CHI NON LAVORA... (4)

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Camminiamo barcollanti, ridiamo, diciamo stupidate e pensiamo a dove andare. Non sappiamo assolutamente dove finiremo, quando a lui viene in mente la sua casetta e mi sembra un'idea eccezionale. Andiamo verso il museo della scienza, c'è una spiaggia fantastica anche la e la strada non la abbiamo sentita. Siamo molto leggeri. Ci sediamo sulla spiaggia e come un pazzo fa su un'altra canna. Guardiamo il mare scrosciare e in poco tempo la canna è fatta e fumiamo ancora. Inizio ad esser davvero in altri posti, perché non sono più abituata. Ci accasciamo addosso, abbiamo poco equilibrio, a causa soprattutto dell'alcool, lui aveva portato un piccolo asciugamano dalla macchina e mi inizio a spogliare sotto i suoi occhi eccitati. Io sorrido, vado verso il mare e vedo che mi raggiunge con le mutande, il calore mi sale immediatamente. Lo amo e lo voglio. Mi siedo per terra mentre le onde mi arrivano addosso, rido e mi lavo andando più avanti sussultando al cambio di temperatura. Lui mi avvolge la vita e mi tiene. Siamo talmente fatti e ubriachi che pensiamo sia meglio uscire prima che finiamo in qualche isola sperduta dall'oceano. Mi porta fuori con le mani sui fianchi, ridiamo e ci schizziamo.
Mi sta sopra dopo esserci stesi a terra sopra l'asciugamano. Mi fa alzare e mi prende per mano. Entriamo nella sua casetta e ci stendiamo, sempre nudi, sull'asciugamano. Lui mi è di nuovo sopra e tocco il suo petto. Mi si chiudono gli occhi, mentre mi tocca i capezzoli ed il corpo, senza smettere di baciarmi un attimo. Credo che fumare incrementi le sensazioni incredibilmente
"ti piace?" mi chiede
"sì, molto" gli rispondo guardandolo audacemente mentre mi passo le labbra in modo molto sensuale. Il massaggio si fa sempre più intenso ed io mi eccito sempre di più fino a quando, nel frattempo, la sua mano è scesa ad accarezzarmi fra le gambe. Una mano scende verso il mio intimo ormai umido dall'eccitazione, lui inizia ad accarezzarmi là per poi infilare due dita nella mia calda e bagnata fessura, comincia ad infilarmele timidamente fra le labbra. Io spalanco le gambe e mi spingo contro la sua mano, lui mi guarda negli occhi e mi bacia. La sua lingua dentro la mia bocca la sento che esplora la mia e si intreccia con la mia
"non ce la caviamo male manco da conciati" dico sorridendo e tenendo le mani sui suoi capelli. Lui annuisce e mi bacia il collo. Le dita dentro di me lo fanno impazzire, come fanno impazzire me
"Cristo... Vuoi... venire così?" mi chiede gemendo, faccio di no con la testa e la sua lingua penetrava fra le mie labbra colmandomi la bocca. Ci vogliono solo pochi secondi per liberarci di mutande bagnate e del mio reggiseno e ritrovarci nudi e vogliosi. Subito lui china la testa verso il mio seno per succhiarmi avidamente i capezzoli che si erano fatti duri e spiccano chiari ed eretti sulla pelle chiara del mio seno. La mia mano allora scende ad afferrare il suo membro che era ormai del tutto eretto. Lui geme mentre gli stuzzico il prepuzio con l'unghia del pollice. Mentre do un occhio penso che potrebbero starci tre mani come le mie. Quando scendo e prendo in bocca la sua erezione lo sento gemere
"cazzo Sara" dice sussultando, quando succhio lo vedo e lo sento stringere gli occhi, gemere, esultare e trattenere il respiro. Ad un certo punto mi afferra la testa ed inizia a spingersi in bocca. Poi io giro la lingua tutt'attorno, prendo tutto il suo membro in bocca e lui sussulta inveendo con parole poco pulite. Mi alza la testa e mi guarda deciso
"basta, ho altre idee in mente"
Torna al mio intimo a rifare quella tortura. Quando non ne posso più di quel martirio, gli sussurro all'orecchio
"ti voglio" lui sorride e mi bacia insistentemente
"non ho capito bene, cosa?" dice ridacchiando. Infame, penso dentro di me
"io... Ti.... voglio ora" sussurro gemendo e lui respira allo stesso modo
"cosa vuoi... di me? Di preciso?" dice gemendo.
"tutto"
Allora lui si siede posandosi sui gomiti e mi trascina a sedere sopra di lui, dandogli le spalle. Forse ha deciso che è troppo eccitato per torturarmi con altre domande. Le sue mani mi tenevano i seni ed i suoi respiri sul collo mi facevano ancora di più perdere il controllo. Mi apre leggermente le gambe per aiutare il suo membro ad entrare con più facilità, impalandomi sopra di lui. Appena è dentro di me mi viene a baciare sul collo e cerca la mia bocca con avidità. Inizio, allora, a muovermi su e giù, sopra di lui. Mentre Christian mi muove con decisione, strizza delicatamente i miei capezzoli e mi morde il collo. Sento sempre di più che sto perdendo il controllo, lui mi sussurra
"adoro.... essere dentro di te" Si appropria del mio corpo toccando ogni parte, tutta la mia pelle e la mia anima rispondono subito a lui. Sono sulle sue gambe mentre mi muove deciso tenendo forte i miei capelli in una sua mano, li tiene forti e spinge così il mio corpo verso il suo. Passa anche a stringere vogliosamente il mio collo e si spinge passionale dentro di me, per potermi muovere con più decisione verso il suo membro, era davvero intenso e mi fa gemere quasi emettendo delle urla.
Mi mette le mani sulla schiena e mi fa piegare in avanti. Mentre le sue mani mi spingono giù cerco di muovermi delicatamente, per vedere se sento dolore, ma la pienezza si sposta solo leggermente
"sei ancora stretta..." dice gemendo. Si alza un po' per mordermi la schiena, viene a stringermi con le unghie e impazzisco totalmente. Fino a che lui mi prende i fianchi, tirando con un colpo forte verso di sé e poi ancora. Emetto un verso deciso e pieno, un gemito che assomiglia molto ad un urlo. Fino a che perdo il controllo con lui giungendo al limite. Mi accascio su di lui, stendendomi all'indietro sul suo petto e lui mi tiene fra le braccia.
Ci addormentiamo per terra, rimettendoci a stento solo la maglietta e buttandoci l'asciugamano sopra di noi.
Quando apro gli occhi ci metto un attimo a capire dove sono e quasi mi spavento, faccio uno scatto ma poi vedo che accanto a me c'è Christian e riemerge, nella mia mente, qualcosa del giorno prima. Lo vedo dormire con un viso angelico. Da questa casetta vedo il mare e sento sulla pelle molto freddo, accumulato nella notte. Mi stringo ancora a Christian e lo osservo. Sfioro i suoi tatuaggi. Cerco di riprendere i frammenti del giorno prima. Vedo l'ora e sono le undici passate. Tocco dolcemente  il viso di Christian fino a che si sveglia. Mi sorride, sobbalzando prima un attimo.
Però, mi ricordo molto bene di aver picchiato quella ragazza e anche che Christian e io abbiamo fatto sesso in un modo fantastico. Oggi è Domenica e non credo che ci saranno feste in progettazione. Guardo Christian mentre scendiamo dalla casetta
"che c'è?" mi chiede sorridendomi mentre mi osserva
"niente, stavo pensando che alla fine ieri ci siamo divertiti un casino"
"sì, concordo" dice lui ridacchiando e facendo un'espressione sensuale e maliziosa.
Saliamo in macchina e torniamo a casa. Vuole portarmi da lui per riposare, dato che abbiamo dormito pochissimo. Cerco di ribellarmi ma è impossibile. Nell'auto mette la musica e mi porta alla vecchia casa di Anna. Sistemo le cose e mi do un'occhiata nel bagno, mi devo per forza fare una doccia. Quando esco mi rivesto e mi inizio ad asciugare e pettinare i capelli. Una volta fuori dal bagno vedo Christian che sta cucinando qualcosa. Allora, apparecchio la tavola sotto i suoi occhi luccicanti e lo stringo sul bacino, quasi sul basso ventre. Lui geme e fa un sussulto e io passo le mani lungo il suo petto e poi sulle braccia. Si gira e mi avvolge subito la vita sorridendo e passando un dito sulle mie labbra, mi sento tremare fino al basso ventre
"è sempre arrapante vederti con i capelli bagnati" scuoto la testa ridacchiando
"sei incorreggibile" dico lasciandomi baciare sul collo e sulle labbra, sentendo dilagare i brividi. Respira sul mio collo e ogni gemito che facciamo nella bocca dell'altro ci arriva dentro, fino al dna. Mi sento impazzire e gli ricordo che dobbiamo finire di cucinare.
Mangiamo abbastanza disgustati dall'alcool del giorno prima e ridiamo per le nostre espressioni post-sbornia. Ci fiondiamo a letto dopo pranzo, lui si mette attaccato a me e respira sul mio collo. Penso che sia la cosa più bella del mondo. 

LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora