67. La resa dei conti.

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Sonic's pov

I miei occhi si aprirono.
Anche se con un po' di fatica, riesco ad alzarmi dal pavimento, ero ancora debole per la trasformazione di prima.
Stringo i denti per il forte dolore ai muscoli, e finalmente mi tiro in piedi.

Mi accorgo che ero in catene e anch'io, rinchiuso in una cupola di vetro.
I miei occhi cercano subito Amy, che però, non trovo.
Ero in una stanza, da solo, completamente isolata

Cerco di togliere la catena che mi lega la caviglia ma fallisco miseramente, non avevo più forze.
Faccio un'ultima tentativo ma nulla, i miei sforzi erano del tutto inutili

-Difficoltà, riccio?-

Mi girai nella direzione della voce e vidi un'altro lupo, anche lui parte della banda di Rex.
Gli mandai un'occhiata e lo ignorai completamente, guardando altrove.

-Oh andiamo, non vorrai mica tenere il broncio?- Disse, ridendoci sù

-Vedo che Rex ha troppa paura per venire lui stesso di persona.- Ghignai

-Lui non ha paura di niente.-

-Allora perché manda voi?-

Il lupacchiotto non parlò, si limitò a girare le spalle ed uscire dalla stanza.
Dopo un po', sentì qualcuno entrare nella stanza.

Era Rex.
I nostri sguardi si incrociarono, ed io in quel momento provavo solo rabbia verso di lui.
Strizzai leggermente gli occhi guardandolo, mentre lui si avvicinava pian piano alla cupola.

-Finalmente hai preso coraggio a venire da solo.- Dico, alzandomi dal pavimento per avvicinarmi di più al vetro che separava me è lui.

-Sai.. ho avuto degli impegni.- Disse, guardandomi con un sorrisetto.

-Che ne dici di farmi uscire e parlare civilmente?-

-Parlare? hahahaha, e di cosa ?-

-Perché mi tieni qui?-

-Te lo detto, tu non mi hai dato ascolto e a me questa cosa non è piaciuta. No no, a Rex si deve dare sempre ascolto.- Dice facendomi segno "No" con il dito.

-Chi sei tu? e perché dovrei darti ascolto?- Dico guardandolo male.

Il lupo nero, senza dire una parola, fece solo una piccola risatina.
Ed io mi stavo stufando di quella situazione.

-Non vuoi farmi uscire di qui? Bene, lo farò io.- Dico a mia volta, iniziando a colpire più forte che potevo il vetro con lo spin dash.

Sentii Rex chiamare subito i soccorsi per quanto la cupola stava quasi cedendo.
Non so da dove mi uscì tutta quella forza, probabilmente era rabbia.
La cupola finalmente da una parte si ruppe ed io, cercai per l'ennesima volta ma più forte, di spezzare quella catena che legava il mio piede, finchè non sentì un raggio colpirmi le spalle, stendendomi.
Caddi a terra, ma mi rialzai subito dopo.

-Ma tu non molli mai?- Rex

-Hai... hai qualcosa di mio. Lascia andare loro.... e .. ti prometto che non tenterò di ribellarmi a te.- Dico quasi sussurrando, mi sentivo davvero debole

L'amore si ritrova,sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora