A Los Angeles era una giornata come le altre. Erano le 10 di sera e il sole ancora non era calato del tutto. Il solito caldo asfissiante tormentava la città e anche Camila Cabello, che uscita dal suo studio di fotografia, come ogni sera andava nel suo bar preferito.La ragazza ogni volta che entrava nel bar aveva gli occhi di tutti gli uomini presenti su di sé , ma si limitavano a fare questo : guardare, perché tutti sapevano che Camila era lesbica.
Oggi aveva scelto un outfit casual, una maglietta a righe bianche e nere, con degli shorts bianchi che fasciavano perfettamente le sue curve.
"Camila! Il solito?" urlò la barista di nome Alex quando Camila entrò nel locale. La ragazza sorrise e prese posto su una delle sedie propio davanti la bancone su cui si poggiava Alex.
"Si Al,grazie" rispose Camila sistemandosi sulla sedia.
Dopo 2 minuti Camila ricevette il suo ordine, si guardava intorno per vedere se c'era nuova gente nel locale da conoscere, o magari qualche ragazza con cui divertirsi. Ma la sua attenzione fu subito rapita da una ragazza con un tubino nero che aveva varcato la porta. La donna era al telefono e parlava animatamente, quasi urlava. Si avvicinò vicino al posto di Camila e si sedette proprio accanto a lei. Subito Camila distolse lo sguardo e iniziò a fissare il suo bicchiere, ma restando molto attenta alla conversazione della ragazza al suo fianco. Voleva che finisse al più presto in modo da potersi girare, rivolgerle parola e guardarla ancora. Da lontano le era sembrata la donna più bella del mondo e voleva confermare il suo sospetto.
"No No Lucy, io sono uscita da una giornata di lavoro stressante con modelle che si lamentavano continuamente e tu mi dici che mi dai buca?! Non mi frega un cazzo che...Si vabbè vabbè...Salutami tuo padre, sei sempre la solita." finalmente la ragazza attaccò. Mise il cellulare in borsa e chiamò Alex.
"Mi scusi? Ei?" la chiamò più volte ma non sembrava prestarle attenzione e ciò fece ridere Camila al suo fianco. La ragazza dagli occhi verdi girò il suo sguardo e fulminò la ragazza accanto.
"Ti faccio ridere?" le chiese con un accenno di superiorità. Camila si girò sulla sua sedia completamente verso la figura al suo fianco. E l'analizzo per bene, facendo scorrere i suoi occhi sul corpo della donna ben 2 volte e confermò il suo sospetto:quella donna era uno schianto.
"In effetti un po' si, sembra che non sia la tua serata" rispose Camila cercando di sembrare il più tranquilla possibile prendendo un sorso di birra dal suo bicchiere.
"Pare di no." commentò frustata la ragazza al suo fianco. E quando Alex le passò davanti un'altra volta cercò di richiamarla con un cenno della mano, ma il suo tentativo non portò a nessun risultato generando un'altra risata da parte di Camila, alla quale si aggiunse anche la ragazza scuotendo la testa.
"Ci penso io" disse Camila soffermandosi per un attimo a guardare gli occhi della ragazza, così verdi, così belli, così magnetici.
"Ei Al" alzò una mano e subito la barista andò verso di lei. Camila si limitò ad indicare la ragazza accanto a lei che ordinò un bicchiere di vino rosso.
"Wow un Pomerol, non me l'aspettavo." commentò Camila sorpresa.
"Come scusa?" chiese confusa la ragazza.
"Beh non è una cosa comune ordinare un bicchiere di vino da 3000$ in un pub. Solitamente in questi posti si ordina...non so birra, cocktail. Ma non ho mai visto qualcuno con il vino, non pensavo neanche lo avessero in questo posto."
"Non mi faccio mancare nulla e poi sono stufa degli stereotipi, chi dice che non si può bere vino nei pub?" commentò alzando un sopracciglio, mostrando per bene il bellissimo colore dei suoi occhi.
"Il tuo ragionamento non fa un piega" alzò le mani in segno di resa Camila e la ragazza rise compiaciuta.
"Le tue amiche ti hanno lasciata sola?" chiese Camila
"Già" sbuffò
"Beh io sono Camila" le porse la mano, che l'altra la ragazza fissò per qualche secondo prima di afferrarla sorridendo."posso farti compagnia e sostituire le tue amiche" sorrise a 32 denti.
"Io sono Lauren" si presentò.
"Piacere" sorrise compiaciuta Camila. In quel momento partì una canzone all'interno del locale che entrambe le ragazze amavano.
"Adoro questa canzone!" commentò Lauren.
"Anche io! Wow sei una donna dalle mille sorprese" sorrise Camila con fare malizioso.
"Perché?" Lauren prese un sorso dal suo calice di vino.
"Beh vieni qui con uno splendido vestito nero che, devo dire, ti sta a meraviglia. E penso wow chi è questa donna, un angelo? Poi ti sento urlare al telefono e cambio subito idea. Questa è il diavolo" sorride Camila e riesce anche a coinvolgere anche Lauren, che ascolta interessata la ragazza di fronte a lei. "Poi hai ordinato il calice di vino, mostrando i tuoi gusti sofisticati e mi sono convinta ancora di più del fatto che hai la puzza sotto il naso." Lauren la guardò male scuotendo la testa "Ei sto dicendo le mie impressioni" rise Camila "E ora dici di amare una canzone dei Major Lazer, come minimo ti facevo una da musica classica" la prese in giro.
"Ma fermarsi alle apparenze" disse Lauren con voce roca. E qualcosa si mosse dentro Camila,che si avvicinò alla donna pericolosamente alzandosi dallo sgabello e posizionandosi di fronte a Lauren.
"Lo dico sempre anche io" guardò intensamente Lauren negli occhi e poi si soffermò sulle sue labbra. La ragazza dagli occhi verdi rimase immobile, quella ragazza buffa di fronte a lei l'affascinava e il fatto di filtrare con una donna e per di più sconosciuta era fottutamente eccitante, quanto pericoloso.
Ma quando vide che la ragazza dagli occhi marroni si stava avvicinando troppo alle sue labbra, la bloccò.
"Penso tu ti sia fatta un'idea sbagliata." sussurrò e Camila sorrise.
"Io non sbaglio mai" posò una mano sulla coscia di Lauren e si avvicinò ancora alle labbra della donna. I loro respiri si mischiano e Camila giurò di sentire quello di Lauren già accelerato. Camila fece scontrare le loro labbra. Lauren rimase interdetta, voleva baciare quelle labbra così soffici, desiderava farlo, ma non poteva.
"I-io non posso, ho un ragazzo e-e io sono etero" scostò leggermente Camila che si limitò a sorridere e spostare le sue labbra sul collo di Lauren che tirò lentamente la testa all'indietro.
"Ne sei sicura?" Baciò il collo di Lauren.
"Di avere un ragazzo? Beh si" cercò con tutte le forse di non gemere e sembrare indifferente a quei tocchi."Di essere etero" disse Camila staccandosi dal collo di Lauren e guardandola negli occhi. Poi si risedette al suo posto, come se niente fosse successo.
"Lasciarsi andare ogni tanto non fa male. Il sesso risolve lo stress e tu mi sembri molto stressata" appurò Camila. "E poi chi dice che il tuo ragazzo lo verrà a sapere?"
"Lo so che il sesso allieva lo stress, perché io ne faccio molto" la provocò Lauren
"Ah si?" alzò un sopracciglio "Non si direbbe visto che nemmeno mi sono avvicinata già respiravi a stento" la provocò e Lauren stette al gioco.
"Ti sopravvaluti Camila" per la prima volta pronunciò il suo nome e Camila si esaltò solo per questo.
"Forse. Ma le ragazze con cui sono stata dicono tutt'altro" commentò compiaciuta e poi si alzò dalla sua seduta.
"Ora scusami ma devo andare al bagno. Ci vediamo Lauren, e buon sesso etero con il tuo ragazzo" le sorrise e le diede le spalle, lasciando la ragazza dagli occhi verdi interdetta.
Camila entrò nel bagno e si lavò le mani e quando la porta si aprì rilevando una figura sorrise tra sé e sé, certa che Lauren le sarebbe corsa dietro.
Le due si guardarono e in un secondo si scontrarono. Camila spinse Lauren contro il muro iniziando un bacio che nessuna delle due voleva terminare.
"Portami da qualche parte" ansimò Lauren.
"Con piacere" disse per poi tirarla verso l'uscita.
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Strade incrociate-Camren
FanfictionCamila Cabello si trova nel bar dove va tutte le sere, dopo una dura giornata di lavoro va lì e cerca di svagarsi. Lauren Jauregui si trova in un bar ad aspettare le sue amiche. Le due ragazze si incontreranno e Camila con il suo fascino riuscir...