28."Sono così fortunata"

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"Allora continuate voi?" chiese per l'ennesima volta Camila verso Dinah.

" Ci pensiamo noi, voi andate" le indicò con lo sguardo il resto delle gente che se ne stava andando.

"Sei sicura?" chiese timidamente guardandosi intorno, notando il disordine che c'era nel loro appartamento.

"Penso che vi serva un po' di tempo da sole. O forse no, chissà da quando va avanti questa storia." disse senza guardarla in faccia e continuando a raccogliere bicchieri utilizzati, mettendoli nel sacco della spazzatura. Dinah Jane era molto arrabbiata, e il suo stato d'animo si poteva percepire a chilometri di distanza.

"Dinah-" tentò di parlare Camila. Ma la ragazza uscì subito dalla stanza.

"Mila, ci penso io. Tranquilla" intervenì Normani rassicurando la ragazza.

"Ma io devo parlarle! Non è come pensa." si lamentò Camila e la presa di Lauren su i suoi fianchi aumentò leggermente, per farle capire che lei era lì accanto a lei.

"Lasciala stare solo per questa sera, domani vedrai sarà già di un umore migliore." parlò ancora Normani prima di lasciare la stanza e raggiungere la sua ragazza.

Camila sospirò frustata dando un piccolo colpo con la mano sul marmo del mobile in cucina.

"Ei, piccola" sussurrò Lauren al suo orecchio. Prese la mano di Camila, che aveva appena sbattuto e la portò alle sue labbra dolcemente. "Va tutto bene, vedrai che Dinah capirà" disse in modo dolce. Camila aveva lo sguardo ancora rivolto verso il basso e Lauren la chiamò un'altra volta.

"Camz, guardami" passò una mano sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente. La più piccola alzò lo sguardo e incrociò gli occhi dolci di Lauren. "Andiamo. Si sistemerà tutto, non è successo nulla. E' solo un'incomprensione." la rassicurò nuovamente e Camila annuì poco convinta. Lauren le prese la mano e la guidò fuori dal suo appartamento.

Arrivarono mano nella mano di fronte alla macchina di Lauren, che aveva parcheggiato a qualche metro dall'appartamento di Camila, la quale strinse leggermente la mano di Lauren facendola fermare.

"Tutto bene?" chiese in maniera apprensiva Lauren. Camila sorrise leggermente e si accoccolò al petto di Lauren, che sorrise al gesto della ragazza.

"Grazie" sussurrò Camila stringendola sempre di più. Lauren le prese i fianchi e l'allontanò leggermente per poterla guardare in faccia. Si avvicinò al suo viso e fece sfiorare le loro labbra.

"Ti amo" dissero insieme. Lauren fece scontare le loro labbra spingendo lentamente Camila contro la portiera della macchina. Le mani di Camila si intrufolarono sotto la maglietta di Lauren accarezzando la schiena della ragazza, che invece allungò le mani fino al sedere della più piccola.

"Non abbiamo nemmeno mangiato" si lamentò Camila come una bambina. Lauren rise per il comportamento infantile della ragazza.

"Andiamo" si staccò da Camila entrando nella sua Ranger Rover.

"Dove andiamo?" chiese Camila mettendosi la cinta.

"Al Mc Donald's" le sorrise mettendo in moto.

"Sei la donna perfetta" commentò. "Ti sposerei"

-

"Vai Lau" la sollecitò Camila vedendo le macchine davanti a loro muoversi. Lauren si era completamente persa nei suoi pensieri guardando Camila, era come ipnotizzata dalla sua bellezza.

"Ehm, si" annuì Lauren spingendo lentamente il piede sull'acceleratore. Avanzò di qualche metro e fece il suo ordine al McDrive.

"A che pensi?" chiese Camila vedendo Lauren pensierosa. La ragazza volse lo sguardo verso di lei e sorrise leggermente.

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora