22."Sei una codarda"

2.6K 149 30
                                    


Lo volevo pubblicare domani, ma non ho resistito. Non mi uccidete.

"D-Dio L-Lau!" Camila spostò la testa all'indietro per il piacere.

"Shh, non vuoi che ci sentano tutti" sussurrò contro il suo petto. Entrambe continuarono a dare delle spinte forti ed ansimare. Lauren prese un seno di Camila tra le labbra e lo succhiò fortemente.

"Lauren!" urlò ancora Camila arrivando al culmine e riversò i suoi umori sulla coscia di Lauren."Oddio" ansimò cercando di riprendersi.

Canzone consigliata "Someone like you"-Adele

Lauren si distese in silenzio accanto a lei. Camila capì che c'era qualcosa che non andava. Era arrivata al terzo orgasmo della nottata, ma Lauren non l'aveva ancora abbracciata, come era solita fare. Solitamente subito dopo la stringeva tra le sue braccia, ma quella notte non lo fece.

"Lauren" la chiamò Camila "Cosa succede?" chiese cercando di coprirsi con il lenzuolo.

"Nulla" si girò dalla parte opposta dandole le spalle. Camila abbastanza infastidita da quel comportamento la richiamò un'altra volta.

"Cosa c'è Camila? Sono stanca, lasciami dormire" rispose malamente.

"Lauren ma che cazzo ti prende?" alzò la voce. Avevano appena finito di fare sesso e il comportamento di Lauren non era giustificabile. La più grande si alzò con il busto e sospirò mettendo entrambe le mani in faccia.

"Lascia stare Camila. Devi dormire, tra poche ore hai la gara.

"Sono abbastanza grande da decidere da sola quando andare a dormire." rispose seriamente. "Cosa succede?"

"Non posso più continuare" disse senza guardarla in faccia.

"Cosa non puoi continuare?"

"Questo" indicò loro due. Camila rise nervosamente. "

"Lauren cosa stai dicendo? Poche ore fa andava tutto bene"

"Camila ho parlato con Lucy e-"

"Come, aspetta. Hai par-parlato a Lucy di noi?" parlò come se fosse una cosa fuori dagli schemi.

"Si. Ho capito che non posso farti questo Camila" cercò di toccarle il braccio ma lei si scansò.

"Farmi cosa Lauren? Te l'ho detto anche io sono dentro questa situazione, anche io ho voce in capitolo. Non sei tu a decidere"

"Camila, io voglio il meglio per te e questo non lo è"

"Io decido cosa è meglio per me, non tu, non Lucy. Io, Camila." disse strattonando le lenzuola per il nervosismo.

"Non voglio farti del male"

"Me lo stai facendo" sussurrò con voce rotta Camila.

"Io in questi 2 mesi sono stata benissimo, ma-"

"Lauren io ti amo" sbottò Camila piangendo e Lauren si sentì malissimo. "Ti amo, e sono disposta ad accettare questa situazione. Perché io ti amo, e mi basti tu"

Lauren scosse la testa in segno di disappunto.

"No Camila, non ti basterò più solo io. Vorrai di più ed è giusto che tu lo voglia"

"Tu mi ami Lauren?" chiese prendendola alla sprovvista. "Lauren, tu mi ami?" chiese ancora.

"No" sussurrò senza guardarla

Lauren l'amava, eccome se l'amava. Ma la sua paura di farle del male era più forte.

"Guardami in faccia quando me lo dici"

"Cazzo, guardami" Lauren alzò lo sguardo e vide il viso della più piccola completamente ricoperto dalle lacrime e dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per non stringerla tra le sue braccia. "Io sento che tu provi qualcosa con me. I-Io non ti credo." singhiozzò Camila.

"Cos'era allora per tutto tempo questo? EH?" la spintonò leggermente arrabbiata.

Lauren si sentiva sempre di più in colpa, ma il farsi odiare era l'unica cosa che la poteva allontanare Camila. Lei ce l'avrebbe fatta, avrebbe trovato la ragazza perfetta e non avrebbe più sofferto per una stronza traditrice come Lauren, che non aveva il coraggio di lasciare il proprio ragazzo.

"Che fai non parli eh? Tutte le tue parole spese per me che cazzo di fine hanno fatto? I nostri baci e le nostre carezze? Erano tutte cazzate?"

"Erano un modo per tenerti vicino a me" la guardò Lauren impassibile.

"Che cosa significa per tenermi vicino?"

Lauren deglutì prima di parlare.

"Per portarti a letto" sentenziò e Camila perse completamente la pazienza.

"L'hai fatto per il sesso?" Lauren annuì.

"Devi parlare cazzo" urlò

"SI" la guardò negli occhi. Camila la scrutò a lungo, anche se le sue lacrime le impedivano una visione completa della ragazza che aveva di fronte.

"Vattene" sussurrò fra le lacrime.

Lauren senza dire una parola si alzò e prese i suoi vestiti.

"Tu ti rendi conto che non ha senso quello che dici? Prima dici che non vuoi farmi del male. Poi dici che l'hai fatto solo per il sesso. Non ha un fottuto senso quello che dici." si alzò dal letto nuda e prese Lauren per un braccio. Le due si guardarono intensamente.

"Lauren io non ti credo. Tu sei fottutamente spaventata dalla situazione, ma io non lo sono. Ci sono io"

"No Camila. Lasciami andare" disse guardando la stretta attorno al suo braccio. In quel momento il dolore di Camila si trasformò in rabbia, rabbia verso quella donna che era così codarda da scappare.

"Sei una codarda Lauren. Ma questa volta non ti azzardare a tornare. Io ti ho creduto una volta, non lo farò più. Non venire più da me. Non azzardarti ad intrometterti nella mia vita, mai più. Io ti ho aperto il mio cuore e tu per la tua fottuta paura scappi, come quella notte. Sai come mi hai fatta sentire? Come una puttana. Non permetterti di venire da me se mi vedi con un'altra donna, come hai fatto mesi fa. Sei fuori dalla mia vita." Lauren voleva piangere, voleva stringerla, baciarla. Ma ormai era successo.

Prese la sua maglietta, aprì la porta. Uscì e scivolò sul legno della porta. Una lacrima scese dai suoi occhi, fin troppo stanca di aspettare per piangere. Sapeva di aver fatto la cosa giusta per il bene di Camila e sperava che un giorno l'avrebbe capita e perdonata. Il suo posto in quel momento era accanto a Luis, aveva bisogno di lei.

Aprì la sua camera e si buttò nel letto, dove pianse per tutta la notte.

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora