Cap 35. Le condizioni

54 3 0
                                    


  Gli Dei li aspettavano in una grotta sotterranea, piena di cunicoli larghissimi e profondi. Sembrava il centro della Terra.


Dovunque era illuminato da torce fiammeggianti e sotto i vari ponticelli, c'erano distese di lava infuocate.

"È per caso l'antro dell'inferno" chiese Jared.

"No, ma ci va vicino." Disse Nostradamus.

Continuarono a camminare fino a che non si trovarono al cospetto degli Dei, che tenevano Mary e John legati e imbavagliati dentro una caverna.

"Credevo che gli Dei non rapissero le persone." Disse Nostradamus.

"E noi credevamo che lo stregone simbolo dell'Amore primordiale, non ostacolasse chi è stato incaricato di governare tale sentimento." Disse Cupido.

"L'Amore non è fatto per essere governato. Provaci e lui governerà te." Disse Nostradamus, con una traccia di malinconia nella voce.

"Non abbiamo tempo per le poesie, Nostradamus. Vediamo di finire qui questa diattriba futile. Consegnateci i ragazzi e riavrete questi due esseri inutili." Disse Minerva.

"Se io ve li lascio, che cosa ne farete?" chiese Nostradamus.

"Un patto. Solo questo. Non abbiamo intenzione di uccidere dei ragazzini, non è quello che fa un Dio." Disse Giove.

"Nostradamus, va tutto bene. A noi sta bene." Disse Jared, rincuorandolo.

"Vogliamo prima sapere le condizioni." Disse Jensen.

Gli Dei sorrisero soddisfatti. Minerva mostrò due boccette rosa. Sembravano profumi.

"Dovrete solo bere il liquido che c'è in questa boccetta. Una volta bevuto il liquido, non sarete più una minaccia per noi." disse Minerva.

"Che cosa contiene il liquido?" chiese Jensen.

"La perdita dell'Amore." Disse Minerva.





Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora