NON SI PUÒ RESTARE SOLI! CAPITOLO 7

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Christian deve restare a Milano perché appena tornato da Napoli con me aveva pagato un altro mese di affitto. Così per questi giorni veniva spesso a casa mia. Capitava frequentemente che stavamo insieme con Alice e Daniele, oppure organizzavamo qualche uscita. In questo freddo Venerdì pomeriggio di Febbraio, dopo esser tornata da lavoro, sono a casa mia seduta per terra insieme ad Alice e Daniele, guardiamo la tele e scherziamo beatamente fino a quando sentiamo bussare alla porta e vado, col cuore in gola, ad aprire al mio Christian. Ci guarda e mi fissa sedendosi sul divano.
Io sono tra le gambe di Christian, mi perdo nel suo contatto e dopo un po' Daniele ed Alice vanno in casa di quest'ultima. Io mi metto sul divano con Christian ma ci vuole poco perché io, nel suo profumo e nel suo corpo, mi addormenti e vada nel mondo dei sogni. Quando mi alzo sono coperta da una trapunta e ho la testa sul cuscino, la televisione è spenta e non vedo Christian. Mi stropiccio gli occhi e mi guardo attorno, sono solo le 19,00. Apro la porta di casa e scendo le scale per andare a vedere. Vedo luci in casa di mio padre e la porta è socchiusa, così mi avvicino e intravedo Christian
"hai capito che intendo? Devi trovare altre cose, devi vivere la tua vita" di che sta parlando? La voce di mio fratello risponde
"sì, ma fra ce...." In realtà è un ragazzo molto sveglio e sa ragionare in modo acuto, quando fa così lo picchierei
"sì ma fra un cazzo, guarda che ci sono passato... E credimi, è merda" Intravedo mio fratello che sta fermo a guardarlo "o mi sbaglio?" dice Christian. Mio fratello dice di no
"so com'è la storia, pensi che puoi avere il controllo su tutto, pensi smetto quando voglio e che non succede niente e invece non hai il controllo di un cazzo"
Mio fratello non risponde ancora, ma sta riflettendo
"e tu come hai fatto?" chiede di scatto Lorenzo
"Non lo so, fra... Sinceramente" Christian ci pensa "come ho fatto? Beh, l'aiuto di Anna e Franco è stato fondamentale e poi senza tua sorella, fra, credo che sarei o al gabbio o al SerT" Lorenzo ride e Christian gli riassume un po' la sua storia, che mai gli aveva detto.
"ma fra io le altre cose le uso poco, fumo e basta" esorta mio fratello
"e quanto fumi?" domanda tendenzioso Christian
"tanto" dice ridendo
"tipo?" chiede Christian
"beh, io spendo un dieci euro al giorno ma tipo fumo da tutti, tutto quello che fanno, castelli eccetera"
"pomeriggio e sera?" chiede Christian sorridendo
"anche mattina a volte" ammette mio fratello. Così, poi, discutono sulle droghe pesanti e mi sento davvero molto scossa e commossa
"e comunque, fra, è dalle canne che si comincia, se non le controlli e ne abusi hai seri problemi, come dover usare altro..."
"e ma fra noi continuiamo a fumare se no non ci fa niente"
"appunto, fra! Questo sto dicendo... Tu se non ce l'hai scleri vero?" Mio fratello annuisce e Christian dice "ecco, fra... Qua iniziano i cazzi! Se arrivi all'astinenza da erba, che non da dipendenza fisica, vuol dire che hai dei problemi"
Mi allontano perché sento che si salutano e si scambiano un cinque con la mano e mi metto fuori a fumare una sigaretta. Christian mi vede e mi sorride. Si avvicina a me e mi dice di Lorenzo. Lo ringrazio di cuore
"Ho sentito Christian, è davvero stupendo da parte tua!"
"figurati amore! Vedo davvero me in quel ragazzino"
E così saliamo in casa mentre mi dice che ogni tanto va a farsi due chiacchiere con lui da un po' e che una volta c'è anche andato insieme nella sua compagnia a Lomagna, da cui non si stacca manco col Crick.

Il giorno dopo è pomeriggio presto e Christian viene ancora da me. Siamo nella corte con Alice e Daniele e stiamo bevendo e fumando sigarette. A daniele ed Alice viene l'idea di andare dentro casa a fumare. Christian mi fa entrare in casa e riaccende la televisione. Sono in piedi mentre guardo il pacchetto di sigarette sopra la tele e quando mi volto lui mi squadra, mi attira a sé e mi sfiora le labbra con le sue accendendo il mio corpo
"spogliati per me, piccola" sussurra guardandomi negli occhi e dandomi la forza di poterlo fare. Resto a guardarlo ed è come se il suo sguardo mi spronasse
Respira sul mio collo svegliando i miei sensi. Così esco dai miei jeans e rimango in piedi per lui, in mutande. E mi sento sua. Sfilo la mia maglia e vedo i suoi occhi osservare attenti il mio corpo ed i miei movimenti. Raggiungo il gancio del reggiseno e lo slaccio, facendomi scivolare le spalline giù per le braccia e lasciandolo cadere a terra sopra la mia maglia. Lentamente, sotto i suoi occhi, mi sfilo le mutande, facendole scendere fino alle caviglie... E ne esco, un piede dopo l'altro. Sono davanti a lui senza vergogna e so che lui mi ama. Lui non dice niente, mi guarda e basta. Tutto ciò che vedo è il suo desiderio, la sua adorazione, direi, e la profondità del suo bisogno e del suo amore per me. Lui si toglie la t-shirt, sfilandosela dalla testa e mettendo a nudo il torace muscoloso ed i suoi vari tatuaggi. Senza distogliere i suoi occhi neri e sfrontati dai miei. Quindi, toglie poi le scarpe e i calzini, prima di passare al bottone dei suoi jeans.
"se vuoi lascia fare a me" sussurro timidamente. Le sue labbra si contraggono per formare un "ooh" di stupore e poi sorride
"accomodati" faccio un passo verso di lui, metto le mani sul suo corpo e le lascio vagare, mentre lui sospira di piacere. Infilo senza paura le dita nella cintura dei suoi jeans e poi tiro, in modo che lui è costretto ad avvicinarsi a me. Christian sussulta involontariamente e poi sorride. Slaccio il bottone, ma prima di abbassare la sua cerniera lascio vagare le dita. Accarezzando la sua erezione attraverso il tessuto, lui muove le anche verso la mia mano e chiude gli occhi un istante, assaporando la mia carezza ed emettendo un gemito
"stai diventando sfrontata, Saretta, mi eccita..." sussurra e poi mi afferra il viso con entrambe le mani, venendo a baciarmi intensamente. Appoggio le mani sui suoi fianchi, in parte sulla pelle e in parte sul girovita ribassato dei jeans
"beh, lo sei anche tu" mormoro contro le sue labbra, mentre i miei pollici si muovono sulla sua pelle e lui sorride.
"finisci di spogliarmi" mi sussurra sul collo dandomi brividi.
Sposto le mani sul davanti dei suoi jeans e tiro giù la cerniera. Le mie dita intrepide accarezzano i suoi peli pubici e si spingono fino alla sua erezione. La stringo delicatamente. Lui emette un gemito gutturale e mi bacia ancora passionalmente, con amore. Mentre le mie mani si muovono su di lui e lo accarezzano lui mi circonda con un braccio, la sua mano si appoggia al centro della mia schiena con le dita allargate. La mano sinistra è tra i miei capelli e mi trattiene contro la sua bocca.
"oh, ti voglio così tanto Sara" sospira e fa un passo indietro togliendosi i jeans ed i boxer, in un solo movimento. Penso sia stupendo. In ogni dettaglio. Sfioro la sua cicatrice sul petto e poggio le mani facendolo emettere un mugugno. Guardo i suoi dolori che la strada gli ha lasciato e penso che il dolore più grande, dei suoi vari calvari da piccolo, sia inciso dentro di lui più che sulla pelle. Non mi accorgo che ho la testa chinata e che i miei occhi stanno diventando lucidi
"che cosa c'è, Saretta?" Mormora seguendo il mio mento con una mano, delicatamente, accarezzandomi poi la guancia con le nocche. Ne è pienamente consapevole
"Niente. Fa' l'amore con me" lui mi guarda sorridendo e facendo finta di credermi. Mi attira tra le sue braccia e mi bacia, immerge le mani nei miei capelli. Le nostre lingue si vogliono e si intrecciano. Mi porta nel letto in camera e mi ci fa distendere.
Fa scorrere il naso lungo il mio collo, mentre le miei mani stringono i suoi capelli.
"adoro il tuo profumo..." le sue parole mi infiammano il sangue, come sempre. Lui mi sfiora la gola, i seni con il naso e mi bacia dolcemente. Prende tra le labbra uno dei miei capezzoli. Io mi inarco e gemo
"ti voglio sentire, brava piccola"
La sua mano scorre fino alla mia vita ed io mi perdo nel suo tocco, pelle contro pelle. La sua bocca è affamata sui miei seni e le sue dita mi accarezzano, passando sui fianchi, sul sedere, lungo la coscia. Afferrandomi il ginocchio, all'improvviso, mi tira su la gamba. La piega sopra i suoi fianchi, facendomi sussultare e sento il suo sorriso contro la mia pelle. Va sotto di me così che io mi trovo a cavalcioni su di lui. Scendo a contatto col suo corpo baciandolo intensamente. Muovo le mani sul suo membro. Lascio scorrere il mio sesso scoperto sopra il suo. Lui geme ed inarca i fianchi. Lui è quasi senza fiato, ha la bocca aperta e mi guarda intensamente. Mi muovo ancora lasciando che entri dentro di me. Lui emette un gemito profondo, chiudendo gli occhi e il mio sussulto è profondo almeno allo stesso modo. Gemo piano mentre mi sento riempire. Mi mette le mani sui fianchi e mi muove su e giù e spinge dentro di me, mi tiene i capelli dominando prepotentemente. Stringe i miei capelli in una mano controllandomi verso il suo membro, stringe anche forte il mio collo per muovermi deciso su di lui prendendomi in modo rude. Ogni volta, come sempre, mi viene da urlare e gemo per il suo possedermi in modo così impetuoso
"oh piccola" sussurra e si tira su a sedere in modo che siamo uno di fronte all'altra. La sensazione è così piena. Sussulto, afferrandomi alle sue braccia e il suo collo. I suoi occhi sono intensi e neri e bruciano di desiderio, mette le dita nella mia bocca facendomele succhiare e perdendosi nei miei occhi. Io gemo forte sentendomi completamente eccitata
"cosa cazzo mi fai provare, Sara" mormora e mi bacia appassionatamente. Io rispondo al suo bacio, con le vertigini per la sensazione di averlo dentro di me.
"ti amo" mormoro. Lui geme, come se le mie parole lo bruciassero ancora. Si muove, chiudendo gli occhi e gemendo piano... Lui si spinge fuori e dentro di me, con i nostri respiri, così controllato e così bravo, divino. Appoggia un braccio sulla mia nuca, tenendomi forte e dominate i capelli e attirandomi vicino a sé. Io metto le mani sulla sua schiena, sui suoi capelli, le sue braccia. I nostri respiri accelerano mentre i ritmi dei colpi crescono. Mi bacia le labbra, il mento, la mascella, sento il suo respiro ad ogni spinta. Gemiamo più forte e veniamo insieme, mi accascio addosso al suo petto e col viso nel suo collo. Anche lui si adagia sulla mia schiena.

LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora