Capitolo trentotto

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<< Ho un contratto per te, con la Ferrari >>

Provo a trattenere una risata, senza riuscirci.
Il tedesco inizia a guardarmi come se fossi stupida.

<< Sebastian se volevi prendermi in giro almeno fallo il modo credibile >> rispondo come se fosse ovvio

Continuo a ridere perché mi sembra irreale.
Sebastian Vettel ha un contratto con la Ferrari per me? Assurdo.

<< Dai basta scherzi, dimmi >> continuo come se fosse ovvio

<< Sono serio Adele >>

Guardo i suoi occhi e sembra davvero serio.
Ma mi sembra impossibile.
La Ferrari vuole me? Il team più famoso al mondo? Con più storia, più titoli?
Ho appena una stagione di Formula Uno alle spalle.

Non può essere vero.

<< È impossibile >> sussurro

Il tedesco sorride, forse per la mia reazione.

<< È tutto vero! Diciamo che ho avuto una conversazione abbastanza profonda sia con Arrivabene che con Marchionne e.... >>

Lo interrompo.

<< E perché stai venendo a dirmelo tu? Il mio manager non mi ha detto niente, e dovrebbe essere il primo a saperlo, o comunque dovrebbero cercare a me, non di certo a te >>

<< È un po' complicato...>>

<< Ho tutto il tempo del mondo, parla pure >>

<< Beh diciamo che il contratto di Kimi come ben sai scade quest'anno, e molto probabilmente non resterà. Qualche opzione oltre a te ci sarebbe, ma innanzitutto non penso che il team voglia rischiare facendo debuttare qualcuno che non ha un minimo di esperienza e diciamo che poi sono intervenuto io e ho fatto il tuo nome >> risponde lui, sorridendo nella parte finale del discorso, come se fosse soddisfatto, o meglio, orgoglioso

<< E perché scusa? >>

<< Secondo me ti meriti quel posto e ho scoperto che Arrivabene ti teneva d'occhio già da tempo. Poi mi sembra strano il fatto che tu non abbia ancora rinnovato con la Red Bull, quindi non provare a dirmi che rifiuti o altro >>

Ora sono io che sorrido.
Il motivo? Forse le ultime parole del tedesco, che sembrano dette da qualcuno che mi conosce da anni, o forse il fatto di Arrivabene.

<< Sai qual è la differenza? Che in Red Bull non sono il secondo pilota, la ruota di scorta, mentre in Ferrari...beh, lo sappiamo entrambi >>

Silenzio.
Bingo.
Il tedesco non risponde, forse colpito dalla mia schiettezza.
Ma in fondo è la verità.

<< Sono giovane, lo so, ma non voglio buttare anni della mia carriera aiutandoti a vincere, puoi quindi dire a chi di dovere che prenderò la proposta in considerazione solo se avrò questa garanzia >> aggiungo ancora, alzandomi e iniziando a sparecchiare

<< Va bene...ah sì! Ovviamente non devi parlarne con nessuno, tantomeno con i tuoi amici. Massima riservatezza >>

<< Ah è vero, dimenticavo tutta la segretezza e serietà della Ferrari >> rispondo alzando lo sguardo esasperata

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