Capitolo quarantaquattro

1.1K 57 106
                                    

<< Ieri hai detto che sei stato costretto dal team a lasciarmi....è la verità? >>

Tremo mentre dico queste parole.
Da una parte voglio sapere la verità, dall'altra ho paura della risposta.

Finalmente, prendo coraggio e sposto lo sguardo sull'australiano.
Indossa un paio di boxer neri, che mettono in risalto il suo fisico scolpito.

Sembra avere un sussulto appena sente quelle parole, ma non si muove di un millimetro e non spiccica alcuna parola.
Solo ora mi accorgo che ho la tachicardia e degli occhi che iniziano piano piano a pungere.

<< Cristo rispondi Daniel! >> quasi urlo, forse per scuoterlo o per scuotere il mio corpo

In senso metaforico, si fa per dire.

<< È complicato >>

<< Allora ti conviene iniziare a parlare. Abbiamo molto tempo davanti a noi >>

<< Non voglio rovinarti questa ultima parte della stagione, non te lo meriti >

<< Devo andare, ne parliamo in un altro momento, okay? >> aggiunge incrociando finalmente i miei occhi, ma allontanandosi nel frattempo da me

<< Non vai proprio da nessuna parte! >> urlo afferrando il suo braccio e bloccandolo con tutta la forza che ho

<< Tanto cosa ti cambia? Solo sesso, zero sentimenti, giusto? >> ribatte con voce sprezzante

<< Non fare il bambino e dimmi se è la verità! >>

L'australiano continua a guardarmi e vedo i suoi occhi diventare lucidi.

<< Non te ne frega >>

<< Cazzo Daniel, parla! >> esclamo ancora, iniziando a battere i pugni sul suo petto, spingendolo all'indietro

Non so nemmeno il perché di questo gesto, mi sento una bambina capricciosa che vuole a tutti i costi sapere qualcosa.

Lui si lascia colpire, senza battere ciglio.
Non prova nemmeno a fermarmi.
E io inizio a piangere, a buttare fuori tutto quello che ho accumulato in questa notte e nei mesi precedenti.

<< Rispondi! >>

<< Vuoi davvero saperlo?! Si è la verità! Mi hanno obbligato, l'ho fatto per te! Solo per te! Come ti ho detto ieri, ti avrebbero buttato fuori dal team, e non puoi immaginare quanto ho sofferto e soffro ancora! Mi hanno chiamato in fabbrica dopo Austin e ho avuto il coraggio di fare qualcosa solo ad Abu Dhabi! Dopo delle settimane! Non sapevo cosa fare! Sei contenta ora? >>

Per un brevissimo istante, smetto di respirare.

Sgrano gli occhi e inizio a piangere ancora di più, seguita poco dopo dall'australiano.

<< Non...>>

<< Non può essere vero...>>

I colpi rallentano piano piano e insieme ad essi mi accascio a terra, piangendo sempre di più, seguita successivamente da Daniel.
Il pavimento è freddo, ghiacciato, ma non mi importa.

Mi fa sedere tra le sue gambe e nascondo il viso tra il suo collo, singhiozzando ogni tanto.

<< Perché non me lo hai detto....>> mormoro tra la sua pelle

Anime In CollisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora