55. I Babylon?

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-Io?-

-Come avete fatto ad entrare?!-

-Sappiamo che lavori per qualcuno!- Urla knuckles,mi ha letto nella mente?

-Io non lavoro per nessuno stupido capoccione!-

-Ora basta! ti ammacco quel becco che ti ritrovi, insulso pappagallo!- Urla Knuckles ma io lo fermo.

-Knuckles calmati!- Cavolo, quest'echidna perde facilmente la pazienza!

-Non ho tempo da perdere con voi, ma avete una cosa che mi appartiene!- Dice guardando me.

-Vienitelo a prendere, se ci riesci!- Lo sfido prendendo tra le mani quel cerchio.

-L'hai voluto tu!- Dice saltandomi addosso, cercò di colpirmi con un calcio ma mi scansai, facendolo cadere a terra.

-Sei troppo lento!- Gli dico, mettendomi nuovamente il cerchio sul polso.

Si alzò velocemente cercando di colpirmi nuovamente, mi scansai velocemente anche questa volta.
Con una mossa agile mi sfilò il cerchio dal polso, non so come.

-Sei troppo lento!- Dice e all'improvviso, in questa stanza non c'era più la forza di gravità.

Fluttuo nell'aria e il pennuto scappa, cerco di prendere il mio Surf e dopo esserci riuscito, salto sù e inizio a seguirlo.

Ah però, non è male guidare questo coso!

Corro dietro di lui più veloce che potevo,e il corridoio di questo posto, sembrava non finire mai!Quando il pappagallo si ferma, mi fermo anch'io

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Corro dietro di lui più veloce che potevo,e il corridoio di questo posto, sembrava non finire mai!
Quando il pappagallo si ferma, mi fermo anch'io. Viene affiancato da due altri pennuti, molto diversi da lui, ma erano la stessa razza.

-Oh abbiamo compagnia..- Dice il pennuto più grande, guardandomi con un ghigno.

-Più di una a quanto sembra..- Dice l'altra "pennuta" di colore viola, guardando dietro di me.

Mi giro e vedo Tails e Knuckles.

-Fateli a pezzi!- Dice il pennuto verde, quello che a me stava sulle palle.

I due attaccano Tails e Knuckles, io mi scanso, li evito e inizio a seguire nuovamente il verdastro, che andava di stanza in stanza.

Cerco di saltare dal mio surf e gli vado addosso e cadiamo entrambi dai surf, velocemente gli sfilo quel cerchio di metallo dal polso e mi allontano da lui.
Non potevo correre perchè la mancanza di gravità non me lo permetteva, e non riuscivo a muovermi!

-Che c'è riccio? ti vedo un po' in.. difficoltà!- Dice scagliandosi contro di me, prendendo nuovamente il cerchio.

Mi scagliai nuovamente contro di lui, mi aveva rotto seriamente le palle.
Partì lo scontro.
Mentre ci "picchiavamo" e cercavo di riprendere quel cerchio, la porta davanti a noi si aprì facendo scomparire la gravità e rivelando una figura familiare. TROPPO FAMILIARE.

L'amore si ritrova,sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora