Due mesi dopo
I am not afraid anymore
Standing in the eye of the storm
Ready to face this, dying to taste this, sick sweet warmth
I am not afraid anymore
I want what you got in store
I'm ready to feed now, get in your seat nowMi butto di peso sul letto, stanca come non mai, e chiudo gli occhi provando a rilassarmi un po'.
<< Se vuoi vado a dormire nel divano...>>
È la voce timida e quasi imbarazzata di Daniel che mi fa riaprire gli occhi, sorpresa.
Sono ormai due mesi che si è trasferito, senza alcun invito ufficiale, nel mio appartamento e devo ammettere che non pensavo potesse essere così premuroso ma allo stesso stressante. A parte questo però, la situazione fra di noi è fin troppo tranquilla, caratterizzata da una calma apparente. Ci comportiamo normalmente, come due amici, anche se sappiamo entrambi di non esserlo. Forse.
Insomma, da qui a breve avremo un figlio.<< Ma cosa stai dicendo? Nemmeno per scherzo tu dormi nel divano! >> ribatto, quasi diverta da quella domanda
La camera degli ospiti stanotte è occupata da Sebastian e Valtteri che hanno deciso di farci visita. Non che la cosa non mi faccia piacere, sia chiaro, ma in questo periodo sono davvero stanca e vorrei solo stare a letto, sotto le coperte, per tutto il giorno. La serata stava andando fin troppo bene in quanto abbiamo cenato tutti insieme e chiacchierato del più e del meno, poi al finlandese è venuta la brillante idea di vedere un film, idea ovviamente apprezzata da tutti tranne me.
L'australiano si siede al mio fianco e da un'occhiata prima al mio viso e poi alla mia pancia. Sta crescendo davvero velocemente e ormai inizio a vedermi ogni giorno sempre più brutta e gonfia. Daniel dice che non è vero, così come tutti gli altri. Ma io continuo a vedermi in questo modo e nessuno riuscirà a farmi cambiare idea.
<< Come ti senti oggi? >>
<< Stanca, come al solito. Ma sono felice che siano venuti Seb e Valtteri...tu invece?
<< Seb? E da quando lo chiami così? >>
Arrossisco subito, imbarazzata da quella constatazione. Non mi ero nemmeno resa conto di averlo chiamato così. Alzo le spalle, forse rassegnata dal fatto che tra di noi si sta davvero creando un bel rapporto, un rapporto che mi auguro, sia destinato a durare nel tempo.
Mi sollevo dal materasso, incrociando le gambe e incontrando gli occhi stanchi ma comunque tranquilli di Daniel.
<< Per i nomi quindi? Ti è venuta qualche nuova idea? >> domando, cambiando completamente discorso
Abbiamo deciso di non conoscere il sesso del nascituro e di lasciarci la sorpresa per il giorno della nascita ma ovviamente abbiamo iniziato a pensato ai papabili nomi. In prima linea c'è il nome di mio padre, Michael, idea che gli è subito piaciuta e fatto quasi commuovere.
<< Ho pensato a Sophia.. >>
<< Piace molto anche a me, sì! Approvo totalmente!! >>
<< Sophia Ricciardo...suona anche bene! >> continuo ancora, questa volta con un enorme sorriso sul volto
L'atmosfera tra di noi si alleggerisce subito e inizio a sentirmi subito meglio, quasi tranquilla.
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Anime In Collisione
FanficAdele, ventiduenne inglese, è la prima donna in Formula Uno e sta per debuttare nel campionato con il team Red Bull. [Dalla storia: > ribatto improvvisamente, dando voce ai miei pensieri. L'uomo sobbalza al sentire quelle parole. Probabilmente anch...