7

4.6K 179 9
                                    

Mi svegliai a grazie a dei mormorii do sottofondo. Aprii leggermente un occhi e fissai il soffitto, non era quello della mia stanza. Giusto, avevo dormito con mio padre quella notte per il temporale e perché ne avevo bisogno. Chiusi di nuovo gli occhi e mi concentrai sulle parole che stava dicendo Harry.

«Cosa? Non pensi che si arrabbierà? » stava dicendo provando a tenere la voce più bassa possibile.
«Sei sua madre, dovresti dirglielo tu prima che lo sappia da qualcun altro»

Mi irrigidii, era mia madre? Stava parlando con lei? Perché? E cosa doveva dirmi? «No, non le dirò niente, sappi che sono contrario a questa tua scelta.
Sì, lo so, lo so. Adesso la sveglio per vedere se sta meglio, ciao»

Subito chiusi gli occhi e cercai di calmare il mio respiro per fingere di star dormendo ancora. Sentii il suo palmo sfiorare leggermente la mia fronte prima di posarsi delicatamente su questa per sentire se avessi la febbre. «Darcy, svegliati»

«Che c'è?» mugolai provando a girarmi dall'altra parte. La mia curiosità cresceva man mano che continuavo a pensare a quella conversazione che aveva avuto al telefono, dovevo aspettare solo che se ne andasse.

«Sembra che tu abbia ancora un po' di febbre, vado a prendere qualcosa di più forte visto che le mie medicine non sembrano funzionare, torno subito, ok?»

Annuii e gli sorrisi grata. Quando uscì dalla stanza sgusciai da sotto le coperte e mi asciugai il leggero strato di sudore sulla mia fronte. Camminai in punta di piedi attraverso la camera e quando sentii la porta di casa chiudersi mi decisi ad andarmene.

La mia camera era più fredda rispetto a quella di Harry e rabbrividii subito accasciandomi sul mio letto e tirando fuori il mio cellulare. Dovevo sapere di più, volevo sapere di più.
Chiamai mia madre che rispose dopo qualche squillo.

«Darcy, ciao, cosa succede?» la sua voce era stanca, che si stesse affaticando troppo al lavoro senza dirmelo? Conoscendola era probabile, non volevo niente di tutto ciò.

«Niente, volevo solo sentirti mamma» mi morsi l'interno guancia accendendo il computer e tenendo il telefono incastrato tra la spalla e l'orecchio.

«Va bene, come stai tesoro? So che hai la febbre» la sua voce si fece all'improvviso più preoccupata e malinconica.

«Sì, ma non è niente di grave. Harry è appena andato a prendere altre medicine. Tu che fai?»

«Al momento niente» fece una risatina. «Mi annoio senza la mia piccolina in giro»

«Immagino» alzai gli occhi al cielo entrando nelle mie varie chat. «Non hai visto i ragazzi in giro?»

«No, ultimamente non li vedo mai in giro. Tranne Nash, proprio ieri era al parco con sua sorella»

«Va bene, l'importante è che non ti affatichi troppo» ridacchiai mettendo la chiamata in viva voce.

«Raccontami un po', com'è stare da Harry? Ti piace?» potevo sentirla sorridere a distanza.

«Sì, mi piace tantissimo. È simpatico, gentile, amorevole e ha il mio stesso stile. È semplicemente stupendo» iniziai. «Pensa che mi ha portata a comprare tutto quello che volevo, mi ha fatto conoscere i suoi amici e abbiamo giocato a paintball e ieri è stato così gentile mentre si prendeva cura di me» sospirai. «Je l'aime»

«Dovremmo far ricontrollare quel tuo tic» mi riprese scherzosamente. «Va bene, sono felice che ti diverta con lui, ora devo anelare. Ci sentiamo nei prossimi giorni?»

«Certo, ciao mamma» la salutai e chiusi la chiamata proprio in tempo per iniziare una video chiamata con Nash. Avevo bisogno di parlargli e di vedere se fosse sincero.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora