Cap 5. Servo del principe

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 Jensen restò tutta la notte a rimuginare su come avrebbe fatto Jared a presentarsi al castello l'indomani.


Forse si presenterà e basta. Dovrò essere presente, prima che papà lo becchi a gironzolare nel castello da solo e lo faccia arrestare! Pensava. Jensen ridendo





L'indomani, Jensen stava giocando in cortile con la spada, con alcuni ragazzi.

"Non diventerai mai cavaliere di Camelot, se sei cosi lento, Luke!!" rise Jensen.

Fu un attimo, in cui gli occhi di Jensen incrociarono un altro paio di occhi verdi.

Si distrasse e Luke lo atterrò.

"A chi tocca ridere, ora?" rise Luke, brandendo la spada.

"Dai, levati!" disse Jensen.




Si alzò e vide Jared semi nascosto accanto a un'altra fila di ragazzi giovani, che erano interrogati da un servitore.

"Sapete lavare i piatti? Lucidare gli scarponi? L'argenteria?"

"Jared!!" lo chiamò Jensen.

Tutti si voltarono e Jared arrossi, subito seguito da Jensen.

"Che cosa stai facendo??"

"M...maestà...io..." balbettò timidamente Jared.

"Jared, io non capisco...."

"Principe, sta interrompendo il corso..."

Jensen si fece d'improvviso più spavaldo.

"Come osi parlare cosi al tuo principe?"

"I- io non volevo..."

"Che cosa succede qui? Che ci fa lui, qui?" disse John, appena arrivato.

Jared sembrò sentirsi svenire al cospetto del re.

"Ragazzo, perché sei di nuovo qui?"

"Papà, lo stai spaventando!"

Il re prese da parte il ragazzo.


"Mary ha bisogno di nuove medicine? Altro denaro?" gli chiese.

"N...no...è tutto a posto con mia madre..."

"E allora cosa ci fai qui?"

"Io...volevo..venire a lavorare qui."

"Perché??"

"Io...io...cosi...non...ho bisogno di lavoro..."

Jensen era assolutamente stupefatto e anche un po' orgoglioso di lui. Non aveva detto che era stato Jensen a dirgli di andare al castello!

"Ragazzo..."

"Non ho paura di sporcarmi le mani, signore...so fare diversi lavori...vorrei almeno provare..." lo pregò Jared.

"Mmm...e che ruolo vorresti avere?"

"Io....servo del principe..." disse Jared, arrossendo vistosamente.

"Mmm...Jensen è parecchio capriccioso...credi che riusciresti a soddisfarlo a dovere?" chiese John.

"Papà!!"

Jared arrossi ancora di più, ma sorrise.

"Potrei provare."

Qualcosa riscaldò il cuore di Jensen e gli attraversò tutto il corpo.


"Ma le regole sono le regole, farai prima il corso con tutti gli altri."

"Ma papà...."

"Le regole sono regole, Jensen!"

"è tutto a posto, lo farò. Voglio farlo." Disse Jared entusiasta. "Grazie" aggiunse.


Prima che Jared potesse allontanarsi e raggiungere gli altri, Jensen andò da lui e gli afferrò entrambe le mani, guardandolo adorante.


Jared si perse in quello sguardo e in quella stretta e in quel sorriso.

Non dissero una parola.

Poi Jared si allontanò di nuovo, ma per la prima volta Jensen non era triste, perché sapeva che lo avrebbe rivisto. 

Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora