Spazio Autrice:
Yes, questa volta lo metto in alto rido.
Come state? Tutto bene?
Cos'è tutto questo silenzio? Non mi piace :c Forza, via di commenti!
A presto xx
Il fatto che Michael abbia deciso di venire alla festa ha i suoi risvolti estremamente positivi quando ci ritroviamo di fronte ad una chilometrica fila di persone ferme sulla soglia della porta a mostrare il proprio invito, che deve poi coincidere con il nome presente sulla lista.
Il tinto ci fa strada raggiungendo a passo sicuro uno dei buttafuori, estraendo dalla tasca la carta di identità e parlandogli poi all'orecchio così che possa sentirlo chiaramente, cosa non facile dato il fastidioso vociferare generale.
"Loro entrano con me"
Fa cenno a noi altri mentre ottiene l'inevitabile consenso, certamente frutto della sua ormai a tutti nota provenienza. Sorrido soddisfatto e varco la soglia dell'immensa villa, distribuita in almeno due piani sicuramente già stracolmi di adolescenti.
Mi guardo attorno con un sorriso beffardo, impaziente di scoprire chi sarà la vittima di questa sera.
"Beviamo qualcosa?"
Dico già in direzione del banco bar piuttosto ben gestito da una giovane ragazza dai corti capelli neri, figura che attira piacevolmente l'attenzione di Klaus che le riserva un sorriso sornione appoggiando i gomiti al banco.
"Portaci qualcosa di forte, piccola"
Le strizza l'occhio ottenendo in cambio un sorriso complice, lo stesso sorriso che Calum rivolge a me ponendosi fra il sottoscritto e l'ex capogruppo che si limita ad uno sguardo annoiato.
"Come stai?"
Domanda l'ambrato sostenendo il mio sguardo gelido, uno sguardo diverso da quello dei mesi scorsi e forse diverso anche da quello di pochi giorni fa.
Uno sguardo più consapevole, più distaccato nei riguardi di tutto e tutti, ormai certo che prima o poi le persone si feriscono sempre, è inevitabile.
Quando ci sono di mezzo dei sentimenti, c'è sofferenza.
E questo vale per tutti, vale per ogni tipo di rapporto sociale.
Nessuno può scampare al dolore se si sforza di credere che infondo il bene annienterà il male, perché è proprio dietro al bene che si nascondono i mali peggiori.
"Alla grande, come dovrei stare?"
Alzo le spalle allargando le braccia con un sorriso divertito alla sua stupida domanda, indicandogli poi l'immensa e popolosa villa in cui ci troviamo.
"Hai visto in che meraviglia di festa siamo capitati? Ci divertiremo, ne sono certo"
Gli strizzo l'occhio portando poi alle labbra il mio drink super alcolico, buttandolo giù senza alcuna esitazione ne il minimo risentimento.
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Dark Hurricane || Muke
FanfictionMelbourne, Australia. In un comune liceo nel centro città dove il timido ed introverso sedicenne Luke non potrebbe avere un rendimento migliore. Un ragazzo per bene, che si impegna nello studio portando sempre a casa ottimi risultati. Così educato...