Finalmente arrivarono anche John e Mary da Nostradamus.
"Non avreste dovuto essere qui!" disse Jensen.
"Non dite sciocchezze! Voi siete i nostri figli!!" disse Mary sconvolta.
"Non avreste dovuto fuggire come avete fatto. Non avete idea del pandemonio che avete creato." Disse John irritato.
"Piano, non è con loro che dovete prendervela. Loro sono le vittime qui." disse Nostradamus mettendosi in mezzo tra loro.
"E se qualcuno qui se lo ricorda ancora, Jared è anche mio figlio e se invece ve lo siete dimenticato, beh, ricordatevelo meglio!" disse Misha, mettendosi in piedi.
"Te, Nostradamus, invece, ti conviene stare zitto! Il mio più fidato consigliere che trama nell'ombra contro di me!! Non ci sono parole per un affronto simile! Considerati licenziato!" disse John
"Non è lei che mi caccia, sua maestà. Sono io ad essermene andato!" disse Nostradamus, fronteggiandolo.
"Misha ha ragione e anche Nostradamus. Non avete nessun diritto su di noi. Siete i nostri genitori, è vero, ma non di entrambi!" disse Jared, ponendo fine a quell'assurdo e pericoloso confronto.
"Avete perso il diritto ad esserlo, quando avete fatto la vostra scelta, anni fa. O non ricordi più, mamma?" chiese Jensen.
"Ti proibisco di parlare in questo modo a tua madre!" gridò John.
"QUELLA NON è MIA MADRE! Non lo è mai stata! Avrebbe potuto esserlo, ma non lo è." Disse Jensen.
Mary e John erano allibiti.
"Non ha importanza quello che avrebbe potuto essere. Misha è mio padre e non potrei desiderare un padre migliore. Jensen non è mio fratello e riguardo a te, mamma..." disse Jared.
"Non sei mai stata mia madre. Io ce l'ho già una madre e mi duole vedere che non è qui. Cos'è, avete pensato che solo voi avevate il diritto?" disse Jensen, finendo lui il discorso di Jared.
"Io sono venuto qui da solo, ma mi rendo conto che per una donna è difficile fare un lungo viaggio da sola. Purtroppo ero troppo preoccupato per voi, per..." cominciò Misha.
"Non preoccuparti, Misha, non è colpa tua." Disse Jensen.
"Perché ci trattate così? Non capite che stiamo soffrendo?" chiese John.
"Siete i nostri figli e non ci avete neanche invitato al vostro matrimonio!" disse Mary.
"Non posso crederci!!" tuonò Misha. "I vostri figli rischiano di morire per mano di dei spietati e vendicativi e voi pensate solo al vostro orgoglio e alla cerimonia? Non mi stupisce che ci fosse qualcosa che non andava nel nostro matrimonio, Mary. Tu sei troppo egoista e trovo che tu sia l'anima gemella fatta su misura per John. Da questo momento in poi io rinnego l'amore che provo e che provavo per te!"
Mary scoppiò a piangere, invece John sembrava combattuto se esultare o mettersi a fare a pugni, quando un tuono squarciò l'aria.
"Smettetela!!" disse Nostradamus. "Non vi rendete conto che comportandovi così, state gettando fango sull'amore???" disse Nostradamus.
"Avete detto che loro sarebbero diventati custodi dell'AMORE, ma a me sembra piuttosto che sono responsabili del loro declino!" disse John.
"John, non dire così..." disse Mary.
"Ma è la verità!! Per la loro nascita, noi ci siamo divisi e ora, affinchè possano adempiere al loro destino, hanno creato una guerra a livello mondiale. Ora gli dei del cielo ce l'hanno tutti con noi. Hanno portato l'Apocalisse sulla Terra."
Uno schiaffo sonoro colpì in faccia John. Lo schiaffo di Nostradamus.
"Non sei degno di essere padre. Ringrazio solo che il destino abbia risparmiato all'altro tuo figlio Jared, questa grande sciagura." Disse.
"Io..."
"FUORI. ENTRAMBI. Questi poveri ragazzi hanno già i loro problemi, tipo sopravvivere, senza che ci mettiate voi a causargli altre angosce."
"Non puoi sbatterci fuori! Dobbiamo protegg.." provò Mary, ma il suono violento di una porta sbattuta in faccia le impedì di finire la parola.
Jared e Jensen erano impressionati dalla tenacia di Nostradamus. Lui si voltò e sembrò rammaricato.
"Perdonatemi, non avrei dovuto..."
Jared e Jensen però, lo abbracciarono, grati della protezione che gli stava dando e per come li avesse difesi un istante prima.
"Eppure per un solo secondo ho sperato che capissero..." disse Jensen, un po' deluso.
Jared lo abbracciò e lo baciò dolcemente. "Stà tranquillo, amore mio. Ci sono io qui con te."
"Tu sei la ragione che mi spinge a lottare, angelo mio." disse Jensen.
Misha guardò Nostradamus un po' stralunato.
"Fanno così tutto il tempo. Dopo un po' ti ci abitui."
"Li invidio....io e Mary non eravamo così."
"E com'eravate?" chiese Nostradamus curioso.
"Freddi. In confronto a loro..."
"Mio caro Misha, sono tutti freddi in confronto a loro." disse il vecchio veggente, sorridendo.
"Riusciremo a proteggerli, Nostradamus?"
"Dobbiamo. Sono troppo importanti e anche troppo adorabili per non farlo. A proposito, riparlando della madre di Jensen, credo che potremmo andare da lei. Quella povera donna deve aver pure qualcuno che pensi a lei."
Misha annuì. "Ma come faremo a riuscirci senza farci scoprire da John?" chiese Misha.
"Penseremo ad un piano! Ancora non riesco a capacitarmi che John non l'abbia chiamata!" disse il vecchio, scuotendo il capo.
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Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano
FanficQuello era il principe! Il principe di Camelot, e non solo mi ha sorriso, ma mi ha regalato due monete d'oro E quando è andato via, si è girato verso di me! Oh, speravo lo facesse! Oh, quanto si può essere bambini a volte! Quanto intensamente si pu...