"guappo, dovresti dare un occhio a tua sorella, sta parecchio prendendo una brutta via"
"che stai ricenn?" risponde secco, mi fa sorridere pensare al suo accento napoletano
"vuole sapere cose sulla prima volta, me l'ha riferito tua mamma, vedi di farle mettere la testa a posto perchè non mi piace questo andazzo..."
"ma da me che vai trovando?"
"tu sei il fratello maggiore, sai buon comm' song l'uommn, falle togliere ste idee a tredici anni dalla testa o scass' a cap' a te"
"scassam' a cap', voglio vedè"
"statt accuort... Deficente"
"nun sta a parlà... Testa di cazzo, Palma fa chell' che vuol ra' vita suoja, ci sta mia mamma..."
"ce verimm presto figliolo, non mi piace prorpio questo tuo modo, ti faccio vedere o' rispett"
"e famm' verè, voglio proprio sta a vedè che cazz' vuò fa... Nun tengo nisciuna paura..."
"menomale, non stiamo a dirci altro"Rabbrividisco leggendo tutto questo, non potevo davvero credere che si potesse arrivare a tanto. Mi passa un brivido di terrore per il corpo, alzo lo sguardo su Palma e le macchina che passano e vanno
"dove si sono picchiati?" chiedo timidamente
"credo che Christian sia venuto a cercarlo qua in paese, ringrazio dio di non esserci stata..." Dunque, era venuto a casa mia? L'aveva picchiato sotto casa? Mia mamma aveva visto? Mi viene da sorridere, ce ne aveva messa di determinazione! Ritorno sul discorso iniziale, capendo che Palma non sapeva molto altro. Mi parla ancora di quel ragazzino, le prometto che avrei tenuto Christian a bada e che in qualsiasi momento avesse avuto bisogno poteva chiamarmi o scrivermi
"Palma, prima che vada..." esordisco guardandola "non devi pensare a cosa fare la prima volta. Cerca solo... Come consigli pratici lavati, depilati e nient'altro. Usa il preservativo!" Dico facendola ridere
"e aspetta una persona che ti ami, che ti rispetti... Non che duri in eterno, ma che ti ami. Col quale hai un rapporto" la guardo fissa come anche lei. Mi sorride. Io rido e lei viene ad abbracciarmi. Ridiamo e ci stringiamo forte fra le braccia, lascio le mani sui suoi capelli e stringo la schiena e i capelli lunghi
Faccio per andare via, la voce di Palma mi ferma
"allora, vieni?" dice Palma con un sorriso lungo la sua faccia "a casa mia! A vedere Christian!" I brividi mi scorrono per il corpo e annuendo la seguo per andare nella corte. Ma è la cosa giusta da fare? Alla fine, non posso lasciar che stia da solo se ha bisogno!
Arrivo a casa di mio padre, entro timidamente dalla porta e saluto ancora Anna e mio padre. Quest'ultimo mi guarda scherzosamente e capisce che sono venuta per vedere Christian. Entro nella camera da letto sul lato e lo intravedo nel buio. Palma mi sorride ed io entro socchiudendo la porta. La sua figura sul letto si vede poco, ma io riesco a vedere il suo corpo nudo ed i pantaloni di tuta che indossa. Ha un'aria rilassata e beata. Guardo in giro, non sempre verso di lui per paura di svegliarlo. Mi avvicino. Ha un'aria così tenera, trovo sia meraviglioso. I capelli sono irregolari, gli danno un'aria paffuta per il fatto che sono spettinati. Mi avvicino, per ammirarlo meglio. Mi manca da morire. Voglio questo ragazzo, con me. Però mi ha fatto così arrabbiare. Passo una mano sul suo petto, muovendomi sui tatuaggi come fossi una piuma. Lo sento trattenere il respiro ed espirare. Guardo meglio, allontanandomi subito. Sta dormendo. Non posso resistere, mentre guardo quel viso perfetto, quelle labbra morbide e che tanto desidero. Mi abbasso vicino a lui e do un bacio veloce sulle sue labbra. Lui sussulta leggermente. Muovo le labbra fra le sue, delicatamente. Assaporo il gusto della sua bocca, che tanto mi manca. Sembra rimanere fermo e trattenere il respiro. È morbido, ha il suo sapore. Bacio leggermente, non voglio svegliarlo... Ma non voglio smettere. Respiro, vicino a lui. Schiude leggermente la bocca, ispira e respira forte. Rimane fermo e mentre muovo le labbra, mi scosto subito. Mi giro di lato, tento di andarmene subito. Mi allontano
"ho sentito ogni cosa, Saretta" sussurra lui. Sobbalzo indietro, quasi inciampando. Lo maledico e mi sento tremendamente in imbarazzo. Colta in fallo "sei venuta a violentarmi eh?" Sussurra ridacchiando e guardandomi fisso nel buio
"No... Io... Volevo vedere come stavi" sussurro guardando i suoi occhi, si è alzato leggermente dal letto. Con fatica si mette a sedere
"baciandomi?" Sussurra con un fuoco negli occhi che posso vedere pure senza luce
"scusa" dico. Non so che altro potrei dire! Sono così in imbarazzo che resto a guardarlo, devo andarmene!
"mi mancava. È stato... Stupendo" sussurra facendomi deglutire
"mi... Mi dispiace. Volevo... Forse, se... Se tu stai bene è meglio che io vada" faccio per andare via ma mi fissa e interviene, toccandomi un braccio e facendomi sciogliere la pelle
"ohi, Sara, non devi scusarti! Io scherzavo! Ce, non sul fatto che è stato stupendo..." dice ridacchiando. Sorrido, non posso fare altro.
"non andar via" sussurra verso me "tanto son abbastanza rotto da non poter scoparti come vorrei in questo momento" sussurra vicino al mio collo. Provo brividi in ogni parte di me. Il solito calore dirompente. Lui se ne accorge e ridacchia fissandomi, senza dire nulla
"che ti hanno detto?" dico schiarendo la voce e cambiando discorso
"oh, dicono che ho le costole un po' rotte. Passerà. Mi hanno dato delle stampelle per aiuto. Ma credo di non usarle" dice alzando le spalle. Che testardo!
Vedo che si muove a fatica, lamentandosi, mi avvicino
"stenditi, non fare sforzi" sussurro, facendogli apprezzare il mio interessamento. Scuote la testa
"quel bastardo. Che male" dice lui ridacchiando e guardandomi fissa.
"ah, ma lui è messo molto peggio" dice fiero, ridacchio con lui.
"ma perché? Palma mi ha spiegato un po'... ho parlato con Palma, non capisco il perché ti sei picchiato"
"se le hai parlato, lei ti avrà già spiegato il perché" dice stringendo i denti e alzando le spalle.
"volevo sentirlo da te..." lui scuote la testa colpito
"la psicopatia vi rende donne" dice guardandomi sensuale
"Christian" dico ridendo e socchiudendo gli occhi
"mi ha rotto il cazzo, Sara, fa il geloso del cazzo di sua figlia dando minacce a me... Insomma, ce le siamo date e basta"
Lo guardo fisso, lo noto in difficoltà. Secondo me, deve esserci altro...
"boh, non mi torna... Secondo me c'è altro"
"perché dovrebbe?" Dice guardandomi e ridacchiando. Io lo guardo torva
"e va bene" sussurra "Franco ha... Ha messo le corna a tua madre" sussurra senza guardarmi e poi cerca il mio sguardo
"davvero?" ho una fitta al cuore
"sì" dice accompagnandosi col movimento della testa e guardandomi
"ma... Come fai a saperlo?"
"Palma è andata a trovarlo, a casa di tua mamma, normalmente... E li ha visti litigare, ha sentito delle corna e me l'ha detto..." sussurra alzando le spalle "poi lui l'ha ammesso anche a me" dice guardandomi serio.
"ah" mi passo una mano sui capelli. Lui mi osserva bagnarmi le labbra "chi sa come andrà a finire" sussurro poco divertita
"hanno fatto pace il giorno dopo, tranquilla" dice ridendo in un modo che non può non contagiarmi. Ci guardiamo fissi, come se mi implorasse di avere anche lui una possibilità.
Mi chiede una mano per alzarsi. Prendo un suo braccio, ignorando la scossa emotiva che sento, e cerco di aiutarlo ad alzarsi. Arriva vicino a me, troppo vicino... Nel buio ci guardiamo. Senza alcuna forza di coscienza è vicino al mio viso, desidero baciarlo quanto lui. Non so cosa devo fare, lui ha un sorriso malizioso e soddisfatto. Sto quasi per gemere per il contatto del suo corpo
"Christian"
"Sara" dice lui schernendomi e facendomi sospirare. Mi posa le labbra velocemente sulle mie. Le assaporo e le muoviamo gustandoci, vogliosi. Metto le mani sulla sua schiena e lo porto stretto a me. Lui fa un lamento, un misto tra dolore e piacere di avermi attaccata a lui
"piano piccola" dice guardandomi. Lascio la presa e passo le dita sul suo petto. Lui geme, sospirando. Vedo che soffre un po' mentre tocco il corpo, mi allontano subito
"Christian... È meglio che io vada" se resto qua cosa combino?
"aspetta, ti prego"
"no" dico scuotendo la testa
"perché non puoi darmi una possibilità?" dice con occhi imploranti
"tu... Non posso. Non dopo quello che hai fatto"
"rimedierò!" urla verso me.
"come credi di poter rimediare? Cazzo! Dai!" Viene verso di me. Mi guarda, facendomi andare a fuoco. Arrivo alla finestra della camera. Lui mi passa le mani sulle spalle e mi accende, posandomi baci sul collo e ritornando a baciarmi delicatamente. Sussulta quando lo bacio con più passione, o quando il suo corpo preme troppo sul mio facendogli male alle costole
"ti prego" sussurra nelle mie labbra
"non credo di poterlo fare. Non lo so... Per quanto io ti ami, Christian. Per quanto sia forte quello che provo per te" lo guardo nei suoi occhi scuri, illuminati per avergli ricordato i miei sentimenti
"tu... Tu provi ancora qualcosa per me? Davvero?"
Annuisco. Guardando il suo viso impaurito
"dillo, ti prego" che cosa sto facendo? Sono qua a dirgli che lo amo? Eppure è così... Lui è così fragile, ha gli occhi puntati su me e sospira dannatamente
"lo sai, Chri... Io ti amo" sussurro, ho il viso che guarda verso il suo petto. Per evitare il suo sguardo. Lui mi alza la faccia per il mento, mi guarda. Accarezzandomi
"anche io ti amo... e ti rivoglio. Io non ti riperdo così un'altra volta" sussurra verso me, deglutisco. So che siamo stati malissimo l'uno senza l'altro
"ci penserò, va bene? Christian... Per quanto io possa non sopportarti, a volte, guarda come siamo..." dico facendolo sgranare gli occhi "Sai, che appena mi sei vicino io faccio qualunque cosa, sai che ci sarei sempre e comunque" I suoi occhi sono praticamente sbarrati. Sospira. Poi sorride
"anche tu... Quando mi sei vicina... Non ci capisco più un cazzo" dice facendomi ridere.
"mi meriterò una possibilità" dice sicuro di sé, penso che abbia un ego a volte smisurato. Lui mi tiene ferma, mentre rido per cercare di andarmene.
Lo faccio poggiare con forza alla finestra, lui mi guarda basito ed emette un urlo di dolore per le costole.
"ahia, cazzo" dice ridacchiando e io mi scuso subito mentre sfioro il suo corpo. Lui si rilassa ed emette sospiri profondi. Lo bacio delicatamente sul corpo, facendolo gemere
"ecco, scusami" dico sorridendo. È così bello quel suono!
"adesso io vado, devo tornare a casa" lui mi guarda torvo. Vorrebbe trattenermi "ci sentiamo, okay? Guarisci presto" dico poco prima di uscire dalla stanza. Lui sorride contento ed annuisce.
STAI LEGGENDO
LA LUCE NELL'OMBRA (PARTE 2!)
RomancePRIMA DI LEGGERE QUESTA STORIA, SI CONSIGLIA LA LETTURA DELLA PRIMA PARTE: LA LUCE E L'OMBRA! VI INFORMO CHE IN TUTTI I DIGITAL STORE E DIGITAL BOOK È POSSIBILE LEGGERE LA PARTE 1, OVVERO IL MIO LIBRO "LA LUCE E L'OMBRA". OPPURE PUOI ORDINARE IL CAR...