Chapter 36

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S

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S.A

Ebbene sì, sono viva e questo è un nuovo capitolo.
Triste notizia, siamo vicini alla fine :c
Ma prima di pensare a questo, ecco qui il tanto atteso capitolo 36!
Commentate in tanti, a presto xx



20.00

Puntualissimo il citofono trilla, segno che Michael è già davanti a casa per il nostro appuntamento. Mi specchio di nuovo, sistemando i capelli biondo cenere passandovi le dita attraverso, l'immagine riflessa che tutto sommato mi convince di poter uscire. Scendo di sotto con le ginocchia che tremano, terribilmente agitato per questa uscita diversa da tutte quelle precedenti, per questa situazione che essa stessa è diversa da prima.

"Ehi"

Lo saluto timidamente, il tinto sulla soglia della porta che mi accoglie con un meraviglioso sorriso.

"Ciao, principessa"

Arrossisco a quel nomignolo che detto da lui mi ha sempre fatto un piacevole effetto, il sorriso che si amplia mentre richiudo la porta di casa alle mie spalle, dandovi due giri di chiave.

"Dovremo farci un giro in moto prima, il luna park è un po' distante da qui"

Mi informa mostrandomi il secondo casco con un piccolo sorriso, volendo sicuramente smorzare anche quella situazione di imbarazzo iniziale dovuta alla recentissima evoluzione del nostro rapporto.

"Vai piano"

Gli raccomando fermandomi al fianco della sua splendida moto nera, beccandomi una botta di "rompiscatole" accompagnato però da un sorriso contagioso mentre si fa più vicino. Mi sistema con cura il casco sulla testa, lo sguardo verdeggiante fisso nel mio mentre regola in cinturino. Osservo come, concentrato, si pressa il labbro inferiore assicurandosi di adattare alla perfezione il casco a me ceduto.

"Così va bene"

Lo informo con un piccolo sorriso, sentendomi in qualche modo coccolato da quella sua piccola e dolce attenzione nei miei riguardi.
Scavalco piuttosto goffamente sistemandomi sul sellino, dove Michael si sistema avanti a me riscaldando il motore.

"Tieniti, mi raccomando"

Mi anticipa proprio mentre lo avvolgo dalla vita, tenendomi saldamente stretto a lui mentre lasciamo il vialetto di casa in direzione del Luna Park.
Il vento spettina i miei capelli che con il passare dei mesi si son fatti più lunghi e leggermente tendenti al mosso, spettinandoli ad ogni folata dovuta alla velocità a cui ci concede di sfrecciare il mezzo.

"Non sarai uno di quei fifoni che non mette piede sulle montagne russe, vero?"

Mi supplica quasi mentre ridacchia, evidenziando già un primo ostacolo al nostro appuntamento si può dire ancora da iniziare.

"Mh? Oh... certo che no"

Scuoto la testa con tono convincente, dando un aria da duro non volendo risultare una femminuccia ai suoi occhi già dalla prina uscita.

Dark Hurricane || Muke   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora