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Mi svegliai di soprassalto non appena sentii il piede di Mona toccarmi il fianco, facendomi il solletico. Sospirai spostando i capelli dalla fronte e cercando di metterli in ordine, guardai la mia amica dormire tranquillamente e decisi di non svegliarla.

Mi alzai lentamente dal letto e uscii dalla stanza cercando di fare il minor rumore possibile ed entrai in salotto. Camminai sbadigliando finché il mio sguardo non si posò sulla figura che stava sul divano facendomi perdere dieci anni di vita. «Non si avvisa più?» chiesi.

«Pensavo stessi dormendo» rispose Harry facendomi cenno di sedermi di fianco a lui. «A proposito, come mai non dormi?»

«Mona mi ha solleticata nel sonno» risposi sedendomi di fianco a lui.

«Devo preoccuparmi?»

«Nah, non ti preoccupi di Niall che crede ancora a Babbo Natale, perché dovresti preoccuparti di questo?» ridacchiai e lui con me.

«Comunque poco fa è arrivato un pacco per te» indicò un pacco appoggiato distrattamente vicino all'entrata, mi alzai incuriosita e lo raggiunsi a passi lenti.

Non era troppo grande eppure pesava abbastanza, sopra c'era un biglietto, lo presi tra le mani e lessi il contenuto leggermente scarabocchiato: per Darcy Styles da Ashley Kennya. Wow, mi faceva effetto vedere il nome mio e di mamma con i cognomi diversi, era come se ci fossimo divise, anche se sapevo che non era così.

Presi il pacco e tornai di fianco a papà entusiasta di vedere cosa mi aveva inviato mamma. Tolsi il nastro adesivo s aprii la scatola di cartone ripiena di carta da imballaggio e notai subito un altro biglietto, questa volta scritto decisamente meglio: Ho pensato che ti sarebbe piaciuto riavere parte delle tue cose, spero solo non si siano rovinate durante il trasporto, fammi sapere quando ti arrivano. Xoxo mamma.

Sorrisi tra me e me, quella donna mi conosceva veramente bene. Infilai la mano nella scatola ed estrassi la prima cosa che riuscii a sentire. «Oddio» urlacchiai non appena mi resi conto di che cos'era. «Papà, ti presento il mio pupazzo preferito, Oliver» era un cagnolino di pezza preso ad una fiera dell'usato, aveva molti anni ma aveva un suo fascino e me ne ero innamorata appena l'avevo visto. In California dormivo molte volte con lui, probabilmente era ora di fargli conoscere anche l'Inghilterra.

Harry annuì prendendo il pupazzo per poterlo esaminare meglio e io infilai di nuovo la mano ed estrassi il mio vecchio album di foto, questo probabilmente era il regalo più bello che mamma avesse potuto farmi. «Guarda, le mie vecchie foto»

«Fammi vedere» come un lampo le mani di papà afferrarono il libro e lo appoggiarono sulle sue ginocchia iniziando a sfogliarlo pagina dopo pagina. «Questa sei tu?» chiese sorpreso.

«Ero» lo corressi ridacchiando e guardando con lui le immagini. «Oh, guarda» ne indicai una. «Qui mamma mi aveva portata al mare per la prima volta. All'inizio piangevo quando mi metteva i piedi nell'acqua, ma poi mi è piaciuto un sacco» lo vidi sorridere mentre osservava attentamente il tutto. «E qua invece mi era spuntato il mio primo dente e non facevo altro che piangere» in effetti quella foto non era un granché visto che non facevo altro che piangere.

Harry non disse niente e cambiò pagina ma subito la coprii con la mia mano per poi girarla. «Mamma non avrebbe dovuto farmi delle foto mentre ero nuda» borbottai e guardai le altre foto. «Qua avevo appena iniziato ad usare il triciclo! Avevo i capelli abbastanza lunghi da fare le treccine e le adoravo tanto da farmelo fare tutti i giorni!» esclamai divertita. «Invece nella foto di fianco ero di ritorno dal mio primo giorno di asilo, mamma aveva impiegato quasi una settimana a convincermi ad andare» anche da bambina ero una piccola testarda. «E poi qui eravamo in vacanza da un'amica di mamma, lei era una gelataia e ogni pomeriggio mi preparava la merenda» infatti nella foto si poteva vedere la mia bellissima bocca contornata dal gelato che stavo mangiando.

«Qui invece avevo appena conosciuto Mona in prima elementare, eravamo inseparabili già allora» sorrisi al ricordo. Eravamo in due classi diverse, però eravamo insieme a mensa, un giorno mi ero seduta di fianco a lei perché non c'erano altri posti liberi e lei mi urlò che stavo schiacciando il povero Paul, così mi alzai e mi sedetti a terra di fianco a lei scusandomi, lei stranita da quel mio gesto mi chiese il perché e io le dissi che semplicemente non volevo schiacciare il suo amico.
Da lì capì che io non la giudicavo come gli altri e io capii che non era una ragazza comune.

Ad un certo punto sentii Harry singhiozzare e mi girai verso di lui, piccole lacrime stavano rigando le sue guance e mi sentii all'improvviso colpevole. «Perché piangi?» chiesi abbracciandolo.

Lui si asciugò un occhio con la manica della sua maglietta e sforzò un sorriso. «Mi sarebbe piaciuto essere presente in tutti questi momenti, dal tuo primo passo al tuo ultimo giorno di scuola prima di queste vacanze» spiegò balbettando leggermente. Sentii come un buco nel mio petto e pian piano iniziai a piangere anch'io.

Era sempre stato il mio sogno avere un padre. Sapere che anche lui aveva il mio stesso pensiero mi rincuorava.

«Papà» lo richiamai creando un contatto visivo tra di noi. «Ti voglio bene» lo abbracciai. «E anche se prima non ci sei potuto essere, ora sono qui e potrai goderti la mia crescita fino alla vecchia età» singhiozzai sulla sua maglia.

«Anch'io ti voglio bene, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata» passò la mano su e giù lungo la mia schiena per rassicurarmi. «Non voglio più averti lontana, sei la mia piccola Darcy»

«E tu il mio vecchio babbo» ridacchiai e lui mi fece una finta faccia arrabbiata. «Ma ovviamente sei il migliore di tutti» gli diedi un bacio sulla guancia e mi allontanai.
Portai lo sguardo sull'album e capii subito quello che dovevo fare, lo presi e glielo porsi. «Questo è tuo da adesso»

«Ma è il tuo album di foto, i tuoi ricordi»

«Da oggi saranno i nostri ricordi»
Ci sorridemmo con ancora le lacrime agli occhi, ma come ogni momento bello venne interrotta dalla porta d'ingresso che si aprì di getto e Niall entrò nel nostro salotto di fretta.

«Ho un problema» esclamò mordicchiandosi le dita dal nervosismo mentre continuava a muovere i piedi.

«Del tipo?» chiesi curiosa corrugando le sopracciglia.

«Penso di essermi innamorato di Gemma» sputò tutto d'un fiato facendomi quasi cadere la mascella, non mi sarei mai aspettata questo.

«Tu cosa?!» urlò Harry visibilmente arrabbiato e... Impaurito? Beh, con Niall di mezzo faceva bene ad avere paura. Quel ragazzo era una pura calamita per i guai.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora