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«Mamma non puoi dire sul serio! Este verano tengo el torneo de waterpolo!» dissi quasi urlando. «E poi non posso lasciare i miei amici da soli! And this man isn't my father because he didn't want to know me! So I don't want to know him» parlai velocemente. «Io neanche voglio allontanarmi da te mamma!»

Lei sospirò e scosse la testa. Mi sorrise leggermente e mi accarezzò la guancia con fare fin troppo materno. «Secondo me dovresti andarci invece, pensa, riallacciare i rapporti con tuo padre, non ti farebbe sentire meglio?»

«No, perché non ho niente da riallacciare. Non abbiamo mai avuto un rapporto. Il est juste un morceau de merde!» non lo avrei mai accettato. Mai.

«Non so cosa hai detto nell'ultima parte, ma sono sicura che non fosse una cosa carina. Dovresti almeno provare a conoscerlo e vedere se le cose funzionano»

«Perché ci tieni tanto, ma'?» chiesi abbracciandola. Non capivo questa sua insistenza, io non avevo niente a che fare con quell'uomo. Io ero Darcy, una ragazzina vissuta fin da sempre con la madre.

«Tesoro, io ho perso il mio papà, cioè tuo nonno, quando avevo 12 anni, non voglio che anche tu viva una vita senza padre»

Non parlava molto spesso di nonno, ogni volta che lo nominava l'aria diventava così tesa e questo non mi piaceva per niente. Non riuscivo ad immaginare la vita di mamma alla mia età convivendo con la morte di un genitore, anche se a me non importava di mio padre, se potevo definirlo così.

«È diverso! Il nonno è stato un buon padre, quell'uomo non l'ho mai visto e non so neanche come si chiama» dissi prendendo le sue mani e cercando di guardarla negli occhi. «Non voglio andare da lui, piuttosto rimango in punizione fino ai 18 anni»

Vidi il suo labbro inferiore tremare leggermente e i suoi occhi si fecero stranamente lucidi. «Voglio spiegarti una cosa» prese un respiro profondo prima di incominciare a parlare. «Quando tuo padre seppe della mia gravidanza, non mi lasciò come ti ho detto quando eri piccola»

La mia testa scattò verso di lei con uno sguardo confuso. «No?»

«No» scosse la testa. «All'inizio eravamo così felici, ma dopo qualche mese Harry ricevette una borsa di studio per un'università a Londra. Era il suo sogno, tornare nel proprio paese di provenienza e finire gli studi» un singhiozzo lasciò le sue labbra screpolate e ora aperte. «Non potevo rovinare tutto. Gli dissi di andare, di non preoccuparsi di me, all'inizio provammo ad avere una relazione a distanza, ma come sucedde spesso... Ci lasciammo dopo poche settimane»

«Mamma, mi stai dicendo che questa è una scusa per non essere mai stato presente nella mia vita?!» quasi urlai, di nuovo. «Anche se vi eravate lasciati, poteva permettersi una chiamata o una lettera, no? È chiedere troppo?!»

«Tu hai tutte le ragioni del mondo ad essere arrabbiata, ma lui vorrebbe tanto anche solo poterti vedere» mi sorrise leggermente, per una volta trovai irritante il suo sorriso. Io non avevo voglia di sorridere, avrei voluto urlare per tutta la rabbia che provavo in quel momento, quell'uomo aveva comunque lasciato mia madre. Non l'avrebbe passata così facilmente. «Almeno pensaci»

Annuii e mi alzai pronta ad andare a fare una doccia per cercare di chiarirmi le idee. Mai nella mia vita avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato.

Cosa dovevo fare? Andare dal mio mancato padre o declinare l'offerta e respingerlo per l'ultima volta?

Darcy, tu vuoi andarci. Solo che sei troppo orgogliosa e non vuoi ammetterlo, muori dalla voglia di vedere se ti somiglia o se ha i tuoi stessi gusti. In oltre faresti felice mamma, probabilmente starà già escogitando un modo per convincerti ad andare da lui.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora