Jared e Jensen erano andati a trovare gli ex Dei dell'Olimpo che si dedicavano ancora ai lavori forzati per scontare la loro pena.
Lavoravano in miniera.
"Bravi, il lavoro mobilita l'uomo." Dissero enrambi.
Gli Dei smisero di lavorare di piccone, per guardarli.
"Ci dispiace veramente tanto." Disse Giove e non aggiunse altro.
I ragazzi lo guardarono negli occhi e capirono che era sincero, così come gli altri.
"Tuo figlio ha chiesto di te." Disse Jared, andando da Cupido.
"Davvero?" chiese Cupido, con gli occhi lucidi.
Jared annuì e Jensen aggiunse: "Non ci sembrava il caso di farlo venire qui a vedere questo, ma a quanto vediamo, siete pentiti, quindi è molto probabile che potrai rivederlo molto presto." Disse Jensen, sorridendo.
" Potrete ricominciare una nuova vita." Disse Jared.
Gli ex Dei chiesero di poterli vedere nelle loro nuove sembianze di Dei dell'Olimpo. Jared e Jensen non cambiarono aspetto. Si limitarono solo a far vedere un lampo velocissimo nei loro occhi, in cui si vide una scintilla gialla brillare come fuoco. Quello bastò.
Gli ex Dei erano molto orgogliosi del fatto che non pavoneggiassero il loro nuovo stato, dandosi delle arie davanti a tutti.
"Non volevamo privarvi di..." disse Jensen.
Gli ex Dei lo interruppero subito.
"È stata colpa nostra e poi chissà...forse è meglio così. Essere Dei cominciava ad essere un peso che non volevamo più. Cominciavamo a sentirne troppo la responsabilità. La verità è che abbiamo sempre un po' invidiato gli umani." Disse Saturno.
Jared e Jensen si congedarono e seguirono il commissario Bobby, passeggiando ancora.
"Stanno davvero cercando di fare ammenda e rigare dritto. Non posso fare a meno di chiedermi se il loro cambiamento è dovuto alla vostra straordinaria clemenza." Disse Bobby.
"Lei è troppo buono, commissario." Disse Jensen.
Bobby sorrise. "E adesso che farete?"
"Chissà." Sorrise Jared, enigmatico.
*
Jared e Jensen erano andati a trovare John e Mary al castello. Mary si era trasferita al castello dopo quanto era successo ed erano tornati insieme.
In quel momento erano tutti insieme a visitare la serra interna del castello.
Jared e Jensen si erano riappacificati sia con John, sia con Mary.
" Mary ti ha cresciuto come un grand'uomo, ragazzo." disse John a Jared.
" Sei un uomo pieno di nobili sentimenti, Jensen. Non potevo sperare di meglio per te." Disse Mary.
Erano poi partiti a elogiarli, parlando della loro nuova carica di Dei dell'Olimpo.
I figli li avevano ringraziati, ma li avevano pregati di non considerarli più come i gemelli che avrebbero dovuto essere. Non era andata così e avevano Charlie e Misha come genitori ora e davvero erano contentissimi che le cose erano andate in quel modo, soprattutto perché in quel modo non erano cresciuti come fratelli e soprattutto, il fatto che l'Universo avesse voluto così, era una dimostrazione in più di quanto fosse GIUSTO; per quanto riguardava il fatto di essere degli Dei ora, non doveva in alcun modo cambiare il loro legame o metterli in soggezione.
I genitori li avevano abbracciati e avevano concordato.
Fu allora che sia John che Mary espressero i loro chiari sensi di colpa per Felicia e per Misha.
Jared e Jensen si voltarono e li beccarono in un angolo della serra a guardare una piantina colma di fiori rosa appena sbocciati. Erano molto vicini.
"Non ti preoccupare, mamma, ho l'impressione che Felicia e Misha non sentiranno la vostra mancanza." Disse Jared, sorridendo.
Note dell'autrice:
Fine???? No!! Devono accadere anche altre sorprese :))) Voglio stupirvi!! :))
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Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano
Fiksi PenggemarQuello era il principe! Il principe di Camelot, e non solo mi ha sorriso, ma mi ha regalato due monete d'oro E quando è andato via, si è girato verso di me! Oh, speravo lo facesse! Oh, quanto si può essere bambini a volte! Quanto intensamente si pu...