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«Cosa ci fai qui?» chiesi corrugando le sopracciglia e osservando il mio amico da capo a piedi.
Non capivo più niente. Lui com- cos- non era in California?

«È così che saluti il tuo migliore amico?» domandò lui in risposta mettendo un finto broncio che mi fece venire voglia di dargli un buffetto sulla guancia.

«I-io-» balbettai parole senza senso prima che lui mi venisse incontro e mi stringesse tra le sue braccia. Ricambiai l'abbraccio un po' impacciata a causa della sorpresa. «Non posso credere che sei qui!» quasi urlai infine.

«E io non posso credere che tu sia ricoperta di piume» rise e mi sentii andare a fuoco. «Hai per caso fatto a botte con una gallina?»

«Hey! Non cambiare discorso» li rimbeccai scherzosamente. «Che ci fai qui?»

«Sono venuto a trovarti» sorrise a 34 denti e mi ritrovai a ricambiare. «E devo anche parlarti di una cosa importante» disse a voce più bassa con uno sguardo serio.

«O-ok» annuii, mi girai verso Ariana e notai che stava battendo le mani come una bambina. Quando si accorse del mio sguardo su di lei non perse tempo ad alzare i pollici e farmi l'occhiolino. Sbuffai e mi girai verso Harry.

«Nash può restare a mangiare da noi?» domandai andando verso di lui e abbracciandolo.

«Non so-» iniziò ma io lo strinsi più forte facendogli capire che volevo che restasse. Lui rimase in silenzio per qualche attimo finché non sospirò. «Non saprei neanche cosa fare per cena» borbottò.

«KFC? Per favooore» lo guardai negli occhi e sporsi leggermente il labbro. Alla mia vista alzò gli occhi al cielo.

«Mi prosciugherai tutto il conto» borbottò di nuovo andando a prendere le chiavi dell'auto.

«È un sì? »

«Purtroppo»
Chiuse la porta e sorrisi, neanche un secondo dopo la riaprì e ci guardò serio. «Vi lascio soli, ma non voglio che succeda niente. Intesi? Niente. Ricordate: potrei tornare da un momento all'altro» guardò intensamente Nash facendolo deglutire visibilmente impaurito prima di sorridere.
«A dopo»

«Bene» parlai lentamente corrugando la fronte. «Che si fa?»

«Io devo andare» Ariana alzò la mano ghignando. Prese la sua borsa e tolse alcune piume dai suoi capelli prima di uscire di corsa di casa urlando un "ciaoooo".

«Bene, Nash, sai aggiustare una tv?» domandai divertita ricevendo da lui uno sguardo confuso.

**

«E quindi siamo qui» continuò a parlare mentre teneva la testa nascosta dietro la tv nel vano tentativo di aggiustarla.
«Passami il cacciavite»

Glielo passai e mi morsi l'interno guancia. «Perché mia madre dovrebbe pensare questo di Harry?» sbottai dando un pugno al mio materasso dal quale si innalzarono altre piume. «Oops»

«Perché» si fermò facendomi cenno di passargli la colla calda. «Lei pensa che Harry ti abbia detto un segreto riguardo lei in modo che tu la odiassi» disse cercando di non distrarsi dal suo lavoro.

«Ma che?» rimasi in silenzio per qualche attimo a pensare. Un segreto? Su mia madre? L'unico segreto che sapevo era del suo nuovo fidanzato... Ma non era stato Harry a dirmelo, era stato Nash. Bingo! «Ho capito!» esultai.

«Sì?» domandò lui ancora non distogliendo lo sguardo dalla tv.

«È così ovvio. Lei pensa che Harry mi abbia detto del suo fidanzato quando in realtà sei stato tu, ma lei non può saperlo» spiegai. Nash alzò la testa di scatto guardandomi con occhi spalancati.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora