«Quindi chi è la madre?» chiese di nuovo Anne notando il silenzio di Harry. Mordicchiai nervosamente la forchetta provando a guardare ovunque tranne che la nonna, infatti il mio sguardo cadde su Gemma che si stava nascondendo dietro il cellulare. Molto d'aiuto mi dicono.
«Ehm, beh, mamma» balbettò papà cercando di inventarsi qualcosa, perché non le diceva semplicemente che ero figlia di Ashley? Che la mamma non avesse buoni rapporti con la famiglia così come li aveva con Harry e Gemma. Cavolo, ero nei guai.
«Sono fidanzata» sbottò la zia di colpo attirando tutta l'attenzione su di lei. Gli occhi di Anne si illuminarono di gioia e sorrise.
«Lo sapevo che c'era qualcosa sotto» mormorò il nonno ridacchiando.
«Chi è cara?»
«È, beh, è... » si fermò per respirare e pensare, probabilmente a tutti gli uomini a cui aveva chiesto di uscire nell'ultimo mese. Quindi Calum e il sig. Mendes. «Shawn, si chiama così» sorrise compiaciuta.
«Sono così felice! Dovevi invitarlo qui così avremmo potuto consocerlo»
«L'ho fatto, ma lui è dovuto partire per lavoro, comunque ve lo farò conoscere molto presto» parlò tranquillamente alzando le spalle.
Dopo di che la nonna sembrò dimenticarsi della domanda di prima, così continuammo tranquillamente il pranzo solo con un'aria più tesa di prima.
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«In questa foto Harry aveva provato i miei vestiti» indicò la foto ridacchiando e spalancai gli occhi. «Aveva sei anni» portai lo sguardo su papà che stava evitando in tutti i modi di guardare nella nostra direzione.
«Uuh, guarda qui. Il piccoletto aveva dieci anni e aveva provato i miei trucchi» Gemma praticamente schiacciò la foto sulla mia faccia per farmela vedere meglio e risi di gusto sia per la sua agitazione, sia per il viso di papà da piccolo cosparso di colori.
«E qui si era travestito da vampiro per Halloween, si era fatto una cresta convinto che facesse più "scena"» rise di nuovo Anne indicando un'altra foto.
«Certo che ne combinava molte da bambino» commentai.
«E tu non sai cosa combinava da adolescente» lo punzecchiò Gemma e lui sbuffò.
«Smettetela di parlare di me, non è valido. Io non ho racconti imbarazzanti su Darcy» gli feci la linguaccia e andai a sedermi vicino a lui sul divano.
«Oh, scommetto che Darcy è molto più matura e responsabile di te» disse la nonna facendomi fare una smorfia. Si, ero molto matura... Non ci avrebbe creduto nessuno.
«Credo sia l'ora di tornare, è stato un bellissimo pomeriggio» spiegò velocemente Harry alzandosi e facendomi cenno di seguirlo.
«Ma come? Così presto?» mise il broncio la nonna incrociando le braccia al petto e papà annuii velocemente. «Beh, aspetta almeno che le dia il mio regalo»
«Regalo?» saltai sul posto facendo ridere il nonno.
«Si vado a prenderlo» andò velocemente in una stanza e tornò subito dopo con un pacchetto tutto incartato. Spalancai gli occhi e praticamente glielo strappai dalle mani sotto lo sguardo severo di papà, mormorai un «Grazie» e mi affrettai a strappare la carta.
«Oddio!» urlai dalla gioia. Mi alzai in piedi e alzai in aria il mio regalo iniziando una specie di piccola danza della vittoria.
«Ho cercato in lungo e largo, poi ho scoperto che a voi giovani piacciono queste cose, quindi» alzò le spalle. «Anche se sembrava scontato»
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Father || Harry Styles
FanfictionDarcy era abituata a vivere la sua semplice vita in California con la madre e i suoi amici, non le è mai mancato niente... Tranne un padre. Quando questo le chiede di passare l'estate da lui, Darcy accetta riluttante non sapendo esattamente cosa sar...