L'ESTATE ADDOSSO (2)

58 12 0
                                    

Esce quasi subito Christian dal bagno, non posso non fare dei sorrisi divertiti... Mentre i cartoni vanno a manetta, lei si addormenta sul divano. Beh, avesse dormito prima! Dico fra me e me con un sorriso. Mia madre dalla sua camera mi urla se vogliamo restare a dormire qua
"okay, va bene!" dico ad alta voce
"ma con la bambina?" dice Christian guardandomi dal divano
"mamma, ma Christian deve portare a casa la bambina!" Lei dice che può restare, dice di lasciarla dormire. Christian sbuffa un po' e avverte il compagno della madre della bambina che la piccola resta a dormire con lui e parenti, per non farlo preoccupare. L'uomo fa qualche domanda, alla fine è anche contento! Gli passa la moglie, che lo assilla con altre preoccupazioni e Christian la tranquillizza e dopo un po' riesce a salutarli. Sistemo un cuscino sotto la testa della piccola, le rimbocco le coperte e faccio alzare Christian per poi mettere delle sedie per evitare che cada. Non c'è nulla in tele. Christian mi dice
"oh, amore, vieni andiamo in balcone" ha un tono un po' stanco, io lo guardo fissa
"non è niente di sessuale sta volta" dice ridendo. Lo seguo e usciamo, mentre sento che la porta di casa si apre ed è tornato mio fratello. Esco con Christian sul balcone e ci sediamo per terra perché mi dice di voler fare su una canna. Ci sediamo vicini, quel contatto bellissimo. Prende una cartina e me la da in mano, gli do una sigaretta, perché gli manca. Mette una canna abbastanza grossa nella sua mano e la sbriciola con le sue mani fino a che è abbastanza fine. Intanto, io ho preso dal pacchetto di sigarette un pezzo di carta ed inizio a fare un filtro, mentre controllo sempre che in soggiorno non arrivi nessuno. Mette il tabacco sulla sua mano e lo mischia agilmente con l'erba... Ha veramente destrezza! In questa e in tante altre cose. Mi riprende la cartina dalla mano, guardandomi per un attimo e ci mette su tutta la mista. La sistema e poi prende il mio filtro, guardando se è accettabile e mettendolo sulla cartina. Intanto ridacchia per quello che è successo prima, io lo sfotto, rolla la canna e mentre la lecca provo un certo brivido e resto a fissarlo "cazzo, eppure questa scena su una canna l'hai vista non so quante volte!"
"smettila di sfottermi se vuoi beccare da sta canna" dice mentre la chiude bene e la sistema, con le dita "e non guardarmi come se non mi avessi mai visto leccare" dice bruciandomi con gli occhi e facendomi sospirare
"non stavo... Non mi eccito mica con te che lecchi una canna!" L'ha chiusa e mi guarda in modo sensuale ed erotico, mi manca l'aria. Lui ride e mi sta vicino al viso
"no?" dice ridendo in modo grottesco e mi guarda ammonendomi. Scuoto la testa divertita e cerco di mantenere la calma, per fortuna lui accende la canna e iniziamo a fumare mentre guardiamo il panorama avanti a noi. Faccio tiri alternati con lui che mi stonano leggermente. Lui fa un tiro grosso, si gira verso di me e mi prende il viso, poggia le labbra alle mie e mi passa il fumo. Aspiro e lo butto fuori. Rimango a guardare i suoi occhi luccicanti, fa un altro tiro e mi viene a baciare. Resta aderente alle mie labbra, le succhia, sento il fumo e si muove facendomi perdere in quella bocca che mi da brividi, poi il fumo mi fa venire da tossire. Lui ride divertito mentre mi guarda, fumiamo ancora fino a finire la canna e la buttiamo giù. Torniamo in soggiorno, mi sento solo leggera. Lo lascio in soggiorno e vado in camera mia, mio fratello è già a letto. Prendo una maglia larga e me la metto senza reggiseno. In soggiorno tento di togliermi i pantaloni ma prima dico
"porto la bambina in camera mia, è meglio... Che di la c'è solo un letto" Christian annuisce, ma mi guarda severo
"se la devi portare di la tieni su i pantaloni, non voglio che ti veda Franco" lo guardo, annuisco intenerita e prendo il piccolo corpicino di Vanessa con dei pantaloni più comodi.
"glieli hai messi tu?" dico quando lei è stesa tra le mie braccia
"sì" dice annuendo e stortando la bocca. La tengo in braccio e la porto in camera mia. La metto sul letto e stringo bene le coperte di lato per non farla cadere. Che piccola creatura fantastica! Torno in soggiorno e mi tolgo i pantaloni lasciandoli sulla poltrona, insieme a quelli di Christian. Lui non sta togliendo gli occhi da me. Sta guardando le mie gambe ed il mio corpo, sorrido.
Sistemo con Christian delle coperte sul divano letto, mettiamo sopra il piumone che ci è stato utile prima e ci stendiamo insieme sotto le coperte. La tele è piuttosto bassa, non la stiamo guardando. Christian mi guarda accanto a me e il tocco delle sue mani e delle sue braccia mi fa sciogliere, solito. Si avvicina e ci iniziamo a baciare mischiando le bocche, con le lingue che si esplorano. Mi tira sopra di sé e sento la sua maglia, il suo fisico e che è in mutande anche lui. Sotto di me sento il suo membro che si è indurito e continuiamo a stringerci e baciarci, noto che si è tolto la catena ma è sempre stupendo. Mi muovo sul suo membro e lui geme nella mia bocca. Le sue mani scendono sui miei fianchi e mi scostano in giù le mutande. Geme di più sentendo sulle sue mutande la mia nudità e anche io impazzisco a sentire tutto in modo amplificato. Le sue mani arrivano ai miei seni scoperti e ha un luccichio negli occhi. Passa a muovere il suo membro verso il mio sesso e poi si scosta le mutande e in un lampo lo sento entrare dentro di me. Gemo ma continuiamo a baciarci, mi poggio sul suo collo mentre respiro con affanno e gemiamo in modo soffuso. Lui mi prende i fianchi e mi inizia a muovere pianissimo, mi bacia il collo e poi le labbra, d'un tratto impugna forte i miei capelli in un sua mano, li tiene forti e spinge così il mio corpo verso il suo, passa anche a stringere deciso la mia gola e si spinge passionale dentro di me. Tiene il mio collo, senza esagerare con la presa, per potermi muovere con più decisione verso il suo membro, mi viene praticamente da urlare come sempre quando lui mi prende così e lui soffoca le urla con baci intensi. Mi mette due dita nella mia bocca mentre mi possiede ardentemente
"non devono sentirci, dobbiamo fare piano" sussurra facendomi accapponare la pelle. Ci muoviamo piano. Io cerco di andare incontro e di muovermi. Trattengo il respiro e cerco di non fare uscire gemiti più forte del dovuto. Pian piano ci aiutiamo a venire
"piccola, starei dentro di te ogni momento..." sussurra al mio orecchio "vieni, cucciola, vieni per me... Lasciati andare" sussurra e mi da le parole per distruggermi. Perdo il controllo andando incontro al massimo piacere. Intanto anche lui geme e sento l'ondata di caldo dentro di me. Mentre chiude gli occhi ed io, ad occhi socchiusi, mi accascio al suo petto e mi lascio sul suo collo.

LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora