6."Penso io a Lauren"

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"Jauregui sei pronta?" Normani bussò alla porta di Lauren 3 volte, ma la donna non aprì. Così la donna bussò alla porta di Camila che aprì e mostrò tutta la sua bellezza in un vestito rosso che la rendeva una creatura simile ad una dea.

"Wow, stai benissimo Mila."

"Grazie Mani" le sorrise la ragazza

"Oltre a questo, sai che fine ha fatto Lauren?" Indicò la stanza accanto

"No, meno la vedo meglio è."

"Ohhh lesbo-drammi in arrivo, a d o r o" scoppiò a ridere Normani. Camila sbiancò. Lei non aveva raccontato mai nulla a Normani riguardo a Lauren, solo Dinah lo sapeva.

"C-cosa...C-chi....cioè cosa dici?" iniziò a balbettare Camila.

"Me l'ha raccontato Lauren!"

"Cosa?" sussurrò Camila per non farsi sentire dalla vicina di stanza. "Come te l'ha raccontato lei?"

"Si, un giorno mi ha detto che era andata a letto con una donna e quel giorno in cui è venuta a vedere lo shooting mi ha detto che eri tu. Quando l'ho scoperto sono morta dalle risate, insomma lei mi ha ripetuto per una settimana intera di quanto fosse stato travolgente fare sesso con una donna e di quanto fosse stata brava la ragazza" Sulle labbra di Camila comparve un sorriso compiaciuto.

"Questo magari non dovevo dirlo...dimenticalo" gesticolò Normani che tornò verso camera di Lauren e continuò a bussare finché la ragazza in abito da sera, le aprì.

"La vuoi smettere di bussare alla mia porta?" disse scocciata.

"ei ei siamo di cattivo umore?"

"Pessimo" commentò Lauren senza accorgersi della presenza di Camila,che però stava ascoltando la conversazione in quanto la porta della sua camera era ancora aperta.

"Cosa è successo?" chiese Normani toccando il braccio a Lauren.

"E' successo che Luis non potrà venire qui per il mio compleanno, perché deve lavorare. Ma lavorare di cosa?! Sono io la donna in carriera o sbaglio?! Ma poi me lo puoi dire a 2 giorni dal mio compleanno? Che fidanzato sei? Lasciare la tua donna da sola, a Parigi per il suo 28esimo compleanno." sbraitò Lauren.

"Meglio Lauren!! Cogli l'occasione. Usciamo solo noi donne, ci andiamo a divertire, non pensare a Luis." si esaltò Normani.

"Ma infatti starò benissimo, è per principio: lui non può fare così." disse arrabbiata e Camila rise dentro di sé, le piaceva la parte capricciosa di Lauren. In questo momento le sembrava una bambina a cui avevano rubato le caramelle.

"Dai, non ci pensare. Ora andiamo" Normani le offrì  il braccio che Lauren afferrò e uscì dalla sua stanza, incontrando subito lo sguardo di Camila.

"Buonasera"disse la cubana notando la bellezza della donna dagli occhi verdi.

"Buonasera" le fece un cenno con la testa.

"Io ti sono venuta a chiamare, ma giù ho ancora la borsa, la vado a prendere. Ci vediamo in auto?" Lauren annuì e insieme a Camila entrò nell'ascensore.Girò lievemente  la testa verso la ragazza e sorrise lievemente.

"Sei bellissima Camila"

"Anche lei signorina Jauregui" sorrise. Per un momento le due dimenticarono lo screzio avvenuto nel pomeriggio, l'attrazione l'una verso l'altra superava tutto.

-

I due giorni passarono in fretta e il compleanno di Lauren arrivò. Quella mattina Normani Kordei si svegliò con la febbre e rovinò tutti i piani della festeggiata. Si alzò dal letto e con le poche forze che aveva, scese per andare a fare colazione,dove incontrò Camila.

Strade incrociate-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora