Jensen e Jared riapparvero su un tappeto d'oro ancora abbracciati, l'uno dentro l'altro.
"Dei dell'Olimpo. Tenete. Copritevi con questo!" disse Nostradamus gettandogli un lenzuolo di velluto azzurro.
Jared e Jensen si coprirono, imbarazzati e tremanti.
"Nostradamus, che cosa è successo? Abbiamo visto gli Dei correrci incontro e..." disse Jensen.
"Siete scomparsi. Lo so. Sono stato io. Potete ringraziarmi dopo. Adesso, quella è una doccia e quelli sono dei vestiti puliti. Parleremo dopo." Disse, sorridendo loro.
Nostradamus si chiuse la porta alle spalle. Jared e Jensen si fissarono, poi guardarono la stanza.
Era una stanza matrimoniale molto bella. All'angolo c'era una doccia spaziosa e di uguale bellezza.
Si tolsero il lenzuolo di dosso.
"Non avrei mai pensato che la nostra prima volta dovesse essere sotto gli occhi di tutti." disse Jared, imbarazzato.
Jensen non rispose. Continuò a guardarlo.
"Jensen??" lo spronò Jared, arrossendo.
"Scusa, ma è che...sei uno spettacolo." Disse, facendo avvampare il giovane. "Jen!"
"Ehi, gli dei non mi hanno fatto senza occhi!" protestò il più grande, attirandoselo contro di lui.
"Credi che ce l'abbiano con noi perché siamo fratelli?" gli chiese Jared.
"Perché saremmo dovuti essere fratelli? Non lo so, forse. Non mi importa di niente, eccetto il fatto che siamo finalmente sposati e anche loro non possono fare niente contro questo."
Jared a quelle parole lo baciò dolcemente.
"Non ho molta voglia di lavarmi. Vuoi aiutarmi?"
"Oddio. La nostra prima doccia insieme."
"Direi che questo giorno comprende una pioggia di prime volte." Disse Jared ridacchiando.
"A proposito...come sono andato?" chiese nervoso Jensen.
Jared lo fissò. "Tu...non vuoi davvero che ti rassicuri sulle tue prestazioni vero?"
"Sì invece, è la mia prima volta!"
"Jensen, finiscila."
"Ok, ho fatto schifo."
"NO."
"Quindi?" chiese Jensen malizioso.
"Sei stato perfetto, ok? Perfetto, bruciante, passionale, favoloso! Non potrei volere di meglio!"
"Bruciante?" chiese Jensen preoccupato.
"Non volevo dire in quel senso."
"Ti ho fatto male??"
"No! Forse..un pochino..."
"Oddio.."
"Jensen, era la prima volta per tutti e due. Tranquillo, non ce l'ho con te. E poi dopo un pizzico di dolore, ho provato solo piacere." Disse Jared ridacchiando, stringendoselo addosso.
"Non volevo farti male."
"Smettila e lavami subito. Tutto!"
Jensen ridacchiò. "Mi stai provocando?"
"Ti prego, voglio sentire ancora le tue mani su di me!"
"Se me lo dici così..." e così dicendo, spogliò letteralmente Jared e sé stesso, spingendo entrambi dentro la doccia.
L'acqua era deliziosamente calda, ma non troppo. Jensen prese subito del sapone liquido e cominciò a spalmarlo addosso al corpo di Jared.
Jared gli si avvinghiò subito addosso.
"Tutto questoi spalmare mi eccita da morire. Lo sai?"
"Jared, non provocarmi, ti prego. Nostradamus ci aspetta, fuori."
"Ho di nuovo voglia di te!"
"Beh, forse in effetti, anche se non possiamo fare l'amore, ci sono tante altre cose che possiamo fare!" disse Jensen, deglutendo.
Venti minuti dopo.....
Jared e Jensen uscirono finalmente vestiti con degli abiti puliti, raggiungendo Notradamus nel salone principale di quella che sembrava una grande villa.
"Vi siete fatti attendere. Prego. gradite una tazza di tè?" chiese Nostradamus sorridendo.
I due ragazzi pensarono che avevano già preso abbastanza acqua sotto la doccia, ma per educazione accettarono.
"Questa casa è tua?" chiese Jensen.
"È uno dei miei rifugi segreti. Sì."
I due ragazzi bevvero un sorso.
"Dunque, è giunto il momento di informarvi dell'emergenza in cui ci troviamo, o per meglio dire, dei grandi piani che l'Universo ha per voi."
"L'Universo ha dei piani per noi?" chiese Jared scioccato.
"Il fatto è che gli Dei da secoli hanno governato questo pianeta ergendosi come gli unici artefici di vita e morte sugli uomini, gli unici sovrani. La popolazione per millenni ha accettato questo, senza fare domande, senza mettere in dubbio il loro reame, ed è qui che ci siamo sbagliati. Solo perché esistono regnanti potenti, non è detto che anche loro non sbaglino, non è detto che non siano anche loro imperfetti."
"Non riusciamo a capire." Disse Jensen.
"Gli dei non sono altro che creature che hanno attinto dalla magia del cosmo e per questo si sono evoluti ad un livello tale da essere fisicamente e mentalmente portati per fare da regnanti, in attesa che arrivino un giorno degli esseri qualititamente migliori a sostitiirli. È così. Gli dei non sono l'ultimo gradino della perfezione, come tutti ci hanno fatto sempre credere. Prendiamo ad esempio Cupido. Lui è portavoce dell'Amore, ma non è l'essenza dell'amore lui stesso. Sono le frecce a decidere per lui. Togligli le frecce e gli toglierai anche il suo potere."
"E...quali sono queste creature che un giorno sostituiranno gli Dei?" chiese Jared, temendo di sapere la risposta.
" Tutte le grandi nascite che hanno segnato il pianeta, sono sempre avvenute apparentemente per un errore. È dal caos che nasce una stella danzante. All'improvviso qualcosa va fuori rotta, qualcosa che smuove e cambia il normale movimento di una giostra. Un'imprevisto, un'anomalia, che cambia tutto il mondo come lo conosciamo. Le anomalie cambiano il mondo, sono il mondo. Sono speciali, straordinarie e avvengono perché chiamate da una forza superiore per cambiare il mondo."
Nostradamus fece una pausa poi disse:
"Cupido pensa che la mancata nascita di voi due dentro il grembo di Mary, sia data da un suo errore e si rammarica di questo, ma la verità è che ha fatto un errore perché era destino che lo facesse. L'Universo si è mosso tutto per arrivare fino a questo punto. Era destino che accadesse."
"Perché??" chiesero i due, sconvolti.
"Perché voi siete destinati a grandi cose. Voi incarnate l'amore assoluto e incondizionato."
Jared e Jensen impallidirono. "Ma siamo due persone normali!"
"Davvero? E allora come mai io sono stato incaricato dall'Universo, di proteggervi e di proteggere la vostra storia d'amore?" chiese Nostradamus, indicando il cielo con un dito.
"Che cosa??" chiesero Jared e Jensen in coro.
"Credo sia finalmente giunto il momento di svelarvi chi sono i miei veri genitori." Disse, prendendo un libro di storia e dandolo ai ragazzi.
"Ci prendi in giro???" chiese Jensen allibito, leggendo il titolo dei due ragazzi in copertina.
Caino e Abele.
Note dell'autrice:
Non vedevo l'ora di arrivare a questo punto ahhahha
Che dite, spin off di "Profezia" o coincidenza? xd
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Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano
FanfictionQuello era il principe! Il principe di Camelot, e non solo mi ha sorriso, ma mi ha regalato due monete d'oro E quando è andato via, si è girato verso di me! Oh, speravo lo facesse! Oh, quanto si può essere bambini a volte! Quanto intensamente si pu...