72. Ricordi amari.

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Amy's pov

Non avevo dormito tutta la notte.
Il che, non è una novità.
Avevo passato tutta la notte a guardare le stelle sul tetto e con mille pensieri che mi invadevano la testa.

Ora, erano le 8 del mattino ed io ero di sotto a bere una tazza di caffè.
Non avevo mai bevuto caffè fin'ora, ma ora ne avevo davvero bisogno.

-Buongiorno! come mai già sveglia?- Sento Ella più pimpante che mai

-Non so.- Dico, pensando che non avevo dormito per nulla, bevendo un'altro sorso di caffè

-Non dovresti bere quella roba. Sei ancora troppo giovane.-

Metto il broncio e metto subito la tazza nel lavandino.
Mi passo le mani in faccia e mentre guardò fuori dalla finestra, penso che dovrei prendere un po' d'aria fresca e distrarmi un po'.
Faccio per alzarmi dalla sedia e dopo essermi fatta una doccia e messo qualcosa di caldo addosso, sto per uscire dopo una settimana da questa casa.

-Dove vai?- Dice Ella alzando un sopracciglio

-In giro.- Dico, e lei mi sorride.

Ricambio il sorriso e chiudo la porta alle mie spalle.
Cavolo se faceva freddo, nonostante la neve si era sciolta, il clima era sempre gelido.
Non so dove sarei andata, ma poco dopo, un posto cattura la mia attenzione da subito.
La collina più alta di Station square... il nostro posto segreto.
Faccio un lungo sospiro e inizio a camminare per il bosco.

Era tutto così silenzioso.
C'erano solo alberi intorno a me e qualche pianta con fiori, e nient'altro.
Non sentivo voci, solo le ali degli uccelli che passavano ogni tanto.
Finalmente arrivata sulla cima più alta, anche se con fatica mi accorgo che ne è valsa la pena.
Mi è sempre piaciuto il panorama che c'era qui, faccio per sedermi con la schiena appoggiata alla quercia.

Tantissimi fiori mi circondavano e alcuni avevano anche un buono odore.
Il mio umore cambia subito a quando penso come ho scoperto questo posto.
Dei flashback si fanno largo davanti ai miei occhi, e mi ritrovo Sonic davanti che mi guarda con quegli occhi verdi e sorridendo mi porge un fiore.

Rimango immobile, come se lui fosse davvero qui... davanti a me.

-S..sonic.. sei tu..- Dico con un filo di voce, quasi con le lacrime agli occhi.

-Ti amerò per sempre, Amy rose.- Dice, facendomi l'occhiolino.

In quel momento chiudo gli occhi.
Non è reale.
Non è reale.
Lui.. non è qui.

-Non è vero.. tu non sei qui.- Dico iniziando a piangere, senza volere.
Ormai le lacrime facevano parte della routine della giornata.

Una luce, forse più di una, attirano la mia attenzione.
Con la coda dell'occhio vedo una luce verde accompagnata da una viola.
Mi giro verso quella direzione e vedo... l'aurora boreale.
Mi asciugo le lacrime e piano, mi avvicino al precipizio della montagna, ammirando quelle bellissime luci.

Ne ero ammirata, questa era la seconda volta che vedevo le luci dell'aurora boreale.
La prima volta ero con.. Sonic.
Ed ora mi ritrovo da sola, è tutto questo mi sembra quasi surreale.
Non potevo ancora crederci.

Una mano sulla spalla mi fa sobbalzare dallo spavento e non ci penso due volte a girarmi per vedere chi fosse, spaventata.

-Shadow..- Dico confusa. Che ci faceva qui?

-Amy... cosa ci fai qui?- Dice corrugando le sopracciglia.

-Stavo dicendo lo stesso a te. Mi hai spaventata, ma come ti è saltato in mente?-

-Scusa... non era mia intenzione. Comunque, non sai che è pericoloso stare qui fuori e per di più, da sola?-

Questo suo comportamento mi stupisce, e non poco.
Non abbiamo mai parlato, o almeno, non ne abbiamo avuto l'opportunità. Quindi, perché fa questa sceneggiata?
Per di più, Sonic non gli sta nemmeno tanto simpatico.

-So cavarmela anche da sola.- Dico, girandomi di spalle

-Ma per favore!- Dice, ridendo

-Cosa vorresti dire?- Dico, corrugando le sopracciglia

-Dico che, non dovresti stare in giro da sola. Andiamo, ti accompagno a casa, Sonic non vorrà che sei qui fuori.-

Se non lo voleva, non andava via da me.
Ma preferisco tenermi per me questo pensiero e non rispondo. Probabilmente Shadow non sa nulla.

-Lasciami in pace.- Dico solamente, girandomi di spalle con le braccia incrociate.

Sapevo che in quel momento mi stavo comportando in un modo infantile, ma non volevo che qualcuno comandasse su di me, sulla mia vita. Sopratutto lui, che finge di interessarsi a me per non so quale motivo.

Shadow's pov

Stavo girando per il bosco per caso e all'improvviso mi è parsa davanti agli occhi una figura piccola e rosa.
Mi ero quasi bloccato a guardarla, ma poi mi sono reso conto che era Amy.
Che ci faceva qui da sola? non che fossero affari miei, certo, ma qualcosa mi diceva che dovevo portarla via da qui. Chiamatela strana sensazione, come volete.

Aveva gli occhi lucidi ed aveva un pessimo aspetto, era stanca e si vedeva dal viso.
Mi domando quasi il perché ma scaccio subito le mille domande che mi faccio, prendendomela con me stesso di non farmi mai gli affari miei.

-Amy, non costringermi a prenderti con la forza.- Sbraito, sbuffando per il suo ennesimo rifiuto.

-Ti ho detto di no, Shadow.- Dice credendosi dura, ma con me non attacca.

-Come vuoi, te la sei cercata.- Dico teletrasportandomi subito dopo vicino a lei e prenderla a mo' di sacco di patate.

-Shadow, mettimi subito giù!- Urla prendendomi a pugni dietro la schiena, ma la cosa non mi tocca per niente.

Continua ad urlare o a dirmi di metterla giù, ma cammino tranquillamente come se stessi camminando da solo.

-Perché fingi di interessarti? Non serve che lo fai, quindi lasciami in pace!-

A quelle parole mi fermo di colpo.
Davvero pensava questo di me?
La metto giù e la guardo dritto negli occhi.

-Bene. Hai vinto.-

-Bene!-

La supero e decido di andarmene per conto mio.
Lei non proferisce parola, subito dopo decido di teletrasportarmi molto lontano da qui.

"Shadow.. a volte sai essere davvero molto stupido."
Dico tra me e me, mettendomi una mano sulla fronte.

L'amore si ritrova,sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora