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Leggete importante nota in fondo al capitolo, detto questo: buona lettura

«Buongiorno Darcy!» una voce roca cantilenò al mio orecchio. Mugolai girandomi dall'altra parte. «Svegliati! Sta per iniziare un bellissimo giorno!»

«Sarebbe un bel giorno se mi lasciassi dormire» borbottai affondando la testa nel mio amato cuscino. Finalmente ero tornata a casa, senza pezzi di giornale in giro e cani pesanti.

«Ho preparato la colazione» provò ma non mi alzai. «Wow, questi pancakes sembrano davvero deliziosi» mormorò al mio orecchio, i suoi capelli mi fecero il solletico e mi ritrovai a ridacchiare a bassa voce.

«Dopo ieri credo che non mangerò per settimane» sbadigliai provando a tornare al mio sogno che sembrava essere così bello.

«Giusto. Quindi non vuoi andare al Luna Park?»

Alzai di scatto al testa finendo così per dargli una testata in piena faccia. «Ahia» mi lamentai portando una mano a massaggiare la tempia e lui fece lo stesso. «Perché non l'hai detto prima?! Adoro le giostre, lo zucchero filato, le caramelle, le frittelle, gli hot doga, le mele caramellate e-»

«Non avevo detto che non avresti più mangiato?» chiese tastandosi ancora la testa.

«Ho cambiato idea, voglio ingrassare» alzai le spalle mettendomi seduta a gambe incrociate. «Quindi andiamo al Luna Park?»

«Sí, Darcy, e porteremo con noi anche il tuo amichetto e l'assistente sociale» sbuffò infastidito alzandosi dal mio letto.

«Non ti piacciono? Insomma, Nash e Calum non sono così male» alzai le spalle alzandomi con lui.

«Non è per quello» sospirò. «Questa è una cosa seria e io sono preoccupato, ti immagini se non mi dessero la tua custodia? Non penso che Ashley mi lascerebbe stare con te» si passò una mano tra i capelli. «Voglio che tu resti con me, anche tu lo vuoi vero?»

Rimasi in silenzio davanti a Harry, la conversazione avuta ieri con Louis riaffiorò nella mia mente e mi morsi l'interno guancia. «Sì, o almeno credo» mormorai.

«Capisco che non deve essere facile scegliere, anche io ho avuto i genitori divorziati »

«Nonna e nonno?» chiesi di scatto.

«Sì»

«Voglio conoscerli!» saltellai. «Spero che almeno loro sappiano della mia esistenza» gli diedi una gomitata giocosa facendolo sorridere.

«Un giorno li incontrerai, dopo tutta questa merda» annuii in accordo e insieme ci dirigemmo in cucina, gli altri due stavano mangiando e chiacchierando allegramente.

«E bene?» chiesi entrando. «Andate a vestirvi! Oggi avremo una giornata assai interessante!» battei con forza le mani facendoli sobbalzare.

«Da quando sei così allegra la mattina?» si lamentò Nash tappandosi le orecchie con le mani.

«Da quando papà mi porta al Luna Park e da quando posso dormire sul mio letto» gli feci la linguaccia. «E ora muovetevi»

**

«Non puoi uccidere così il mio personaggio! Sei un assassino!» urlai contro Nash iniziando a dargli dei pizzicotti lungo tutto il suo braccio nel vano tentativo di smuoverlo.

«Cristo, stai ferma! Così mi fai perdere!»

«È quello che voglio fare infatti» picchiettai con le dita il più velocemente possibile sullo schermo del mio telefono.

Father || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora