Cap 10. Baci che incendiano

129 6 1
                                    

  Più passavano i giorni più Jensen aveva in mente solo Jared, Jared, Jared.


Jared aveva una camera lontano da quella di Jensen e questo sembrava dispiacere entrambi.

Jensen in particolare faceva fatica a controllarsi ogni volta che Jared gli era vicino. Jared poi, lo toccava spesso, cosa che lo faceva andare in iperventilazione. Avrebbe voluto abbracciarlo, coccolarlo, e si stupi a pensarlo, anche baciarlo.

Poi però si rese conto che non era poi cosi strano. Jared era un bellissimo ragazzo,aveva solo un anno in meno di lui, meravigliosi occhi verdi, un viso bellissimo e il suo corpo lo attirava a lui.

Lo ricambiava? Non ne era sicuro, ma se gli sguardi potessero parlare....


"Buu" sbottò Jensen saltando dietro addosso a Jared mentre lavava i piatti in cucina.

"Jensen! Ti divertono tanto questi scherzi?" chiese Jared.

"Si." Lo sfidò lui, abbracciandolo.

Jared restò zitto, cullandosi in quell'abbraccio.


"Ma se ti danno fastidio, non li farò più!" disse subito Jensen, staccandosi.

"No, se ti divertono, continua pure." Disse Jared seriamente, con lo sguardo addolcito.

"Ma se ti danno fastidio..."

"Mi spaventano, più che altro, ma non importa, se divertono te, sono divertito anch'io!"

"Dude, io non voglio fare niente che ti infastidisca!"

"Neanch'io."

Jensen sospirò pesantemente.

"Cosa c'è?" gli chiese Jared, accarezzandogli la guancia.

"Jared, no, se fai cosi io non...io non riuscirò più a fermarmi.." gemette Jensen chiudendo gli occhi.

"Fermarti da fare cosa??"

Jensen gli prese la mano e gliela baciò ripetutamente piano.

Jared aveva ora la bocca aperta ed era in soggezione.

E poi Jensen gli prese il volto tra le mani e lo baciò.

Lo baciò ripetutamente con baci stampo mozzafiato, senza togliere le mani dal suo viso.

Jared lo lasciò fare istupidito, fino a quando Jensen non tirò fuori la lingua leccandogli il labbro e Jared tremò, a quel punto si baciarono con la lingua, ma Jensen era troppo agitato e Jared non riusciva a trovare un appiglio su cui appoggiarsi e caddero tutti a due a terra.


Neanche a quel punto Jensen si fermò. Continuarono a baciarsi sul pavimento con lui sopra Jared a cavalcioni.

Solo un rumore lontano li fece staccare improvvisamente, come svegliati brutalmente da un sogno.


"Oddio...che cosa ho fatto...Jared, Jared, mi dispiace tanto."

"Jensen, è tutto ok..."

"No! Per favore, dimmi che non ti ho fatto male!"

"Jensen, smettila di preoccuparti..."

Ma non poterono più parlare perché a quel punto arrivò il cuoco e Jensen se ne andò rifilando a Jared un'ultima occhiata di preoccupazione.




*

Erano le 23.00 di sera e Jensen si stava consumando dall'ansia. Una parte di lui avrebbe voluto andare da Jared e chiedergli se davvero era tutto ok, se il bacio non l'aveva sconvolto....

Il bacio! Si era sentito cosi bene! E sentire che anche Jared aveva goduto di un atto cosi meraviglioso, gli aveva fatto balzare il cuore di gioia e non era stato attento. L'aveva fatto cadere! Che cos'aveva pensato Jared?


Un bussare impaziente alla sua porta lo distolse dai suoi pensieri.

"Jared!!" Sapeva chi fosse prima ancora di aprirgli.

"Ascolta, ho pensato a quello che è successo oggi e all'inizio volevo fare un discorso, ma poi ho pensato che un semplice gesto sia più efficace di mille parole..."

"Jared, cosa??"

Jared a quel punto lo baciò, mettendogli le mani sul viso.

Lo baciò con passione, anche se lui a differenza di Jensen, restò fermo, perfettamente in equilibrio con le gambe.

"Jared, tu....lo volevi? Lo vuoi?" gli chiese Jensen con gli occhi che brillavano.

"Sono giorni che non penso ad altro e oggi ci ho pensato fino a farmi venire mal di testa." Disse Jared.

"Jared quanto tempo ho desiderato le tue labbra..."

"Anch'io, le desidero ancora adesso. Voglio sentire il sapore della tua bocca di nuovo!"

Jensen lo baciò di nuovo, e poi finirono abbracciati.

"Jensen, Jensen, mi sento cosi bene quando mi stringi...."

"Stringere il tuo corpo è come essere ricoperto di strati e strati di morbido piumone!" disse Jensen sospirando. "Io Voglio stringerti cosi per sempre. Noi dobbiamo rimanere cosi stretti per sempre!"

"Jensen..." sospirò Jared.

Jensen si mosse a baciarlo di nuovo, ma stavolta gli sfiorò solo delicatamente le labbra e Jared tremò a quel contatto.


"Mi stai incendiando le labbra." Disse Jared sospirando.

"Rimani qui stanotte? Ti prego."

"Non so se posso..."

"è la mia stanza e sono io che decido." Disse Jensen.

"Ok..." disse Jared dolcemente.




*

Jensen aveva dato un pigiama suo a Jared per la notte, cercando di non guardarlo troppo mentre si spogliava.

"Ehi, io sono svantaggiato. Non ho potuto guardarti." Gli disse Jared ridendo, toccandogli il petto con le dita.

"Se la cosa ti dispiace, avrai altre occasioni, ma temo ahimè , che per quello , dovrai dormire altre notti qui." Disse Jensen.

"Mmm...che sacrificio..." mugugnò Jared sarcastico, strappandogli un altro bacio.

Jared si accomodò poi nel letto, ma non fece in tempo a infilarsi tra le coperte, che Jensen se lo agguantò subito.

"Scusa..io devo...devo toccarti...non riesco....a resistere..." disse Jensen, baciandolo dappertutto, e facendo sparire la testa di Jared tra il piumone.

Jared cercò di rispondere, ma la sua risposta suonò ovattata, ma divertita.

"Jensen, io non so se è sicuro farlo qua...e se qualcuno dovesse...?" chiese poi Jared un po' titubante.

"Amore mio, non faremo sesso. Non stanotte, ma niente ci vieta di baciarci e toccarci, no?"

Jared gemette di desiderio, mentre Jensen tornava su di lui.










Finalmente il baciooooooooooo. Non preoccupatevi se certi dettagli sembrano scritti un pò in fretta, avranno modo nei prossimi capitoli di dire ampiamente come si sentono :D :D   

Saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora