Jared e Jensen erano diventati gli Dei dell'Amore ed erano andati a vivere sull'Olimpo, tra le soffici nuvole gigantesche.
Vivevano in un palazzo contornato da frutta buonissima, in particolare uva e nettare degli Dei. Il palazzo era molto lussuoso.
Tutto era molto etereo e pacifico lì.
In quel momento stavano facendo l'amore sospesi in aria e quando arrivò l'orgasmo, entrambi caddero sul soffice letto interamente bianco.
Per fortuna il letto non si ruppe. Era molto resistente.
"Ti amo tantissimo." Disse Jared a Jensen.
"Anch'io. Andiamo a fare la doccia?" gli chiese Jensen, baciandolo dolcemente.
Il sesso era stato strepitoso, ma da quando erano diventati Dei, era come se avessero sempre in serbo una fonte inesauribile di energia.
Andarono a farsi la doccia e quando uscirono, Jensen ricoprì il corpo di Jared, di olii profumati.
"Amo coccolarti." Disse Jensen, spalmandogli gli olii sulle gambe, mentre Jared si lasciava fare, malizioso.
Fecero appena in tempo a vestirsi, che il campanello suonò alla porta.
Erano Mary e John.
L'Unicorno – che tra l'altro era lo stesso che avevano incontrato quando avevano fatto l'amore la prima volta – portò Mary e John al loro cospetto.
Mary e John erano molto in soggezione di trovarsi in quel posto.
"Ragazzi!" dissero e li abbracciarono contenti.
"Sapete perché siete qui, vero?" chiese Jensen.
"Sì." Risposero in coro i due.
Jared e Jensen toccarono la loro fronte, su cui comparve all'istante come un grande cerchio che finiva dentro uno più grande e uno più grande ancora. Quel simbolo pulsava.
Mary e John però si sentivano in pace e leggerissimi.
" Ci vuole tempo prima che ritorniate ad amare in modo corretto. A lungo avete sbagliato. Avete amato in modo scorretto, allontanando l'altro. Il vostro cuore ha bisogno di guarire, ma siete sulla strada giusta." Disse Jared.
Jensen a quel punto si avvicinò ad un tavolino in legno, prese un libricino e cominciò a leggere a May e John:
"Un pomeriggio il cuore gli disse che lui era felice. - Anche se ogni tanto mi lamento, diceva il suo cuore, lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia, perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente.- - Il mio cuore ha paura di soffrire,- disse il ragazzo all'Alchimista, una sera in cui guardavano il cielo senza luna. - Digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni. -
Mary e John avevano gli occhi pieni di lacrime.
" Questo alchimista doveva essere un tipo molto saggio, non credete?" chiese Jared.
"Dovremmo averlo come consigliere di corte." rispose Jensen.
Note dell'autrice:
La frase che legge Jared è del libro "L'alchimista" e io l'ADORO :)))
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Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano
FanfictionQuello era il principe! Il principe di Camelot, e non solo mi ha sorriso, ma mi ha regalato due monete d'oro E quando è andato via, si è girato verso di me! Oh, speravo lo facesse! Oh, quanto si può essere bambini a volte! Quanto intensamente si pu...