«No, Nash, non funziona così e sono stanca dei tuoi modi di fare!» Urlai puntandogli un dito contro, potevo sentire la rabbia scorrermi nelle vene e di sicuro questa volta non avrei fatto passare l'accaduto come facevo tutte le altre volte.
«Ascolta Darcy, non è un grosso fatto, dovresti prenderla più tranquillamente, possiamo sederci e parlarne» Disse stiracchiandosi sul divano e mostrando un sorriso pigro.
«Tu» Presi un cuscino caduto a terra e glielo tirai contro. «Sono stanca del tuo prendermi in giro e del modo in cui mi parli, non la smetti di farmi sentire in colpa e tutto ricade sempre su di me» Mi innervosì quando lo schivò facendolo cadere di nuovo a terra.
Come diamine osava schivare così la mia rabbia?
«Non faccio nient'altro che dire quello che penso e tu non riesci a guardare in faccia la realtà» Sbuffò. «E adesso sei arrabbiata semplicemente perché ho detto che è colpa tua se non siamo potuti andare in California per Natale»
«Se ci tenevi tanto potevi andarci da solo!» Urlai camminando furiosa verso la nostra camera, tirai fuori la mia valigia da sotto il letto (che tenevo sempre pronta in caso zia Gemma mi chiamasse all'improvviso per andare a fare qualche sfilata lontano) e la aprii costatando cosa ci fosse già dentro e cosa no.
«E lasciarti da sola in Spagna? Magari vuoi anche che ti porti direttamente un bel spagnolo in casa?» Chiese ormai anche lui furioso seguendomi. «Aspetta, perché hai preso la valigia?» Chiese spalancando gli occhi sorpreso.
«Me ne vado, ne ho abbastanza di te e del tuo carattere di merda» Sputai acida prendendo alcuni vestiti dall'armadio che condividevamo e mettendoli nella valigia. «Sei sempre contro di me, non mi appoggi mai, detesti il mio lavoro e ho già capito che non ti interessa più di me» Mi lamentai buttando dentro alla rinfusa i trucchi e i vari accessori. «Non sei più quello di un tempo, prima ti complimentavi con me dopo una sfilata e ci tenevi a seguirmi ovunque. Adesso sei così menefreghista nei miei confronti, non ricordo più neanche l'ultima volta che mi hai detto che sono bella» Alzai gli occhi al cielo e chiusi con qualche fatica la valigia.
«E' solo per questo che sei tanto amareggiata, bene! Sei bellissima Darcy, ora possiamo andare a mangiare e smetterla con questa cazzata?» Chiese esasperato e sentii una lacrima bagnarmi la guancia, ma la asciugai subito, non avevo tempo per quello.
«No Nash, penso che dovremmo fare una pausa» Dissi seria prendendo la valigia e cercando di uscire dalla stanza, ma venni bloccata da lui.
«Cosa vuoi dire? Vuoi lasciarmi?» Un ricciolo biondo cadde sulla sua fronte e lo fece sembrare più bambinesco, mi ricordava quasi il vecchio lui. Sospirai e cercai di riprendermi da tutto lo stress che mi stava divorando dentro.
«Non lo so, voglio solo stare sola e schiarirmi le idee e ora lasciami passare, per favore» Si fece leggermente da parte e mi velocizzai a passare, andai all'entrata e mi misi le scarpe e la felpa, potevo sentirlo respirare pesantemente dietro di me.
«Darcy, sono 4 anni che stiamo insieme, siamo riusciti a passare tutto insieme, perché dobbiamo rovinare tutto per questo?» Lo guardai negli occhi, erano feriti da me e da questo mio comportamento. Come se lui non avesse sbagliato niente. Quella ferita ero io, non mi sarei più fatta prendere in giro.
«Non sono più felice della nostra relazione» Sputai acida alzando la testa e aprendo la porta pronta ad uscire.
«Darcy, se esci da quella porta poi non potrai mai più rientrare!» Urlò facendomi fermare in quell'istante, mi girai verso di lui e alzai un sopracciglio.
«Questa casa è anche mia»
«Ah, beh, allora sappi che se esci adesso non mi ritroverai qui quando tornerai» Incrociò le braccia la petto.
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Father || Harry Styles
FanficDarcy era abituata a vivere la sua semplice vita in California con la madre e i suoi amici, non le è mai mancato niente... Tranne un padre. Quando questo le chiede di passare l'estate da lui, Darcy accetta riluttante non sapendo esattamente cosa sar...