S.A
LO SO, OKAY. LO SO.
Sono una persona orribile che ha abbandonato le sue storie in modo pietoso. But I'm back, e per cercare di farmi perdonare ecco a voi l'attesissimo (e lunghissimo!) capitolo 38!
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando, come sempre, tanti commenti. Amo leggervi 💞
Scusate per la lunga assenza e grazie di cuore ad ognuno di voi.
Vi voglio bene xP.s : chi di voi era al concerto di Milano?💫
Vi auguro buona lettura e, prima di dimenticarmene, dedico questo capitolo a MyChemicalScorpio , mia compagnia di vita e di SC, con amore.❤
La luce nemmeno troppo timida del giorno penetra nella camera da letto violando le tende bianche ed imbattendosi sul mio viso pallido ancora per poco cullato dal sonno, avvolto fra le braccia di Morfeo in un freddo Sabato mattina. Mugolo pertanto in opposizione desiderando riposare ancora un po' dopo la serata trascorsa in discoteca con il mio gruppo di amici a cui, finalmente e non senza fatica, sta iniziando a prendere parte anche Ashton.
Sperando ingenuamente di ritardare il risveglio mi volto quindi goffamente su un fianco ad occhi chiusi dando le spalle alla finestra, portando con me le lenzuola ancora profumate di bucato entro cui mi avvolgo infreddolito senza riuscire però a risparmiarmi a lungo, nonostante i vani tentativi, di aprire gli occhi per godermi a pieno ciò che il nuovo giorno ha da offrirmi."Buongiorno"
Sussurro con un piccolo sorriso incontrando lo sguardo ancora assonnato di Michael, segno che anche lui è sveglio da poco. Le sue labbra rosse si curvano in un lieve sorriso mentre baciano a stampo le mie in risposta, una mano grande che si posa delicatamente sulla pelle nuda del mio fianco per attirarmi più vicino annullando così con un semplice gesto le distanze fra i nostri corpi spogli.
"Buongiorno, piccolo"
Allontana la mano dal mio fianco per scostare una ciocca bionda ricadutami sul viso, osservando nel mentre le mie iridi azzurre nel quieto silenzio della stanza, della casa.
Dal nostro primo appuntamento è già passato un mese ed è da un mese a questa parte che casa del Rosso fa da intima dimora per i nostri weekend insieme, giorni trascorsi condividendo piccoli momenti di quotidianità, chiudendo gli occhi ormai a notte fonda e con il letto completamente sfatto, i vestiti sparsi per la camera senza alcun ordine ed i segni dell'accaduto incisi sulla nostra pelle in graffi rossi di passione e labbra gonfie per i baci, il cuore e la mente pieni d'amore. Giorni iniziati l'uno fra le braccia dell'altro, i corpi nudi che giacciono sotto le stesse lenzuola e si scambiano dolci attenzioni prima di dare il via al nuovo dì con un sorriso in più, con una luce speciale negli occhi. Weekend trascorsi anche insieme ai nostri amici, trascorsi nei locali bevendo un paio di bicchieri di troppo, esagerando un po' per sentirsi liberi, per sentirsi invincibili, sballati.
Forse i ragazzi esagerano davvero, esagerano ancora. Non hanno mai smesso di farlo. Non hanno mai smesso di dare una svolta alle serata ricorrendo facilmente ad alcool e sostanze che, da tempo, non fanno più parte della mia quotidianità e che, da un mese a questa parte, sono uscite finalmente anche dalla vita di Michael.
Sono così fiero di lui, così fiero di come si sia tirato fuori a poco a poco dal circolo vizioso e suicida di alcool e droghe e di come, ancora oggi e con fatica, mantenga la retta via giorno dopo giorno.
I primi giorni sono stati complessi, le prime serate un calvario trascorso a combattere tutto ciò che gli ruotava attorno nei locali con conseguente irascibilità. Ma passo dopo passo ci stiamo lavorando. Ci stiamo riuscendo.
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Dark Hurricane || Muke
FanfictionMelbourne, Australia. In un comune liceo nel centro città dove il timido ed introverso sedicenne Luke non potrebbe avere un rendimento migliore. Un ragazzo per bene, che si impegna nello studio portando sempre a casa ottimi risultati. Così educato...