IO TI CHIEDO... ANCORA (10)

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Si fa sera, sono in camera e cerco di dormire... Senza prendere sonno. Si fanno le due, due e mezza, tre...
Faccio un bel respiro, decido di andare a bere e mangiare qualcosa. Esco dalla camera e vado in cucina, ho acceso una lucina piccola e d'un tratto sento una voce
"stai cercando anche tu da mangiare?" sobbalzo, andando contro i mobili della cucina e cadendo quasi per terra. Se non fosse che riesco a tenermi. Mi giro e vedo Christian che mi sta guardando ridendo e ha un ghigno sul viso. Ha addosso pantaloni morbidi ed ha il petto nudo. Ma perché lo fa? Quel fisico tonico, quei disegni, quella cicatrice... Amo tutto di lui. Io ho un pigiama tutto rosa e mi accorgo che lui mi guarda intenerito
"porca troia mi vuoi fare venire un infarto?" urlo e mi sono girata subito per non farlo accorgere che lo guardavo
"ti ho visto che mi guardavi, non fare finta. Bellino il pigiama" dice con un sorriso malizioso, come può voler usare avance dopo che quasi mi aveva fatto prendere un colpo?
"vaffanculo, dio santo" dico cercando da mangiare sotto i suoi occhi attenti.
"mi hai fatto molto incazzare sai" dice guardandomi serio. "non dovevi accettare le avance di quei miei amici"
"beh, sono amici tuoi e non facevo proprio nulla... Poi Christian, siamo impegnati tutti e due. Non fare storie a me" Lui si apre un panino senza rispondere ed io gli chiedo se ci volesse dentro affettati o altro, prendo le cose e gliene metto bene nel panino. Due fette di crudo, due pomodori. Lo vedo sorridermi come compiaciuto e me ne faccio uno anche a me. Sbrana il panino e resto a guardarlo quasi a bocca aperta. L'ha finito dopo pochissimo e si è accesso una sigaretta, aprendo la finestra della cucina
"come mai sei sveglia?" chiede rivolgendo i suoi pozzi neri verso di me
"io... Non riuscivo a dormire... Te invece?"
"idem" dice facendo un sorriso e guardandomi mentre ho finito il panino. Gli sorrido e faccio per andarmene via. So che stiamo male divisi, so che non ci siamo visti per molto... So che abbiamo bisogno l'uno dell'altro ma io ora non posso stargli accanto
"Sara" dice fermandomi e porgendomi i due tiri finali della sigaretta, lo fisso e mi avvicino. Provo brividi che sente anche lui, a stargli vicino a petto nudo.
Mi guarda fisso e severo, mentre fumo. Come se volesse dirmi che ancora io e lui ci facciamo sempre lo stesso effetto
"grazie" dico io facendo un altro tiro e lui alza la testa.
"io... vado a dormire... Buona notte Christian" dico balbettando e cercando di andare via, lui mi ha raggiunto ed è davanti alla porta
"vuoi... Vuoi dormire con me?" dice guardandomi fisso. Ma perché mai? E beh, non ci sono molti motivi del perché voglia che dormi con lui! Mi faccio mille paranoie, non lo sto guardando
"solo a dormire, promesso" dice sorridendo e facendo uno sguardo un attimo malizioso
"ma Christian...
"te lo prometto, non voglio fare niente, davvero, voglio solo averti vicino..." Non posso dirgli di no, mi sento presa alla sprovvista
"va bene, okay" dico vedendo il suo stupore e dopo che annuisce lo seguo nella sua stanza. Tutto è molto buio e non vedo bene l'arredamento... Riconosco qualche poster di Christian e la scrivania, posso perdermi nel suo corpo magnifico.
Si siede sul letto, io sono completamente in ansia eppure so benissimo che si tratta di lui!
"vuoi stare la sulla porta?" dice ridendo, io ridacchio ed entro in preda all'agitazione. Non riusciamo a parlarci, abbiamo altre persone... Non proferisco parola e continuiamo a cercare i nostri occhi nel buio
"hai fatto tatuaggi nuovi?" chiedo, mi sento stupidissima ma è l'unica cosa che mi viene da dire. Lui ride, non sembra staccare gli occhi da me
"sei una ragazza incredibile Sara" dice sorridendomi, io lo guardo male
"e perché mai?" dico ridendo
"perché siamo qua, dopo anni, mi divori con gli occhi e lo faccio anche io, sei con me mentre sono nudo nel letto e mi chiedi se ho un tatuaggio nuovo" Non rispondo, deglutisco e mi viene quasi da chiudere gli occhi... Non siamo neanche vicini! Non è possibile!
"non... Cazzo, non sei il centro del mondo, perché dovrei scaraventarmi su di te?"
"dico che molte ragazze non starebbero a perdere tempo"
"io non sono molte ragazze" dico seria
"lo so... E comunque, ne ho fatto solo uno nuovo, di tatuaggio" dice con uno sguardo immenso... Mi avvicino per mettermi nel letto, più grande di un letto singolo, e lui mi prende una ciocca di capelli tra le mani. Cerco di restare calma a quel tocco che non sentivo da tempo e mi stendo accanto a lui. Il suo calore, il suo petto nudo, il suo viso è molto vicino. Siamo vicini. Respira attaccato al mio collo, tutte queste sensazioni mi fanno quasi venire da piangere
"mi dispiace" dice con un groppo alla gola
"per cosa?" chiedo girando il viso verso di lui, pessima idea!
"per... Per tutto il tempo perso, per... Non so come dirlo" dice indicando la situazione in cui eravamo. Io sospiro forte, lo guardo
"non è colpa tua, non abbiamo potuto farci nulla" Scuote la testa, sembra contrariato e afflitto dal dolore con questa mia frase. Restiamo a guardare il soffitto, a sospirare... Io lo guardo ed inizio a toccare i suoi tatuaggi, li percorro. Li tocco dolcemente. Lo sento emettere un gemito nel buio, pieno e desiderato. Abbasso la mano come spaventata, non mi ero manco resa conto che lo stessi toccando. Non riusciamo a dialogare tanto facilmente e dopo un po' le sue mani giocano ancora con i miei capelli. Il suo tocco mi fa rilassare. Come il suo toccare col pollice il mio viso ed il suo attirarmi a sé, attaccandomi al suo corpo
"mi piace un casino vedere che ci facciamo lo stesso effetto" Io sospiro
"e chi te lo dice? Non credo ci sia nessun effetto" dico ridacchiando e toccando il suo petto, facendolo emettere versi
"ah, sì?" dice ridendo e stando vicino al mio viso. Sono felice che abbia capito che stessi scherzando, però non credo di aver fatto una bella mossa
"dici che non ti faccio effetto?" dice stando attaccato a me, tirandomi più vicino... Gemo e si poggia sul collo, dandomi baci umidi sul collo. Siamo abbracciati e stretti in modo tenerissimo
"no" dico con un filo di voce
"no? E così?" dice ridacchiando e scendendo con la bocca verso i seni, facendomi gemere soffusamente per poi salire alla mia bocca cercando le mie labbra. Le prende, le succhia, entra delicatamente con la sua lingua cercando la mia, esplorando la bocca e muovendosi dolcemente e passionalmente. Baci che ci sono mancati come l'aria, gemiamo nella bocca dell'altro. Lo lascio tornare al collo per poi guardarmi come se attendesse una risposta
"no" dico ancora ridacchiando, aspetta... Se continuavo così era pericoloso. Scuote la testa ridendo e mi prende il labbro inferiore, mordendolo leggermente per poi ritornare a darmi baci umidi sul collo. Gemo ancora piano
"tutti quei gemiti mi dicono il contrario e anche il fatto che tu ieri mi abbia baciato" dice con lo sguardo illuminato... Mi sto praticamente sciogliendo, sono senza respiro e ho gli occhi socchiusi
Restiamo stretti, ci coccoliamo... Ci baciamo, ci stringiamo, ci sfioriamo la pelle. Restando vicini e addormentandoci con leggerezza.

LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora