51. "E' un si?"

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Lauren non si fermò un attimo quella notte e di conseguenza nemmeno Camila riuscì a chiudere occhio. C'era qualcosa che turbava la sua ragazza, ma non aveva idea di cosa potesse essere.

Quando aprì gli occhi trovò Lauren guardarla attentamente. Camila si accigliò non capendo la situazione, aveva perso qualche data importante? 

"Lau" disse con un occhio aperto e uno chiuso cercando di collegare il cervello il più velocemente possibile. "Che-che succede?" chiese confusa. 

"Non lo so, dimmelo tu Camila" disse con tono duro. 

"Non sto capendo" dichiarò Camila alzandosi con il busto.

"Perché la dottoressa Rainarez ti scrive quei messaggi?" iniziò Lauren e Camila aprì la bocca sorpresa. "Cosa mi dovrebbe dire lei? Mh?" la fulminò con lo sguardo. 

"Ma Lau-" cercò di parlare Camila. 

"Ci scopi Camila?" disse in modo tagliente. 

"COSA?" ripose indignata la più piccola. "Ma che ti passa per la mente, certo che no!" si difese animatamente. "Come puoi pensare una cosa del genere?" l'accusò.

"Quei messaggi mi sono frullati in testa per tutta la notte! Non sapevo cosa pensare" si difese Lauren.

"Stiamo cercando di avere un figlio Lauren, e tu ancora non ti fidi di me?" 

Lauren sospirò fortemente e scosse la testa. 

"Scusa" sussurrò. "Non so cosa diavolo mi sia preso. Ma mettiti nei miei panni, che penseresti?!" 

"Mi fiderei di te dannazione! Lauren che diavolo!" urlò questa volta Camila. 

"Camila non so nemmeno io perché l'ho pensato okay?!" disse esasperata. "Voglio solo capire perché mi devi nascondere delle cose, dannazione" 

"Perché non devi sapere tutto Lauren!" 

"Sì, ma se la dottoressa dice che me lo dovresti dire sarà qualcosa di importante, no?!" disse alzandosi dal letto e avvicinandosi alla sua ragazza.

"Per quale fottuto motivo mi stavi controllando il cellulare?" alzò la voce la cubana. 

"Non lo stavo facendo! Stava suonando mentre facevi la doccia" cercò ancora di avvicinarsi, ma Camila fece due passi per allontanarsi. 

"Dio Lauren..." Camila si portò una mano sulla fronte. "Ancora non ti fidi di me" sussurrò con voce spezzata.

"Ma sì...Camz..." riuscì a poggiarle una mano sulla spalla. La più piccola continuava a scuotere la testa evitando di incontrare gli occhi di Lauren. "Sono stata una stupida, Camz..." 

Camila alzò lo sguardo verso Lauren e si scontrò con i suoi occhi, pieni di pentimento e dispiacere.

"Sì, lo sei. Ora potresti lasciarmi un po' da sola?" le chiese con le lacrime agli occhi. 

"Ma Cam-" 

"Lauren, per favore" la pregò. 

Lauren sospirò fortemente, prese in fretta i vestiti e uscì dalla stanza, lasciando sola Camila. 

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"Eccomi, tutto bene tesoro?" chiese Melanie.

Camila spalancò la porta di casa sua e scosse la testa. Le raccontò tutto quello che era successo durante la mattinata. 

"Camila te l'avevo detto che sarebbe stato meglio dirglielo." disse bevendo del succo dal suo bicchiere. 

"Questo non c'entra" borbottò. 

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora