Capitolo dieci

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L'indomani mattina appena arrivo in circuito sono (come al solito) sommersa dai giornalisti che mi riempiono di domande sulla gara e su come mi sento. Inutile dire che rimango abbastanza vaga e do più o meno le stesse risposte a tutti.

Mentre facciamo il classico giro di pista pre-gara, il giornalista di Sky si avvicina per pormi una domanda.

<< Questa è la tua prima gara di Formula Uno, quindi innanzitutto ti chiedo: come ti senti? E poi quali aspettative hai per questa gara? Come senti la macchina? >>

<< Emmh si questa è la mia prima gara, ma mi sento comunque bene e carica per oggi, ieri non ho fatto un buonissimo giro e oggi cercherò di riscattarmi davanti a questo pubblico meraviglioso. Il feeling con la macchina devo dire che è abbastanza buono, idem le condizioni di pista >>rispondo cercando di sembrare il meno banale
Appena pronuncio: davanti a questo pubblico meraviglioso sento provenire dagli spalti un boato tremendo, quasi come quello che viene fatto quando viene posta la domanda a Daniel.

Nel frattempo che risponde il beniamino di casa si avvicina a me Lewis.

<< Ehi >>

<< Ciao Lewis >>

<< Tutti bene? >>

<< Si grazie tu? >>

< Sisi >>

<< Quanto ci metterai a scappare via oggi?  Un giro? Cinque? >> dico ironica sapendo il passo gara micidiale che aveva nelle prove di ieri

<< Io direi dopo cinque giri, ma non gufarmi troppo >>

<< Gufarti? Io? Ma quando mai!! >> dico ridendo

Mentre dico ciò si avvicina il giornalista per parlare con Lewis e mi sposto in un angolo del veicolo per osservare bene le tribune e stare da sola.
Sono piene zeppe di tifosi.
Ora si che mi salendo l'ansia.
Sto per correre in Formula Uno.
Formula Uno.

<< Ansia? >>

Cosa fa mi legge nel pensiero ora? O sono così prevedibile? Direi la seconda opzione Adele.
Daniel si mette vicino a me e si volta aspettando una mia risposta.

<< Un po' >> confesso

<< Andrà tutto bene. >> mi dice
<< Buona fortuna >> aggiunge

<< Grazie >> dico cercando di sembrare il meno possibile fredda ma non riesco a non pensare a ieri e al fatto che se n'è andato quando poteva benissimo restare e ascoltarmi, magari consolarmi e farmi cambiare idea.
Invece no.
Se ne è andato con Sebastian.
Sebastian.
Un altro che dell'intelligenza ha fatto il suo pezzo forte.
Come dimentare i test di Barcellona e il riferimento a mio padre.

Lui nota ovviamente la mia freddezza e non parla più.
Bene.

Poco dopo scendiamo dal veicolo che ha terminato il giro di pista e ognuno di noi va in direzioni opposte, ci rincontriamo solo quando c'è l'inno nazionale australiano, e Daniel si mette affianco a me.

La gara è terminata.
Non è stata malaccio, anzi, forse sono anche soddisfatta.
Quinta posizione, dietro a Daniel.
Come avevo predetto vittoria di Lewis davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg.

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