Mi stende sul divano. È sopra di me e mi dimentico del telefono. Subito. Si avvicina e le mie mani di istinto vanno sul suo petto scolpito. Io lo vedo socchiudere gli occhi. Mentre poi si posano sulla schiena... Mi da un bacio all'angolo della mia bocca, io gemo... Per il suo contatto con me. Mi accarezza il viso. Sfiora le mie labbra baciandomi delicatamente. Mischia la sua bocca con me... Scende con le mani per tutto il corpo.
Lo vedo sorridere come se tramasse qualcosa, mentre non smette di baciarmi. Viviamo finalmente questi contatti e questo desiderio che da tempo non ascoltavamo. Mette le mani ai lati dei leggings e tenta di tirarli giù senza forzarli minimamente. Mi guarda spalancare un po' la bocca e cercare i suoi capelli. Mi guarda ridendo ed io lo guardo, ha un'aria eccitata. Ci togliamo insieme, ma prima si sposta lui...
È la che mi guarda fisso, sorride piuttosto divertito
"oddio..." dico scuotendo la testa
"è meglio che io torni in camera" faccio per alzarmi ma mi tira seduta e mi fa vedere con un ghigno che ha il mio telefono in mano. Non era un trucco, vero?
"certo che sei proprio uno stronzo! Che cose idiote" scuoto la testa, lui cerca il mio sguardo. Mi da il telefono e mi guarda coprirmi imbarazza con le mani. Sono così a disagio, sono soggiogata da lui e sopraffatta da ciò che sto provando di nuovo. Si è messo in piedi davanti a me, mentre io sono seduta con questa specie di guardia al viso. Sto cercando di alzarmi... Per andare via. Lui mi apre le braccia e mi guarda con aria tenera ed interrogativa. Facendomi sedere
"Sara... Non... Resta pure!"
"non mi sembra il caso" dico verso i suoi occhi
"Sara, stavo solo scherzando, stavo giocando... Mi conosci" dice ridendo e guardandomi fisso "se avessi voluto toglierti quei pantaloni, secondo te non lo avevo già fatto da un bel po'?" Ha un ghigno malizioso e mi fissa, in modo sensuale
"c'è una cosa che si chiama consenso" dico guardandolo e facendolo ridere, in un modo così bello per le mie orecchie
"non credo che tu non mi avessi dato il consenso" dice guardandomi fisso.
Rimango zitta. Lui mi tiene le mani e mi guarda negli occhi. Chino il viso scuotendo la testa, addolorata
"Sara" attira la mia attenzione sentendolo dire il mio nome
"cazzo dai o saj pur tu che nun putimm sta luntan..." parla in modo spontaneo e rabbioso "nun è fernut" dice guardandomi fisso
"Cristo... Sara"
"vorrei tanto prender i tuoi fianchi, sprofondare dentro di te, annusare gli angoli del tuo corpo. Sentire che sei mia. Mia. Mia e di nessun altro." Sussurra facendomi restare a bocca aperta. Una scarica potente dilaga per tutto il corpo. Mi sta guardando fisso, toccando una mia ciocca di capelli, accendendomi ancora di più
"Voglio leccare la tua lingua, mordere le tue labbra, i lobi delle tue orecchie... Vorrei sprofondare le dita dentro di te, voglio esplorare ogni parte del tuo corpo ed esplorarla ancora. Voglio aprirti. Voglio vederti tremare. Voglio vederti godere." Sottolinea l'ultima parola e mi guarda con ardore. Sono senza parole... Sospiro senza riuscire a parlare. Tocca con un dito il mio labbro, incenerendomi
"dai siediti e caghiamo un po' la tele... Ora ci sta American Dad" dice divertito e mi fa sedere accanto a lui... Sono senza fiato. Dopo qualche risata e qualche nostra battuta, mi fa vedere un video sul telefono di un ragazzo che imita personaggi e crea situazioni divertenti. Mi avvicino a vederlo e stesso lui mi invita ad avvicinarmi. Guardo il video, ridiamo e non posso non ammirare il suo viso da demone ed angelo. Occhi profondi e la sua risata mi annebbia la vista. Sono più in alto rispetto a lui, perché Christian è più disteso. Non resisto a guardare quel viso, quegli occhi, quella bocca. Mi abbasso e mi getto sulle sue labbra, sorprendendomi io stessa... Lui sobbalza appena sente che sono là a baciarlo. Inspira l'aria e poi vedo i suoi occhi sorridenti. Schiude le labbra. Mi prende il viso e ci baciamo, lasciando le nostre labbra che si muovono e si assaporano dolcemente. Mi scosto e lo guardo fissa nel suo sguardo accesso e tenero
"scusami" sussurro deglutendo. Lui ride e mi prende poggiandomi sui cuscini del divano. Mi guarda fisso e penetrante e mi bacia in modo avvolgente come prima. Mi prende il labbro inferiore, gemiamo nelle nostre bocche e poi chiede accesso alla mia bocca e muoviamo le lingue... Il suo contatto, la sua vicinanza, mi fa sciogliere ed andare a fuoco. Il suo corpo attaccato al mio, sento il suo odore. Dopobarba, profumo. Mi poggia le mani sul collo, mentre ci baciamo con passione. Gustando le nostre labbra e le nostre lingue e vivendo il nostro desiderio da tempo nascosto.
"tranquilla che mantengo la promessa. Sono di parola" dice ridendo vicino al mio orecchio. Facendomi accapponare la pelle. Restiamo così per vari minuti. Dopo un po' ci mettiamo vicini ed abbracciati a vedere la tele. Guardo l'ora, si son fatte le quattro passate!
"io vado a dormire Christian"
"resta qua" mi chiede implorante vedendomi in piedi
"devo dormire bene... Poi, è meglio di no..."
"come vuoi" dice alzando scocciato le spalle.La mattina dopo Christian non mi saluta neanche. Non faccio quasi in tempo a bermi latte e caffè che Palma mi trascina in auto con Christian per andare ad una spiaggia vicina. Palma si mette davanti vicino a Christian. Ma cos'è? Christian la sera si trasforma in qualcos'altro? Ciò di cui ero sicura era che doveva curarsi quella botta sul viso. Appena arriviamo in spiaggia lui trova dei suoi vecchi amici, io ho una maglietta a maniche molto corte e dei pantaloncini. È Ottobre, qua non fa ancora freddo ma sicuramente non si muore dal caldo. Le tipe vicino a Christian sono tutte in costume. "Cagne" vedo che lui è a petto nudo, ovviamente. Scuoto la testa e vedo vicino a me Palma e mio fratello che parlano. Come posso fidarmi di uno come lui? Me la sta facendo pagare? Non so manco bene per cosa! Che colpa ne ho!
Lollo chiama una sua vecchia conoscenza. Sono lieta di conoscere questo ragazzo mediamente alto, capelli marrone molto chiaro non corti, brizzolati, un po' sbarazzini e rasati ai lati un po' più di Christian. Si scaraventa a dare un cinque sulla mano a mio fratello e poi si presenta subito.
"piacere, Fabio" dice sorridente. Si siede con noi. Vedo Christian che si è bloccato e guarda molto furioso. Serra la mascella e viene verso noi mentre Fabio tenta di socializzare
"ragazzi" dice col viso serio. Fabio lo guarda e si ricorda di Christian in qualche occasione. Lo guarda così male da mettermi paura.
Christian poi guarda fisso me. Mi sembra di sprofondare.
Dopo che stiamo un po' così sulla spiaggia a parlare, mentre cerco di evitare le avance di Fabio, Christian dice secco
"dai forza torniamo, ragazzi. Così andiamo a mangiare"
Mi guarda fisso e si alza. I due più piccoli lo seguono e salutano Fabio.
"ma se magari loro volevano restare" sussurro io
"restate, non ve lo impedisce nessuno. Tornate a piedi" dice serio e guardando avanti. Palma e Lollo si guardano e restano zitti.
"ma che cazzo hai oggi? Hai mangiato acidi?" Dico notando la sua maglietta addosso.
Okay, alla fine ieri non sono rimasta con lui ma non era una offesa in nessun modo!
Mi fulmina con lo sguardo ed alza le spalle senza rispondere. Decido di lasciare perdere.
In auto stiamo in silenzio tutti e una volta a casa do una mano ad apparecchiare e quant'altro. Mangiamo senza parlarci troppo, rido magari alle cose dette di Anna e mio padre.
Christian se ne va subito in camera, dopo mangiato ed anche io mi riposo e sto in camera. Alle diciassette vado verso la cucina e vedo Christian che fuma alla finestra a petto nudo. Ammiro il suo corpo. Le spalle risaltano, con altri muscoli. Non è un fisico esagerato, con anche i tatuaggi sulle braccia e sul corpo è semplicemente perfetto. Anche se quella botta sul sopracciglio non la vedo bene, non rovina la sua bellezza... Non mi dice nulla ed io apro un mobile cercando una merenda. Mi accorgo che Christian aspetta dietro di me. Mi guarda
"ti muovi a prendere sta roba o vuoi stare a farmi un dipinto, mi metto come vuoi tu se desideri" ha un tono scherzoso e leggero. Mi guarda sorridendo
"mi scusi capo, mi muovo e non la guardo più..." sorride. Mi squadra, con la merenda, mentre vado verso il tavolo. Ho i pantaloncini di oggi che fanno un bel sedere. Scarpe che mi alzano un po'. La maglietta è aderente. Mi guarda fisso, nonostante io sia comunque vicino a lui. Mi squadra da testa a piedi. Gli cade l'occhio sul sedere, sulle gambe. Non mi toglie gli occhi da dosso, ma esser guardata così è stupendo
"vuoi farmelo tu ora il dipinto?" dico sorridente e lui ride divertito.
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LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)
RomancePRIMA DI LEGGERE QUESTA STORIA, SI CONSIGLIA LA LETTURA DELLA PRIMA PARTE: LA LUCE E L'OMBRA! VI INFORMO CHE IN TUTTI I DIGITAL STORE E DIGITAL BOOK È POSSIBILE LEGGERE LA PARTE 1, OVVERO IL MIO LIBRO "LA LUCE E L'OMBRA". OPPURE PUOI ORDINARE IL CAR...