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Un botto improvviso e poi un suono di tromba mi fece letteralmente cadere dal letto e cadere di schiena sul pavimento freddo. Quella specie di tromba suonava ancora, come quella che si sua nei film militari per svegliarli. «Qu'est-ce bordel?»
(N/A: ammetto di non aver mai studiato il francese, quindi molte volte faccio qualche ricerca prima di scrivere qua, ma se vedete che ho sbagliato allora vi invito volentieri a farmelo notare, ovviamente senza commenti eccessivi please)
Mi girai su un fianco e vidi Harry in piedi con un sorriso stampato in volto.
«Ti sembra veramente il caso?» chiesi tirandomi su a sedere, guardai fuori dalla finestra e notai il sole iniziare a sorgere. «Ma che scherzo è? Anche se sono mattiniera non vuol dire che tu possa svegliarmi alle 5 spaccate!» praticamente urlai.

«Calma, ti avevo già detto di avere una sorpresa, no?» chiese alzando le sopracciglia.

«Se per sorpresa intendi una nuova sveglia militare, beh, allora hai proprio frainteso il senso della parola 'sorpresa'» mi alzai e provai a sdraiarmi sul letto di nuovo, ma venni bloccata quando mi prese senza sforzo per la vita e mi schiacciò sulla sua spalla.
«Harry! Ho sonno! Fammi tornare a letto!» urlai dandogli dei leggeri colpi alla schiena.

«È inutile lamentarti, mangia qualcosa e poi vai a prepararti, oggi si gioca» mi mise su una sedia in cucina e rimasi sorpresa di vedere la colazione già pronta e servita sul tavolo... Ma che ora si era svegliato per preparare tutto questo?

Presi la cioccolata e ne bevvi gran parte prima di dare un morso anche alla brioche, ero curiosa di sapere quale fosse questa sorpresa. Mi scervellai un casino provando a immaginare cosa avesse preparato.
Forse voleva riportarmi a casa? Scossi la testa e decisi di chiederlo direttamente.

«Posso sapere che cos'è la sorpresa?» chiesi dolcemente. Lui mi guardò e ghignò leggermente.

«No, non sarebbe una sorpresa altrimenti»

M'imbronciai come una bambina piccola e incrociai le braccia al petto, volevo saperlo. «Per favore? »

«No»

«Daiii»

«No»

«Ti pregoooo»

«No»

Ridussi gli occhi a due fessure e gonfiai le guance, cosa che facevo spesso per fingermi offesa. «Dimmelo!»

«No. E ora va a prepararti, è meglio se metti qualcosa di pesante ma non troppo perché ci sarà da muoversi» disse alzandosi e iniziando a sparecchiare.

Balzai sul posto. Ci sarà da muoversi. Non mi serviva sentire altro, era uno sport e io amavo gli sport. Corsi in camera e aprii l'armadio prendendo una tuta viola che mettevo per andare a correre. Presi le prime scarpe da ginnastica e degli occhiali presi il giorno nuovo solo per fare un po' di figura... Ma già che c'ero misi un berretto con su scritto 'winner'.
Quando tornai in soggiorno pronta per capire quale fosse l'assurda sorpresa trovai Harry vestito con dei pantaloni militari e un cappello simile al mio.

Mi avvicinai a lui e gli sorrisi mettendo in mostra le mie fossette. «Mi dici dove andiamo, please, Harry»

Sospirò e annuì. «Tanto lo avresti scoperto lo stesso» mormorò e poi mi sorrise. «Andiamo a giocare a Paintball»

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora