Chapter 33

558 59 51
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.






Ciao a tutti! Buongiorno!

Per la vostra gioia (spero) sono riuscita ad aggiornare prima rispetto alle volte precedenti.

Che ne dite di ripagarmi con tantissimissimi commenti? Sono più che curiosa di leggere i vostri pareri, ve ne prego!

A presto bellissime persone xx














Aria fredda, aria gelida che batte contro la mia pelle nuda e che, per qualche motivo, è priva delle coperte che gli spettano.

Un mugolio di disapprovazione lascia con debite ragioni le mie labbra asciutte mentre tento invano di recuperare un po' di quelle lenzuola di cui Michael si è totalmente impossessato.

Un chiacchiericcio di fondo cattura la mia attenzione, incuriosendomi e portandomi a cercare di decifrare i discorsi degli altri ragazzi che a giudicare dal trambusto stanno preparando la colazione.

Allungo una mano verso il comodino, cercando il mio cellulare a tastoni fino a farlo cadere giù a terra con un tonfo secco.

"Merda"

Impreco rigirandomi verso il bordo del letto, raccogliendo dal chiaro pavimento in legno il telefono mentre Michael borbotta qualcosa alle mie spalle, ancora in un chiaramente udibile stato di dormiveglia.

Controllo lo schermo del mio telefono per accertarmi che non abbia subito danni a causa delle mie incaute movenze, tirando un sospiro di sollievo non appena appuro che ne il vetro frontale ne la scocca si sono rovinati.

Decisamente più sereno, poso cautamente il cellulare sul comodino dimenticandomi di controllare l'ora, (motivo per cui l'avevo preso, o meglio, avevo tentato di farlo), dedicandomi al tinto alle mie spalle che nel frattempo si è messo a sedere.

"Buongiorno"

Il mio tono gentile non sembra interessargli più di tanto a dire il vero, o almeno questo è ciò che traspare dal suo atteggiamento quasi indifferente.

Infatti, si limita a farmi un cenno del capo prima di alzarsi dal letto ancora splendidamente nudo, affrettandosi a rivestirsi prima di lanciarmi uno sguardo sfuggente.

"Sbrigati, credo che gli altri abbiano già cominciato con la colazione"

Sono le uniche insulse parole che escono dalla sua bocca, prima di varcare la soglia e richiudersi la porta alle spalle come nulla fosse.

La stessa bocca che ieri notte ha danzato a lungo assieme alla mia, in movenze fameliche e passionali.

La stessa bocca che ieri notte bramava la mia pelle fino a far girare la testa ad entrambi, la mia di piacere e la sua di desiderio.

Dark Hurricane || Muke   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora