevo esagerato, mi ero iniettato due grammi di ketamina in due ore. Inizialmente la sniffato, poi ho iniziato a farmela intra muscolo e alla fine sono andato in over dose. Da li ha avuto inizio la mia fase rieducativa».
In compenso all'assenza di Margherita arrivò Marco, un bel ragazzo di ventuno anni. Bello davvero. Un ragazzo alto, abbastanza per lo meno, con un fisico non male e due begli occhi marroni con una chioma folta e castana. Era uno della zona di Christian, di Carnate, da quel che ho capito. Ed eccolo che entra in casa mia, Christian. Scontra i miei occhi e sorride timidamente. Lo lascio entrare e sento sempre quei brividi per tutto il corpo. Tutti lo assalgono salutandolo e abbracciandolo. Lui saluta tutti, ma non stacca gli occhi da me. A casa preparo subito dei bicchieri con vari succhi e la vodka che mi hanno portato. Ognuno crea la sua specialità e iniziamo a bere. Qualcuno sta già facendo su qualche canne e qualcuno mette la musica. Io ho in testa di non pagare per fumare, dato che sto dando cibo, bevande e casa, dico tra me e me. Fumo quando Christian mi passa la canna. Si addentra nei miei occhi e mi sento mancare al tocco delle mani. Non devo badare a tutto questo. La serata è bellissima, trascorre alla grande. Fumo ancora e inizio a sentirmi volare, la tua mente inizia a viaggiare e ti allontani dal tuo corpo. Non fumo tantissimo stasera ma mischiato all'alcool non è mai una bella idea... Equilibrio perso e testa che gira iniziano a comparirmi. La gente sta festeggiando, spero che i vicini non ci chiamino la polizia. Così sembra andar tutto alla grande. Mi siedo sul divano e sto ridendo e scherzando con Marco, il ragazzo che esce da poco col gruppo. Christian si irrita visibilmente e lo vedo irrigidirsi. Milena mi chiede se sto ancora con Christian. Io divento pallida e mi sento colta alla sprovvista
"no, non stiamo più insieme" dico sicura di me. In questo momento Christian diventa come Iron man, per quanto sembra incazzato. Penso sia normale che lo vogliano sapere ed ora continuiamo tutti a festeggiare. Devo andare in bagno e mentre passo vedo fuori dalla cucina Milena che si fionda su Christian e lo bacia, lui non si oppone e la ricambia. Io non ci vedo più e mi sento la mente annebbiata, mi avvicino e le do un pugno circolare, un gancio, dritto al viso. Christian sta urlando qualcosa ma non sento cosa dice... Sento male alle nocche e probabilmente mi sanguinano. La prendo a calci e ginocchiate e mi fermo subito perché tutti gridano e dicono qualcosa. Christian mi ferma tenendomi le mani sui fianchi e mi tiene attaccata a sé. Mi giro e gli do uno schiaffo in pieno viso.
"ma che cazzo" urla deciso. Alice arriva furiosa ed ordina a Milena di uscire
"non sei un cazzo te per dirmi cosa devo fare"
"Vattene Milena, prima che ti possa uccidere" Si alza da terra e prende qualcosa in giro di suo. Se ne va senza dire nulla ed io guardo Christian, non so cosa stia succedendo precisamente. Ho esagerato forse? Ho rovinato l'amicizia con Milena per un bacio con lui che manco è mio? Mi sento mancare. Io lo amo. Lo amo e non posso fare a meno di lui... La gente ridacchia o mi guarda divertita e torna a fare festa come prima, nessuno è sano per capire bene la situazione
"che cazzo mi hai tirato uno schiaffo a fare?" urla Christian deciso
"ah, e me lo chiedi pure?"
"sei stata tu a dire che non siamo insieme, no? E poi si è buttata addosso lei... Che faccio?"
"ma come cazzo puoi?" decido di andarmene senza dire altro prima di alzare le mani anche a lui.

LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora