De Angelis la guardò stupito.
– Parlare? E di cosa?
– Voglio sapere la verità. Questo è il mio prezzo.
– La verità su cosa?
– Lo sa. Sulla morte di mio marito Roberto. Voglio la verità.
– Ma Gillian cara, la sai benissimo la verità. Mi sembra ci sia stato anche il processo.
– Non insulti la mia intelligenza.
– Io non so proprio di cosa stai parlando, mia cara. Da quel che so quel Damiani si è costituito.
– Già e pare abbia detto di essere stato minacciato. Lei sa niente?
– Minacciato? E da chi? Questa è una città tranquilla, non pensavo ci fossero persone così meschine.
Stronzo. Grandissimo bastardo presuntuoso. Gli insulti che lei gli stava mandando non avevano fine.
– Facciamo così. Pensateci su, poi, quando avrete deciso, contattatemi.
Dopodiché si alzò e se ne andò.
***
– Parli con un accento strano, Gill. – disse il bambino, ridacchiando.
– Perché vivo in Francia, ma il mio papà è italiano.
– Com'è la Francia?
– Non saprei. Bella. Come qui, credo.
– Ma se vivi in Francia io come faccio a sposarti?
La bambina rise. – Beh è semplice! Vengo qui per stare con te!
– Lo faresti?
Lei annuì. – Promesso. – concluse, lasciandogli un bacio sulla guancia.
***
I due amici tornarono ognuno a casa sua.
Gillian si tenne lo stomaco. Aveva così tanta bile in corpo che corse in bagno e rimise tutto quello che aveva mangiato.
– Stai bene, Gill?
La donna sobbalzò. Per un attimo si era dimenticata di aver chiesto a Mauro di stare con Alice mentre lei non c'era. Cercò di rispondere ma un altro conato la costrinse a piegarsi sulla tazza. Mauro le prese i capelli con una mano.
– Cos'è successo? – chiese lui, una volta che Gillian si sentì meglio e si sedettero sul divano.
– Niente.
– Gill...
– Mauro, davvero, rischieresti solo di finire nei guai anche tu.
Mauro le posò una mano sulle sue, interrompendola.
– Sono tuo amico e sono disposto a correre il rischio per aiutare la mia unica amica.
Gillian ci pensò. Era da un po' che le girava per la testa un'idea. Un folle idea.
– Mauro.
– Sì?
– Vuoi davvero aiutarmi?
– Certo.
– Anche se fosse pericoloso?
– Così mi preoccupi.
– Devi esserne sicuro di volerlo fare.
– Dimmi che hai in mente.
E Gillian glielo spiegò. Lui ascoltò in silenzio. Era folle. No, peggio. Era un suicidio. Ma avrebbe accettato. Lo avrebbe fatto per la sua Rosie. Perché fosse di nuovo fiera di lui.
– Accetto.
– Sicuro?
– Lo sono, ho passato anni a sentirmi in colpa per ciò che ho fatto. È ora di pareggiare i conti.
– Grazie, Mauro.
***
Gillian chiuse la porta dietro le spalle di Mauro. Si appoggiò ad essa. In quel piano c'erano una marea di buchi. Era probabilissimo che sarebbe andato tutto storto. Ma doveva pensare che non sarebbe stato così. Pensò a chiamare Michi per avvisarlo, ma, vista l'ora, decise che lo avrebbe fatto il giorno dopo. In punta di piedi entrò nella camera della figlia per controllare come stesse. Alice dormiva serena, rara cosa, stretta al nuovo diario che avevano iniziato a scrivere qualche sera prima. Gillian sorrise e, dopo averle lasciato un bacio sui capelli, tornò in cucina. Moriva di fame. Per l'ansia dell'incontro con Eleonora non aveva mangiato niente a cena. Cercò se nel frigo ci fosse qualcosa da mangiare. Si sedette a tavola e divorò tutto senza nemmeno scaldarlo.
***
– Pronto?
– Sono io.
– L'hai preso?
– Ovviamente, aveva dubbi?
– Devo ammettere iniziavo a pensare ti fossi...rammollito.
– Non dica idiozie. Solito posto, solita ora?
– Andata.
La telefonata si concluse. Mauro sorrise. Tutto come previsto. Andava tutto secondo i piani. Andava tutto bene. Posò il cellulare sul tavolo di casa sua. Chiuse a doppia mandata. Prese il suo borsone e lo aprì per controllare. Il diario era lì. Ah! Quel diario! Ce n'era voluto di tempo per riuscire a prenderlo. Non avrebbe mai immaginato quello che avrebbe dovuto fare. Ma ora era tranquillo. Andava tutto bene.
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IL SAPORE DEI COLORI
ChickLitPer Gillian i colori sono ciò che caratterizzano le persone, le emozioni, la vita. Gillian ama la vita e ama i colori. O forse sarebbe meglio dire 'amava'. Due anni fa tutto ciò ha smesso di avere importanza. Due anni fa la sua vita è stata distrutt...