Cap 22. A volte il cuore non è pronto ad accogliere l'amore

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Jared e Jensen avevano lasciato il ristorante e ora stavano passeggiando per la città.

"Non dovremmo tornare al motel a cambiarci?" chiese Jared, dubbioso, avvampando sotto le occhiate dei cittadini.

Nostradamus scosse la testa, sorridendo. "Devo portarvi prima in un posto." Disse.

Sulla strada però, si imbatterono in alcune bancarelle e decisero di fare una breve sosta. Jared si era allontanato di soli pochi passi da Nostradamus e Jensen, ma un tipo già ci stava provando.


"Sei nuovo da queste parti? Non ti ho mai visto."

"In realtà vengo da Camelot, sì."

"Camelot? Mai sentito nominare, ma se sapevo che vi nutrono così, ci sarei passato più spesso." Disse il ragazzo, squadrandolo da capo a piedi.

"Ti ringrazio, ma in realtà il mio cuore è già di qualcun altro. Mi sono sposato oggi." Gli fece notare Jared, indicando il vestito.

Il ragazzo scosse la testa, facendo una buffa risata.

"L'amore! Ora che il dio Cupido ha perso i suoi poteri, non sarà più una cosa eterna, per tutti noi."

"Di che stai parlando?"

"Non è arrivata la notizia a Camelot? "

"Non è arrivata la notizia e per fortuna anche nessun altro pretendente sfacciato come te." Rispose Jensen, senza riuscendo a nascondere il nervosismo.

"E tu chi saresti?" chiese il ragazzo, infastidito.

"Ti consiglio di portare maggior rispetto al principe Jensen di Camelot e futuro re, ragazzo!" intervenne Nostradamus.

"P....principe. Oddio, che figura. La prego di perdonarmi, sir."

"Non chiamarmi sir. Mio padre non mi ha ancora fatto baronetto, anche se non capisco cosa aspetti." Rispose Jensen.

Il ragazzo lo guardò confuso.

"Si chiamano battute. Il mio amato ama farle." Spiegò Jared, con amore.


"Battute...sicuro..io..."

"Cosa stavi dicendo a proposito di Cupido, oltre a utilizzarlo come mezzo per corteggiare il mio sposo?" chiese Jensen.

"Si dice dappertutto che il dio Cupido stia perdendo il suo potere. La gente è spaventata e può accusare già degli effetti della perdita di potere del Dio. La perdita dell'amore! Senza un Dio a concederglielo, l'amore scappa via dai nostri involucri di carne, via da noi, lasciandoci soli e disperati!" disse il ragazzo triste.

"Questo è impossibile. L'amore è la magia più potente di tutte. È per sempre. Una volta che arriva, non se ne va via più." disse Jared.

"Forse questo quand'era comandata da Cupido! Anche le cosiddette anime gemelle, ora non sono più indivisibili, da qualche giorno. La gente fa fatica a capirsi e da qualche ora, anche a stare insieme."

"Qualche ora?" chiese Nostradamus, perplesso.

"è successo anche a te?" chiese Jensen.

Il ragazzo ora era più triste che mai.

"Nessuno mi ha ma amato e io non ho mai amato nessuno...mi dispiace di aver importunato il tuo sposo, ma da quando ho saputo la notizia, ho avuto la conferma che questa mia infelicità non solo si prolungherà, ma ora che neanche l'amore è più eterno, diventerà permanente! Se neanche l'amore è più eterno, cosa viviamo a fare?"

Jensen prese per un braccio il giovane per farlo calmare, poi gli mise piano le mani sul viso.

I suoi occhi si concentrarono per un pò, fissi su quelli del ragazzo, poi disse:

"L'amore che tanto cerchi, l'hai già trovato, Viki. Porta il nome di una ragazza castana dai lunghi capelli ricci, di nome Rossella."

"No, ti stai sbagliando. Lei è la mia migliore amica...non.."

"lei ti ama, e anche tu la ami...ma non gliel'hai mai detto perché eri troppo impegnato a cercare la felicità dell'amore perfetto a cui hai sempre anelato. In questo modo hai rinunciato alla felicità che avresti avuto con lei, hai rinunciato all'amore che avresti avuto perché incapace di riconoscerlo e di riconoscere che l'avevi già trovato...e questo ha fatto di te un'infelice."

"Rossella...lei...lei mi odia! Ha detto che non vuole più vedermi...come fai a dire..."

"Non è ancora troppo tardi. và da lei e scusati. Dille che la ami e lei ti perdonerà. Non aver paura di umiliarti e di chiedere scusa. In tempi così fragili per l'amore e senza poter contare sull'aiuto di un Dio, non bisogna tenersi troppo stretto l'orgoglio."

Il ragazzo pianse.

"Rossella...lei mi amava...sì. Ora so perché in tutte le donne che cercavo, cercavo sempre il suo volto. Ora so perché. Oh, mia dolce Rossella, perché...perché non mi sono accorto prima..."

"Perché spesso le persone sono pronte, ma il loro cuore non è ancora pronto ad accogliere l'Amore." Disse Nostradamus.

Il ragazzo sorrise grato e andò via.

"Jensen, come facevi a sapere quelle cose?" chiese Jared, perplesso.

"Io...io non lo so. È stato come un flash...io..."

"Sono molto fiero di voi. Sareste degli ottimi dei dell'Amore." Disse Nostradamus.

Jared e Jensen risero.

"Non vogliamo usurpare Cupido dal suo trono." disse Jared.

Nostradamus annuì.

"Ed è per questo che sareste degli ottimi Dei. Le persone più giuste al potere sono quelle che non lo desiderano."

Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora