"Gill! In perfetto orario! Come sta la mia cameriera preferita?" la salutò Luca, baciandole le guance. Lei sorrise. Luca era un persona meravigliosa, sempre pronto a tirare fuori un sorriso anche a chi è triste.
"Ciao Luca! Sto bene grazie; tu piuttosto? Come stai? Ti vedo in forma!"
Luca sorrise. "Vedo che la palestra sta dando i suoi frutti!"
"Vai in palestra ora?" chiese Gill stupita. Lui annuì.
"Sì da qualche mese. È piuttosto utile, sai? Mi aiuta con lo stress."
Dopodiché iniziarono a servire ai tavoli. Gillian era davvero stanca, così verso la fine del turno si fermò un attimo a riprendere fiato.
"Ehi signorina, si potrebbe muovere? Qua c'è gente che aspetta!Incompetente!" urlò un signore appena entrato. Gill sospirò e si diresse verso quel tavolo.
"Salve, cosa le porto?" chiese il più gentile possibile.
"Vorrei un piatto di pasta alle cozze."
"Signore non ce l'abbiamo, quello è il piatto tipico del mercoledì, oggi è lunedì."
"Ma sei proprio stupida eh? Io voglio quella pasta quindi vedi di portarmela e anche in fretta!" urlò l'omone. Gillian non resistette. Era stata una giornata già parecchio stressante anche senza un Babbo Natale obeso di turno che le rompesse le palle. Sbatté il block notes sul tavolo e gli disse: "Cucinatela da solo vecchio di merda."
Il signore sgranò gli occhi. "Ehi! Ma qui come diavolo li scegliete i camerieri, eh??".
Subito arrivò Luca che si scusò da parte di Gillian e sistemò le cose.
"Che cosa ti è preso prima?" chiese una volta finito il turno.
"Non so di cosa tu stia parlando." replicò Gill.
"Perché ti sei arrabbiata con quel signore? Sei sempre così gentile con tutti, anche con persone peggiori di quell'uomo."
Gillian sospirò. "Già scusa. È stata una giornata parecchio stressante."
Luca annuì. "Senti perché non provi a venire in palestra con me qualche volta? Magari sfogandoti riuscirai a non essere così stressata."
Gillian ci pensò su. Non era una cattiva idea. Il problema erano i costi.Non aveva molti soldi, per questo faceva più lavori: e altre spese extra non le sembravano il caso.
"Per il costo non preoccuparti. Ho un amico che lavora lì che mi fa sconti davvero interessanti. Potremmo andare insieme una volta a settimana. Ti va?"
"Massì,perché no!" sorrise Gillian.
"Perfetto allora a venerdì. La palestra si chiama 'Torrazza' vi è sia la palestra che la piscina, quindi portati anche un costuma da bagno." la informò, strizzandole l'occhio.
"Okay, perfetto, a venerdì!"
"A venerdì, Gill." rispose Luca, baciandole la guancia.
***
Erano le 22 e Gillian andò a prendere Alice, dato che la festa era praticamente finita. Non appena la vide Alice le corse incontro, abbracciandola.
"Mami! Ciao!"
"Ciao, amore mio! Com'è andata la festa?"
"Bene!! A Martina le è piaciuto tanto il regalo!"
"Bene, piccola mia, sono contenta! Ora andiamo a salutare tutti che è tardi e dobbiamo andare a casa."
Dopo aver salutato tutti, mamme e invitati, andarono a casa. Si prepararono per andare a dormire e si sdraiarono insieme nel letto matrimoniale.
***

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IL SAPORE DEI COLORI
ChickLitPer Gillian i colori sono ciò che caratterizzano le persone, le emozioni, la vita. Gillian ama la vita e ama i colori. O forse sarebbe meglio dire 'amava'. Due anni fa tutto ciò ha smesso di avere importanza. Due anni fa la sua vita è stata distrutt...