È un Venerdì mattina, primi di Marzo.
Sono a casa mia e telefono a Christian, lo saluto e parliamo un po'
"Christian stasera devo andare a cena da mia mamma, vieni?"
"mamma mia ho paura di fare figure di merda, però va bene" dice ridacchiando
"stai tranquillo, tanto la conosci ormai" dico ridendo
"eh vabbè, magari mi crede bravo, figura di merda"
"non ti crede bravo, sta tranquillo" dico ironica e ridendo
"sei stronza eh?" ride e riprende "ma c'è anche Franco?"
"sì... Per favore, non far degenerare la serata" dico ridendo
"tranquilla" lo sento felice
"ci vediamo per le 7"
Ci salutiamo e mi inizio a dirigere a casa di mia madre. Entro in casa che sono quasi le sette. Fa un certo effetto ogni volta tornare nella mia zona, rivedere tutti i posti, rivedere casa mia. Saluto mia mamma che è appena uscita dalla cucina e vedo Franco in soggiorno. Come di prassi, non vado certo a dargli il bacio. Vado ad apparecchiare le ultime cose sul tavolo in soggiorno e dopo poco suona Christian e lo vedo entrare dalla porta. Con lui c'è una bambina "che cazzo ci fa una bambina con lui?" poi la riconosco subito, la figlia dell'uomo che l'ha tenuto in casa! Christian la spinge leggermente
"dai entra Vanessa" dice scocciato. Io rido, non riesco a trattenermi mentre lo guardo. Una felpa nera, gli sta da Dio, della Foot Loker, dei jeans più verso il colore scuro, perfetti, scarpe da ginnastica, le Air force e una catena al collo. Ai pantaloni c'è una cintura bianca e dorata che ricorda il colore della collana. Rimango senza fiato
"come mai sei con questa deliziosa compagna?" dico sorridendo
"lascia stare" fa subito seguire una bestemmia. Mentre Lorenzo va verso il soggiorno e si saluta con Christian con un "bella" al volo da parte di tutti e due e un battito di mani fra loro. La piccola si dirige in soggiorno e va da Franco che la intrattiene
"Christian! Non bestemmiare davanti a una bambina!" dico ridendo. Lui mi guarda stranito, tipo alla "cosa me ne dovrebbe importare?" e poi sorride, contento della mia osservazione.
"io sono molto affezionato a Giulio, sai, quello che abbiamo in palestra... Il compagno della donna che stava con Antonio" annuisco ascoltandolo
"mi ha chiesto di tenerla, non sapeva a chi lasciarla... Alla fine cazzo non sapevo cosa dire, è una specie di sorellina" dice masticando male in bocca quella parola. Sorrido e rido divertita. Christian mi guarda incendiandomi in ogni parte, si avvicina, così tanto da farmi sussultare e parla vicino al mio collo dandomi i brividi
"è così divertente, Saretta? Perché posso prenderti ora e farti smettere di ridere" Rimango a bocca aperta senza dir nulla, vedo sulla porta la piccola Vanessa. Ride per qualcosa ed ha un maglioncino adorabile e dei jeans piccolini. Porta delle scarpette rosa. Christian ride vedendola e io sorrido
"vieni qua, piccola, togliamo sto maglioncino" dico avvicinandola e togliendo il maglione, lo poso sulla mensola vicino alla entrata. I suoi occhi scuri ed indagatori vanno su me e ride teneramente come una bambina della sua età
"e tu come ti chiami?" dice muovendosi su se stessa
"Sara, mi chiamo Sara"
"piccina" dico accarezzandola sui capelli biondi. Vedo che Christian ci guarda ipnotizzato, folgorato dal mio approccio con lei.
"perché te... Perché te baciavi lui" dice indicando Christian. Oddio... Christian ride divertito, io lo fulmino con gli occhi e rido
"non ci stavamo baciando piccola... E lui, lui è il mio ragazzo" dico. Mi chino più vicino a lei e la piccola gioca con i miei capelli
"ti piace Sara?" dice Christian più vicino a noi, si china vicino a me. La piccola annuisce e lui sorride. Io lo guardo, come per scongiurarlo di non dire cose fuori luogo
"è bella, vero?" dice serio, poi cercando i miei occhi. La bambina dice un sì tenerissimo e poi se ne va di nuovo saltellando in soggiorno. Io sono imbarazzata, lui mi guarda sorridendo e mi accarezza lungo i capelli
"sei proprio uno scemo" dico gettandomi a dargli un bacio sulle sue labbra che lo fa sussultare per quanto inaspettato. Prendo una sua mano e lo porto in soggiorno. La piccola è sul divano, dove c'è anche mio fratello e Franco, e sta giocando, salta mentre guarda la tele. Mia mamma sta portando le cose a tavola e la aiuto. Vado in cucina e porto dei piatti, mentre torno in cucina una mano tasta il mio sedere e girandomi mi trovo addosso a Christian, incontrando i suoi occhi. Ci stacchiamo subito, dopo il tempo necessario per sentire un brivido lungo tutto il corpo, perché vediamo arrivare mia madre. Sorrido a lui, divertita in modo contorto. Quando mia madre esce dalla cucina Christian mi chiama e guardandolo gli luccicano gli occhi.
"guarda" mi dice prendendo una busta dai suoi pantaloni, è una busta mediamente grande piena di erba. Rimango a bocca aperta
"questo è il motivo per cui ho tenuto quel diavoletto" dice ridendo
"metti via, muoviti" dico ridendo. Lo vedo infilarsela nelle mutande e scuoto la testa divertita. Mangiamo fra qualche commento, qualche argomento e vari silenzi. Non ci mettiamo molto e riporto subito i piatti a lavare, nel lavandino. Mi siedo sul divano e accanto a me c'è seduto Christian. Si stringe a me e mentre guardiamo la tele poggio la testa su di lui, posso vedere la sua barbetta corta e le sue labbra fantastiche. Mi avvolge con un braccio e la piccola viene davanti a me a giocare, saltare, parlare e fare mille domande. Christian mi guarda esasperato e mi viene troppo da ridere. Mio fratello ci saluta per andare in giro dagli altri, dalla compagnia. Mia mamma sistema le cose in cucina. Franco si è messo a letto, mentre gioca a qualcosa al cellulare mia madre lo raggiunge e si mette a leggere
"sono andati a letto?" mi chiede Christian dal divano mentre io mi sono alzata e cerco un canale per la bambina. Annuisco e lui dice
"vuoi giocare col cellulare?" le dice Christian facendomi molto sorprendere. Le passa il telefono e con occhi certi le mette il suo giochino preferito. La piccola si siede dalla parte opposta del divano e gioca divertita e molto entusiasta. Sorrido e sono contenta mentre guardo Christian. Lui mi fissa in uno sguardo che credo di aver già visto, però non sono sicura, ci vedo molte emozioni. Mi siedo vicino a lui, Christian mi avvolge facendomi sedere davanti alle sue gambe. Il contatto col suo corpo è meraviglioso come sempre e mi da brividi. Prende una coperta pesante che c'è sul divano e la mette tutta addosso a noi, sembra una cosa ancora più tenera. Da sotto la coperta le mani di lui mi toccano i seni, respiro forte e cerco di guardarlo male ma non posso oppormi a quel tocco. Perché si dirige a toccarmi tutto il corpo, la pancia, i pantaloni. Mi tocca sopra i jeans, sopra il mio sesso, mantenendo lo sguardo eccitato verso la televisione. Capisco che è la cosa giusta da fare, devo guardare la televisione. Guardo davanti. Non vedo nulla di quello che c'è in tele. Niente. Sono concentrata sulle sue mani che dal jeans sbottonano i pantaloni. Dietro di me lui respira vicino al mio orecchio. Mi tremano le mani, trema tutto il mio corpo. Questa cosa è... Totalmente perversa. Ha abbassato la cerniera dei pantaloni e con una mano alza le coperte facendole stare il più gonfie possibile. Due dita entrano dentro di me e respiro forte continuando a guardare la tele. Muove la dita avanti ed indietro tenendo la mano bassa per non rialzare la coperta. Io mi abbandono al suo corpo, mordo le mie labbra. Vorrei gridare. Non posso andargli incontro ma resto ferma e una mia mano stringe il suo polso, la sua mano. Mentre si muove sempre più deciso e in modo circolare mi ci vuole poco per perdere il controllo. Vengo e faccio un respiro forte, trattengo ogni suono. Guardo la tele. Poi mi lascio andare su di lui che ridacchia divertito. Mi sono accorta che ho stretto talmente tanto il polso che devo averlo stritolato. Ha ancora le dita dentro di me quando la bambina si butta su di noi... Eravamo troppo presi per accorgerci che stava arrivando!
"guarda, guarda!" dice col telefono quando si getta sulla coperta. Mi produce un dolore quasi piacevole e Christian ritrae subito la mano, lasciandomi un senso di vuoto. Sento che cerca di asciugarsi le dita sotto le coperte e aspettiamo che la bambina torni a sedere. Quando Christian tira fuori il braccio ha degli evidenti segni rossi. La bambina gioca ed io chiedo sottovoce
"tu sei impazzito, lo sai?"
"non sembrava che ti dispiacesse" dice col viso attaccato al mio collo, con un tono impercettibile, udibile solo da me
"io però adesso, dovrei andare in bagno" dice alzandosi e facendomi scattare una risata senza ritegno e senza sosta. Mi guarda sorridendo ma con aria minacciosa, Christian si riprende il telefono ed io cerco un canale che piaccia alla bambina.
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LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)
DragostePRIMA DI LEGGERE QUESTA STORIA, SI CONSIGLIA LA LETTURA DELLA PRIMA PARTE: LA LUCE E L'OMBRA! VI INFORMO CHE IN TUTTI I DIGITAL STORE E DIGITAL BOOK È POSSIBILE LEGGERE LA PARTE 1, OVVERO IL MIO LIBRO "LA LUCE E L'OMBRA". OPPURE PUOI ORDINARE IL CAR...