Capitolo sei

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Finalmente dopo esattamente ventidue ore e quindici minuti di volo e uno scalo a Doha, metto piede nel continente australiano.
Sono distrutta nonostante abbia dormito e guardato qualche puntata del Trono di Spade, la mia serie tv preferita. Allo stesso tempo però sono emozionata e non vedo l'ora che inizi il weekend.
Quando esco dall'aeroporto vedo subito il taxi nero che mi accompagnerà nell'hotel dove alloggerò per i prossimi cinque giorni, infatti oggi è soltanto martedì pomeriggio; credo che nell'hotel ci siano sicuramente altri piloti, visto che più o meno scegliamo sempre lo stesso luogo, anche se alcuni vogliono stare per i fatti loro e decidono di isolarsi.
Penso e spero che Daniel alloggerà nel nostro stesso hotel, visto e considerato che è di Perth, una splendida città da quanto ho visto in foto ma molto lontana da Melbourne.

Appena scendo dall'auto, ringrazio l'autista e mi incammino verso l'enorme e brillante porta in vetro dinanzi a me e quando entro, vedo alcune facce note ma non quella che cerco.

Sto per poggiare la mia borsa di pelle marron per sedermi al bar dell'hotel quando sento una voce.

La sua.
Daniel.

<< Ora porti anche un cappello? Sembri ancora di più una turista. >>

<< Non approvi? >>

<< Non ho detto questo >> risponde subito

Mi viene incontro e ci sediamo insieme allo stesso tavolo.

<< Come stai? >> gli domando

<< Bene, starò benissimo se domenica saliró sul podio davanti al mio pubblico, tu invece? >>

<< Sono in un misto di ansia ed emozione, insomma è tutta la vita che aspetto questo momento. Se penso adesso alla gara e al resto ho lo stomaco in subbuglio ma so già che domenica quando vedrò le luci rosse dei semafori spegnersi e comparire quelle verdi non penserò più a niente e non proverò più ansia ma solo voglia di fare del mio meglio >>

<< Ti vedo carica >> ride

<< Certo che lo sono! >>

<< Hai gia sentito della festa che deve dare Lewis prima del weekend? >>

<< Me lo aveva accennato ai test ma esattamente quando la vorrebbe fare? E' martedi pomeriggio in questo momento, e le cose organizzate o dette all'utimo non mi piacciono proprio. >>

<< A me ha detto che sara domani sera >> ride per il nesso con l'ultima affermazione che ho fatto

<< Non so se parteciperò >>

<<Neanche se vado io? E dai >>

<< Ci penserò >>

<< Stai attenta a non pensarci toppo visto che è domani >>

La sua attenzione viene rivolta poi a Vettel che passa nell corridoio.

<< Ciao Seb! Sei gia arrivato anche tu? Unisciti a noi >>

<< Siete molto amici voi due vero? >> gli chiedo prima che il tedesco si avvicini a noi

<< Si >> mi risponde

<< Bene allora vi lascio soli, vado a sistemarmi nella mia stanza, a dopo Daniel >> mi allontano prima che possa dirmi qualcosa o evitare di fermarmi

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