«Ok, questa è la frizione, questo è il freno e quindi questo è l'acceleratore... Giusto? Giusto» mi posizionai meglio sul sedile del guidatore e diedi uno sguardo a papà che stava sdraiato sui sedili posteriori di fianco a Calum.
«Calma e sangue freddo, io non ci capisco niente» mormorò Nash continuando ad aprire la cartina e cercando di piegarla e ripiegarla su sé stessa.
«Zitto e cerca, io intanto cerco di mandare avanti l'auto» presi le chiavi e le girai mettendo in moto il veicolo. «Ok, ora se mi ricordo bene dovrei cambiare la marcia» borbottai posizionando la mano sinistra sul cambio.
«Darcy, solo, non ucciderci»
«Molto incoraggiante, Calum» lo guardai male schiacciano il pedale della frizione. «Bene, siete pronti?»
«No, non trovo la nostra posizione» quando guardai Nash quasi non svenni. La cartina era stata aperta quasi del tutto e lui continuava a guardarla. L'avevamo trovata tra alcuni CD nell'auto e avevamo pensato che ci sarebbe stata utile visto che non avevamo un navigatore.
«Ci affideremo a Calum e alla sua conoscenza di Londra» dissi e spinsi sull'acceleratore facendo andare la macchina indietro. Rilasciai un urlo e tolsi il piede dal pedale.
«Darcy, va tutto bene, hai solo sbagliato la marcia»
«Giusto» sospirai, riuscivo a sentire le goccioline di sudore scendere dalla mia fronte fino al collo, non era per niente una sensazione gradevole. Cambiai di nuovo la marcia e accelerai uscendo in strada. Girai il volante e iniziai a guidare sperando di aver azzeccato la corsia.
«Non riesci a riconoscere la zona?» domandai continuando a tenere gli occhi sull'asfalto.
«No, se ci fosse un cartello o qualche indicazione forse riuscirei ad orientarmi» disse Calum allungandosi fino a raggiungere i sedili anteriori.
«Tieni gli occhi aperti» gli risposi continuando a guidare e pregando di non sbandare. «C'è una rotonda, dove vado?» entrai nella rotonda e iniziai a girare tutto il volante per permettere alla macchina di girare correttamente.
«Vai a destra!»
«A sinistra!»
«Decidetevi! Non riesco a tenere il volante ancora per molto!» urlai cercando di non mollare la presa.
«A sinistra!»
«A destra!»
«Ah, fanculo» alla fine decisi di andare a destra. Continuai ad andare dritto e rallentai solo quando notai un cartello. "Prossima uscita a 9km" perfetto, non sapevo neanche dove stavo andando.
«Non sono così male a guidare, no?» chiesi cercando di smorzare l'aria, le mie mani tremavano e il mio piede sembrava instabile, tanto che a volte lasciava andare il pedale e quindi la macchina si muoveva quasi a scatti.
«Sì, ti servirebbero giusto un paio di lezioni» mi prese in giro Nash. «Ma... Posso farti una domanda?»
«L'hai già fatta, cretino» lo derisi.
«Posso farne due?» sbuffò passandosi una mano tra i capelli biondi. Annuii e lo lasciai parlare, ma quello che mi chiese non era per niente aspettato.
«Quel bacio è significato qualcosa per te?»Arrestai improvvisamente l'auto in mezzo alla strada, tanto nessuno passava di lì, e mi girai verso di lui con occhi spalancati. «Ma che cazzo di domande fai?! Soprattutto in un momento come questo?! Lo capisci o no che siamo persi senza un mezzo di comunicazione? E tu pensi a quel bacio? Nash! Non mi sembra affatto il caso!» urlai con tutta la voce che avevo in corpo.
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Father || Harry Styles
FanfictionDarcy era abituata a vivere la sua semplice vita in California con la madre e i suoi amici, non le è mai mancato niente... Tranne un padre. Quando questo le chiede di passare l'estate da lui, Darcy accetta riluttante non sapendo esattamente cosa sar...