43. "Mi guardi per favore?"

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Camila si svegliò presto quella mattina, scostò le coperte dal proprio corpo e si alzò lentamente per non svegliare la ragazza al suo fianco. Quel giorno sarebbero arrivati gli Jauregui, che avevano deciso di andare a trovare Lauren dopo aver saputo tutto ciò che era successo.

La cubana si sistemò la maglietta che indossava, sgualcita per la lotta fatta tra le coperte durante la notte, e stropicciò gli occhi. Lasciò un ultimo sguardo alla sua fidanzata, che aveva uno sguardo stanco, segno che non aveva dormito molto bene.

D'altronde il sonno di Lauren ormai era tormentato da circa una settimana, precisamente da quella mattinata infernale che la mise di fronte al suo passato.

Camila scese in cucina e si versò del caffè, preparato la sera prima, nella sua tazza preferita. Mentre beveva tranquillamente la bevanda controllava le notizie dal suo telefono, finché il campanello la interruppe.

La cubana era così distratta che andò ad aprire senza rendersi conto di avere solo una maglietta addosso e delle mutandine rosa che coprivano la sua intimità. Se ne accorse solo quando lo sguardo della sua amica Dinah si precipitò sulle sue gambe rivolgendole un'occhiata confusa.

"Oh...DJ, scusami mi sono appena svegliata" Dinah annuì e rivolse un timido sorriso alla sua migliore amica, che spalancò la porta per lasciarle libero il passaggio.

"Buongiorno Mila, come va oggi?" chiese poggiando la borsa sul bancone della cucina, mentre Camila riprese il posto sulla sedia e la sua tazza tra le mani.

"Non so, Lauren sta ancora dormendo, penso che questa notte non abbia dormito molto, la sentivo muoversi in continuazione" sospirò fortemente fissando la tazza tra le sue mani, che ricordò essere un regalo di Lauren per il loro 'settimanaversario' termine che faceva ridere molto Camila e alla mente le tornò in mente il giorno in cui Lauren si presentò con quel regalo.

"Dinah grazie per le fotocopie" disse Lauren osservando i fogli tra le sue mani.

"Di niente capo" sorrise prima di chiudere la porta.

"E" alzò la voce Lauren per richiamarla, che prontamente riaprì la porta "Sai per caso dov'è Camila?"

"Oh si, è andata in ufficio stampa a discutere di un articolo con Jay"

"Perfetto, grazie mille" le sorrise e mise in ordine i fogli sparsi sulla sua scrivania.

Lauren si sistemò, prese le sue cose e si diresse nella stanza indicatale da Dinah. Bussò educatamente ed entrò.

Gli occhi di Camila si posarono sulla donna che non vedeva dalla notte scorsa e un sorriso genuino si formò sulle sue labbra.

"Jay ti dispiace se ti porto via la signorina Cabello?" chiese dolcemente.

"Nessun problema capo, tanto avevamo finito." disse alzandosi e lanciando un saluto ad entrambe le donne lasciandole da sole.

Lauren si avvicinò alla cubana che era ancora in piedi di fronte al tavolo delle conferenze.

"Ei bellissima" disse Lauren lasciandole un bacio sulla guancia, ma le braccia di Camila le circondarono il collo, portandola verso la ragazza, che fece unire le loro labbra in un bacio dolce.

"Così va meglio" disse Camila con un sorriso sulle labbra e alzando i suoi occhi per farli scontrare con quelli di Lauren, che sorrise insieme a lei. "Ei" la salutò

"Come mai sei qui?" chiese Camila incuriosita.

"Sai che giorno è oggi?" chiese Lauren

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora