18. "Ti sono mancata in questi anni?"

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"I-io ecco" cercò ancora lo sguardo di Lauren. 

"E' perché mh, ecco lei mi stava dando dei consigli riguardo la mia ragazza...ehm qu-quella della festa te la ricordi?" disse insicura e Luis annuì perplesso "Ecco forse si sono intromessa un po' troppo e ora sono un po' agitata" Camila appena finì di parlare alzò il suo sguardo verso Lauren e notò che aveva una faccia per niente contenta riguardo alla scusa utilizzata.  

"Ah, lo so, ti capisco. Lauren è sempre stata un'impicciona" rise Luis guardando amorevolmente la sua ragazza. "Allora vi lascio di parlare tra donne, poi parliamo a casa di cosa portare in viaggio." si alzò dalla sedia e andò da Lauren lasciandole un bacio sulla fronte. Poi andò verso la porta e toccò una spalla a Camila con fare amichevole.

"Ci vediamo tra 3 giorni allora"sorrise contento.

"Ehm si si" disse Camila pensierosa e prima che se ne accorgesse Luis era già fuori dalla stanza e aveva chiuso la porta. Lauren la guardava con uno sguardo infuocato. 

"La tua ragazza eh? Porti anche lei in viaggio?" la provocò Lauren. 

"MA dai Lauren,che dovevo dire? Che ero venuta a lamentarmi perché mi avevi lasciata in bagno super eccitata?" rispose per le rime Camila. 

"Potevi inventarti un'altra scusa" si lamentò alzandosi dalla dalla e appoggiandosi alla scrivani. 

"Dai Lau, è la prima cosa che mi è venuta in mente. E poi, in mia difesa, posso dirti che la mia mente era appannata per colpa tua" si scusò avvicinandosi a lei e bloccandola tra la scrivania e il suo corpo. 

"Mi perdoni?" fece il labbruccio che tanto piaceva a Lauren. 

"No" resistette Lauren evitando il suo sguardo, ma un sorriso già si stava formando sulle sue labbra. Camila prese il mento della donna e inchiodò i suoi occhi con quelli di Lauren. Per poi far partire un bacio desiderato da entrambe. Le loro lingue si scontrarono e in quel momento, anche solo con un bacio entrambe si sentirono in paradiso. Lauren prese i fianchi di Camila, li strinse e poi fece scendere le sue mani sul sedere della cubana. 

"Mh Lau" gemette leggermente Camila spingendola lontana. "Lau, devo tornare a lavorare, davvero." disse, ma la donna non accennava a lasciarla andare. Anzi la stringeva sempre di più a sé, facendo scontrare anche le loro intimità. 

"Hai sbagliato a venire nella mia tana" rise in modo alquanto malefico. Baciò il collo di Camila lentamente, curando il fatto di assaporare ogni parte di quella parte di corpo. 

"Lau! No!" si staccò decisa dalle sue braccia e l'altra rise soddisfatta. 

"Può andare signorina Cabello, le ho solo fatto ricordare chi vuole veramente" disse non curante del pensiero di Camila. 

"Sei veramente una stronza" commentò Camila divertita uscendo dalla stanza. 

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I 3 giorni passarono in fretta e le due amanti non vedevano l'ora di incontrarsi. I giorni precedenti, non si erano potute vedere a causa degli impegni lavorativi da cui era sommersa Camila. 

"Milaaa! C'è il tuo amore qui sotto!" urlò Dinah dalla cucina mentre prendeva un ultimo sorso dalla sua bevanda.

"Dio DInah, ma sei impazzita?! Non puoi urlare così forte quando dici queste cose" la rimproverò mentre cercava di legarsi i capelli. Quella mattina aveva deciso di farli in modo diverso. Aveva cercato di creare una frangetta e di allisciare un po' i capelli, ma il gran caldo di fine luglio la costrinse a legarsi i capelli.

"Scusa scusa. Si vede che non fai sesso da tanto, non sei più quella di una volta" la prese in giro e Camila la incenerì con lo sguardo. 

"Dinah, c'è anche Luis, quindi cerca di non farti uscire nulla da quella tua maledetta bocca!" disse seria mentre prendeva il suo zainetto di pelle nero.

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora