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"Il sito su cui sei capitato non è la solita pappardella che trovi in giro per internet, questo è il mio mondo folle e pazzo per persone che come me non sono normali.
Siete finiti sul sito di Darcy Kennya e una volta entrati non si può più tornare indietro.
Continuate a navigare dentro questo mare di informazioni per scoprire qualcosa in più su di me e la mia vita, non amo darmi dei tempi, scrivo quando sono ispirata e posto non appena succede qualcosa di interessante.
Non siete ancora liberi di uscire senza prima essere passati per il link che metterò sotto, buon divertimento."

«Cosa te ne pare?» chiesi ad Ariana finendo di digitare il tutto sul PC, lei mangiò un biscotto e continuò a leggere quello che avevo scritto.

«Mi piace» annuì facendo muovere la sua coda. «Il miglior sito del mondo» rise prendendo un altro biscotto. Io guardai il sacchetto di biscotti e sentii una morsa allo stomaco, ne volevo uno. Solo uno, non avrebbe fatto chissà che cosa, no?

«Spero solo che vada bene» alzai le spalle sbadigliando leggermente, premetti il tasto 'invia' e aspettai che il tutto venisse caricato. Dio, quanto ero stanca.

Quella mattina avevo fatto un set fotografico lungo quasi quattro ore senza pausa pranzo, il fotografo era il fratello di Denise, Luke, che era una giraffa. Quei due discendevano quasi sicuramente da una stirpe di giraffe mutanti, era impossibile che fossero così alti.

Avevo dovuto indossare quasi venti capi diversi per poter avere più materiale possibile da caricare sulla rivista della zia per l'uscita estiva, anche Gemma era molto stressata. Camminava su e giù per tutto il palazzo dando ordini a casaccio e urlando contro chiunque non stesse lavorando. Denise mi aveva detto che era sempre così quando una rivista doveva essere messa in stampa, perché qualsiasi cosa poteva andare storto e quella era l'ultima cosa che ci serviva.

Ero stata ripresa per aver sbuffato sul set, poteva sembrare stupido, ma Gemma si era offesa e anche molto.

«Voglio riposare, dormire e sonnecchiare fino a... Quando finisce l'estate? » chiesi sdraiandomi sul mio comodo lettino.

Ariana era seduta al mio fianco com un sorrisino. «Io invece ho tanta energia! Usciamo!» urlacchiò prendendomi per un braccio e cercando di sollevarmi al materasso che invece mi stava pregando di restare lì.

«No! Lasciami qui a morire!» urlai nascondendo il viso nel cuscino e beandomi del profumo di pulito che si sentiva, assomigliava molto ad un profumo che avevo già sentito... Nash, sembrava quello di Nash.

No, sarà stata una coincidenza, magari Harry e Nash usavano lo stesso profumo, in fondo le colonie per uomini sono tutte uguali.
A proposito di Nash, dovevo scrivergli prima che me ne dimenticassi.

Con uno scatto mi misi seduta facendo spaventare Ariana che per poco non cadde dal letto e presi il PC. Entrai nella chat con Nash e digitai velocemente un saluto e il nome del mio blog aspettando una sua seguente risposta.
Solo che non arrivò.

«A chi scrive?» chiese Ariana.

«Coniuga il verbo alla seconda persona singolare» le consigliai e lei tossicchiò leggermente prima di parlare di nuovo.

«A chi scrivi?»

«A un mio amico» alzai le spalle morendo l'interno guancia. «Aveva detto di voler sapere il nome del mio blog» ne parlai come se fosse una cosa di poco conto. Ariana alzò un sopracciglio e con uno scatto mi sottrasse il portatile per poi iniziare a leggere tutti i nostri messaggi con aria curiosa.

«Ariana!» urlai allungandomi per riprenderlo, ma lei si era alzata dal letto e camminava per la stanza. «Non puoi leggere!»

«Che carini!» cantilenò continuando a leggere. «"Mi manchi molto Darcy", "Mi manchi anche tu, Nash"» fece con voce bambinesca e arrossii all'istante.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora