Cap 27. Jensen si chiarisce con Nostradamus

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 Nostradamus e Jensen restarono a guardare allibiti Jared che scappava piangendo dalla stanza.


"Ma perché....hai detto quelle cose..." disse Jensen con voce rotta. "Io e Jared ci siamo appena sposati...doveva essere un giorno felice per noi e ora..."

"È proprio perché deve essere un giorno felice per voi, che ho deciso di dirvelo oggi! Scusa, ma stai dalla sua parte? Che ti prende, ragazzo?"

"Mi prende....che hai rovinato il giorno del nostro matrimonio...come hai potuto dire quelle cose?" chiese Jensen, a denti stretti, tremando.

"Temo di non capire, ragazzo. Io credevo che avreste accolto con gioia quello che vi ho detto. Insomma, vi ho appena informato che in voi risiede l'amore universale! Potreste perfino sostituire Cupido come dio dell'Amore. In qualsiasi mondo questa notizia verrebbe presa con assoluta gioia, io proprio non capisco la vostra reazione. Siete sicuri che avete capito bene quello che vi ho detto?" chiese Nostradamus perplesso.

"Sì, hai detto che noi potremmo regnare al loro posto....come dei perfetti Dei..." disse Jensen, triste.

"E non è una cosa bella??"

"Sì, o almeno credo...il fatto è che noi...io penso che Jared se la sia molto presa perché..."

"Perché cosa?" lo spronò Nostradamus.

"Perché lui è molto innamorato di me e io di lui. Noi vogliamo solo amarci."

"E fatelo allora. Cosa ve lo impedisce?" chiese Nostradamus, scrollando le spalle.

Jensen fece una risatina triste. "Il fatto è che ci hai appena detto che noi due siamo innamorati perché ci trasciniamo dietro il dolce peso di altre persone. In pratica è come se ci amassimo solo perché altri prima di noi l'hanno fatto."

"Ma io non ho detto una cosa simile!"

"Beh...io...io sono sicuro che da qualche parte in tutto quel monologo, l'hai detto e sono certo che è per questo che Jared è corso via in quel modo..."

Nostradamus si chinò in ginocchio a toccargli le spalle.

"Temo che ci sia stato un terribile equivoco, figliolo. L'uomo può manipolare la mente di un altro uomo, la Natura può governare le piante e la fauna, gli Dei possono decidere della vita e della morte degli uomini e il fato può far girare gli ingranaggi del destino, ma i sentimenti, quella sono una cosa che nessuno può comandare. Credevo fosse stato abbastanza chiaro, quando vi ho raccontato la storia di Caino e Abele, che l'Amore era una cosa che nacque ancora prima di Dio e per questo l'unica cosa che non poteva controllare. Un essere vivente può decidere di regalarti il suo amore, ma non può insegnarti ad amare..."

"Ma...tu avevi detto..."

"Io ho detto che l'amore Universale che c'era dentro di voi vi avrebbe resi Dei dell'Amore affinchè avreste potuto regnare e dare finalmente al mondo, dei maestri che incarnassero l'amore perfetto. Ho detto anche che eravate destinati a stare insieme ma non ho detto in che modo, anche due amici potrebbero stare insieme per tutta la vita, non ho mai detto niente sull'amarsi. Il fatto che voi due siate innamorati non è una cosa decisa dall'Universo. Il fatto che incarniate l'amore Universale è indipendente dai vostri sentimenti."

Jensen si mise una mano sulla bocca.

"Tu hai detto qualcosa sul fatto che delle altre persone si amavano così tanto da aver generato altri come noi... e quindi..."

Nostradamus sospirò. "No, non ho detto questo. È una cosa davvero complicata da spiegare, ma comunque, se un uomo ha un grande destino e fa delle cose grandi nel suo mondo, il tutto viene registrato, ma non si registra la copia della persona, ma piuttosto la forza d'animo, la bontà, il coraggio...tutte le belle azioni e i sentimenti che ha compiuto. Più qualcosa è stupefacente, più l'Universo adopera per far sì che si ripeta. Ti farò un esempio più facile da capire: La costruzione della Tour Eiffel è una cosa stupefacente, no? L'Universo registra le emozioni che hanno portato ad arrivare a questa costruzione, ma non è detto che la persona che sentirà tali emozioni, costruisca un'altra Tour Eiffel, magari è capace che costruirà un museo! Non è detto che debba trattarsi della stessa cosa. Sono le energie dei sentimenti positivi che non si perdono, perché generano un'energia che è...immortale. Gli Universi paralleli esistono perché quando qualcuno ha un destino talmente straordinario, è un peccato che resti unico."

"Quindi noi non siamo unici..."

"Sì che lo siete, Jensen, perché sono le vostre scelte che vi rendono unici. Ricordati che siamo tutti collegati, nel grande cerchio della Vita. Non rammaricarti di questo, ma sìì felice, perché l'unicità la create solo con le vostre scelte. Siete i prossimi Dei dell'Amore e questo vi rende unici."

"Grazie Nostradamus e scusami." Disse Jensen, abbracciandolo, con le lacrime agli occhi.

"Su, adesso va a consolare anche quel disgraziato di tuo marito. Ha bisogno di te." Disse Nostradamus sorridendo.

"Corro." Disse Jensen raggiante.

Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora