Un soffio gelido fa correre lungo la mia schiena un rapido ma tremante brivido, convincendomi a sistemare meglio le calde coperte che poco bastano per coprirci entrambi.
Già, Michael.
Apro lentamente gli occhi ascoltando il silenzio pacifico, interrotto solamente dal profondo respiro del ragazzo steso al mio fianco, che continua a dormire beato con le labbra leggermente dischiuse.
Sorrido dolcemente rivolgendogli un affettuoso sguardo, scostando una ciocca rossa ricaduta sul suo pallido viso.
Lo trovo infinitamente adorabile.
Mi stiracchio mettendomi seduto a gambe incrociate, facendo attenzione a spostare cautamente le coperte dal mio corpo per non rischiare di svegliarlo o di fargli prendere freddo. Sollevo la zip della tenda acciecato dalla vivace luce mattutina, sistemo accuratamente le coperte sul mio amico e richiudo piuttosto rapidamente alzandomi in piedi ancora assonnato.
"Buongiorno pasticcino, dormito bene?"
Sobbalzo spaventato dalla voce di Calum, alzo un sopracciglio voltandomi al bizzarro, e aggiungerei rivoltante, soprannome.
"Bene, te? Uhm... pasticcino?"
Il moro ride schioccandomi un confidenziale bacio sulla guancia ancora accaldata, sbadiglio guardandomi attorno e constato che gli unici due già in piedi siamo proprio noi. Io e Calum.
"Siccome sono sveglio da un po' e mi annoiavo, sono andato a prendere la colazione per tutti. Tu sarai il fortunato che potrà gustarla calda"
Mi fa l'occhiolino passandomi il mio sacchetto, sorrido leggermente ringraziandolo affamato mentre mi accomodo sul nostro grosso telo bianco, affiancato subito dopo dall'ambrato che addenta la brioche alla crema voracemente.
Sistemo la cannuccia all'interno dell'apposita fessura e sorseggio il caffè ancora tiepido socchiudendo gli occhi al piacevole tempore della bevanda,rilassato dal soave infrangersi delle onde contro la scogliera.
"Avresti dovuto dormire con me questa notte, com'è stato dormire con Michael?"
Domanda bevendo poi ad ampi sorsi, faccio spallucce mostrandomi molto più distaccato di quanto in realtà io sia realmente.
"E chi ti dice che abbiamo dormito, Hood?
Una roca voce irrompe nel discorso, avvampo sorpreso dalle allusioni di Michael che mi rivolge un sorriso sfacciato prendendo la sua colazione, lasciando interdetto Calum che lo guarda in silenzio cercando di capire.
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Dark Hurricane || Muke
FanfictionMelbourne, Australia. In un comune liceo nel centro città dove il timido ed introverso sedicenne Luke non potrebbe avere un rendimento migliore. Un ragazzo per bene, che si impegna nello studio portando sempre a casa ottimi risultati. Così educato...